Ottima è la stagione fin qui disputata dal Porto di Nuno Espírito Santo.
Il tecnico portoghese, insediatosi nella panchina dei Dragões nel giugno scorso, dopo aver superato il turno preliminare, è riuscito a centrare anche la qualificazione agli ottavi di Champions League, dove si troverà ad affrontare la Juventus di Allegri.
Anche in campionato i risultati sono conformi alle aspettative.
FASE DI POSSESSO
Costruzione
In fase di costruzione i terzini rimangono bassi e vengono supportati nel giro palla da un centrocampista, che, in base alla situazione di gioco, si posiziona davanti alla difesa o scala fra i due difensori centrali.
Questo ruolo è ricoperto solitamente da Danilo Pereira o Rùben Neves: il primo è un giocatore di interdizione mentre il secondo è un vero e proprio regista.
L’altro centrocampista centrale (André André o Oliver Torrés) sceglie di volta in volta se aiutare la manovra o posizionarsi più alto.
Se gli avversari concedono la prima costruzione, si avanza con il giro palla, se invece pressano alti, si preferisce guadagnare campo, verticalizzando direttamente per le punte.
Fase di Costruzione: Rùben Neves si posiziona davanti alla difesa; André André si muove in zona luce.
Fase di sviluppo
In questa fase l’obiettivo è quello di sovraccaricare numericamente la parte centrale del campo, aprendo corridoi esterni per le incursioni dei terzini.
Fase di sviluppo: densità centrale.
I giocatori sopra la linea della palla si smarcano costantemente: gli esterni d’attacco si accentrano aiutando lo sviluppo della manovra, mentre le punte alternano movimenti in ampiezza e in profondità.
Il centrocampista centrale più offensivo si muove liberamente lungo l’asse verticale del campo, smarcandosi fra le linee o arretrando di posizione per offrire una soluzione di passaggio in più al portatore.
Brahimi ed Herrera vengono a giocare in mezzo al campo; André André si muove fra le linee.
A sinistra il punto fermo è Brahimi; l’algerino è dotato di grandi qualità tecniche che gli permettono di saltare l’uomo e di rifinire l’azione.
A destra, invece, i più impiegati sono Herrera e Corona: il primo può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo e, grazie alla sua capacità realizzativa, anche quello di esterno alto; il secondo è un giocatore più offensivo che si aggiunge spesso alla linea degli attaccanti.
Fase di rifinitura e finalizzazione
Nell’ultimo terzo di campo i portoghesi attaccano prevalentemente sulle fasce.
La posizione accentrata degli esterni alti induce la linea difensiva avversaria a convergere a ridosso della propria porta, lasciando sguarnite le corsie laterali che i terzini attaccano per andare al cross.
La grande densità centrale libera la corsia di destra per l’inserimento di Maxi Pereira.
Maxi Pereira riceve e va al cross: Herrera attende fuori area mentre le due punte ed i centrocampisti si smarcano in area di rigore.
Il Porto rifinisce anche centralmente sfruttando gli strappi palla al piede di Brahimi che permettono combinazioni e sponde fra centrocampisti e attaccanti.
Brahimi attacca lo spazio di fronte a sé, attirando i giocatori avversari, in modo tale da creare spazio ad André Silva per ricevere palla e servire Soares sulla corsa.
Le due punte si muovono molto: Soares è una prima punta, forte fisicamente e letale in area di rigore, con una notevole progressione nel lungo; Andrè Silva è dotato di buona struttura fisica e capacità tecniche e realizzative tali da renderlo un centravanti moderno.
In totale le due punte hanno realizzato 24 gol: 13 Andrè Silva e 11 Soares.
Quest’ultimo, arrivato nel mercato invernale, ha già realizzato 4 gol in 3 partite nel Porto.
Entrambe le punte si smarcano sul lungo sulla verticalizzazione del centrocampista.
FASE DI NON POSSESSO
Zona alta
Il Porto pressa alto, impedendo la costruzione bassa agli avversari: le due punte coprono la parte centrale del campo orientando il possesso avversario sulle fasce.
André Silva e Soares coprono le linee di passaggio interne; il centrocampo è stretto e scaglionato.
Gli esterni alti, inizialmente stretti, escono quindi in pressione sul terzino, che andrà a ricevere, con grande intensità, mentre i compagni scivolano in zona palla con scalate combinate.
Brahimi esce in pressione sul terzino durante la trasmissione del pallone.
Zone medio-basse
Man mano che gli avversari guadagnano campo, una delle due punte si disinteressa dell’azione rimanendo sopra la linea della palla, mentre l’altra, se necessario, aiuta il centrocampo.
L’obiettivo è quello di smarcarsi preventivamente per dar via al contropiede, azione nel quale i portoghesi eccellono.
Disposizione sul terreno di gioco in zone medie.
La linea di centrocampo è stretta e scaglionata: la copertura centrale indirizza il gioco sulle corsie laterali, dove il recupero del pallone è più semplice.
Qui si verificano raddoppi con terzino ed esterno alto, aiutati se necessario dal centrocampista di zona.
Brahimi e Alex Telles raddoppiano sull’esterno alto; André André è pronto a triplicare la marcatura.
La linea difensiva si muove in modo omogeneo e compatto: copre bene sia la zona cieca con ottima tempistica nelle situazioni di palla coperta e scoperta; sia la zona laterale, formando una sola linea di copertura quando il terzino lato forte esce sul portatore di palla esterno.
Con 11 gol subiti in 22 partite (1 gol ogni 2 gare), quella del Porto è la miglior difesa dei 6 maggior campionati d’Europa e non perde una gara in campionato dal 28 agosto contro lo Sporting Lisbona.
In Europa il trend è lo stesso, con 3 gol subiti nelle 6 gare disputate nella fase a gironi.