Analisi realizzata da Vitantonio Graziano, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Il Sassuolo di De Zerbi si posiziona in campo con un 4-2-3-1, in fase di possesso utilizza un 2-4-1-3 affidandosi molto al possesso palla(terza squadra col 59%), fatto soprattutto di passaggi brevi con Locateli e Ferrari che sono i due registi difensivi della squadra. Cercano spesso di sviluppare l’azione centralmente tramite Djuricic o grazie all’aiuto di Caputo, con i due trequartisti laterali che inserendosi centralmente creano spazi per gli inserimenti dei terzini.
In fase di non possesso il modulo rimane quello di base. L’unico a non partecipare è Caputo che spesso e volentieri rimane in attacco in attesa di una ripartenza.
FASE DI POSSESSO
– Costruzione: La costruzione del Sassuolo si affida molto al possesso palla (terzi col 59%) a palla bassa, che passa soprattutto dai piedi di Locatelli di Ferrari, primi due giocatori per numeri di tocchi in Serie A, l’obiettivo è quello di trovare libero uno dei quattro calciatori offensivi verticalizzando centralmente.
– Sviluppo: superata la prima linea di pressione avversaria, il giocatore che più spesso si abbassa a ricevere il pallone è Djuricic, o in alternativa un altro tra i tre giocatori offensivi del Sassuolo, che poi sono bravissimi a creare i presupposti per finalizzare l’azione (29 dribbling hanno portato al tiro, secondi in Serie A).
– Corsie laterali: in fase di spinta le ali cercano di inserirsi nella parte centrale del campo creando così spazio ai terzini che si inseriscono liberamente alle spalle dei difensori, in alternativa delle corsie laterali viene cercato Caputo, che riesce a favorire spesso gli inserimenti centrali di terzini e/o centrocampisti.

-Rifinitura: Djuricic è sicuramente il regista offensivo più ricercato dai giocatori del Sassuolo coadiuvato dai due esterni (Berardi a destra e uno tra Traorè e Boga a sinistra), il giocatore serbo cerca poi di servire i giocatori sulle fasce, con Berardi che è sempre più vicino all’area di rigore, a confronto dell’esterno sinistro che cerca di creare pericoli partendo da più lontano.
– Finalizzazione: I neroverdi puntano, grazie al possesso palla e alle verticalizzazioni basse, di portare più giocatori possibili a ridosso degli ultimi 16 metri, disponendo di varie possibilità per concludere l’azione sfruttando soprattutto gli attaccanti: Berardi è dotato anche di un gran tiro da fuori e Caputo difficilmente sbaglia davanti alla porta.
FASE DI NON POSSESSO
Zona centrale: Il Sassuolo cerca di mantenere alta la difesa, creando quasi sempre molta pressione, coprendo al meglio gli spazi tra il portatore di palla e gli attaccanti, che porta alla riconquista del pallone o spesso costringendo gli avversari a dei lanci lunghi, spesso ben controllati dai difensori molti fisici di cui dispone il Sassuolo come Chiriches e Ferrari. Locatelli è un giocatore importante nella fase difensiva, riesce a intercettare molti dei passaggi che arrivano nella trequarti difensiva, d’altro canto il Sassuolo ha molte volte solo due linee di copertura, visto che gli attaccanti non rientrano nella trequarti difensiva. Quindi quando viene elusa la prima linea di copertura, composta dai due mediani, la difesa rischia di andare in difficoltà.

Zona laterale: i terzini rimangono bassi sulla linea dei due difensori centrali cercando di non farsi sorprendere sulle loro fasce.
TRANSIZIONI
– Offensiva: Quando i difensori recuperano palla, cercano di verticalizzare centralmente verso Caputo che fa da perno, cercando di servire al meglio la squadra o in alternativa i giocatori si riposizionano gestendo il pallone e cercando di guadagnare metri.
– Difensiva: appena perso il pallone i giocatori si riposizionano subito cercando di coprire al meglio gli spazi.

PUNTI DI FORZA:
– Locatelli, il centrocampista copre al meglio gli spazi e in fase di possesso è bravissimo a gestire il pallone e spesso riesce semplicemente ad uscire da situazioni difensive complicate, infatti la squadra non butta mai il pallone, ma cerca sempre di giocare palla a terra.
– La squadra riesce a creare tante di possibilità per concludere l’azione: i trequartisti sono bravi a dribblare gli avversari quando sono vicini all’area e riescono anche a servire Caputo in modo che possa facilmente creare pericoli.
– Ferrari, il giocatore sa gestire bene la palla e quando Locatelli è marcato i compagni non hanno problemi ad affidarsi a lui.
-La pressione alta riesce a essere efficace quando viene applicata.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
– La difesa alcune volte è troppo alta e si fa mettere in difficoltà rischiando contropiede.
– Gli attaccanti partecipano poco alla fase difensiva, quindi appena gli avversari superano la prima fase di copertura la difesa ha difficoltà a fermare gli inserimenti degli attaccanti, andando anche in inferiorità numerica.