Analisi realizzata da Dario Carelli, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Le aspettative sulla Roma di quest’anno sono molto alte, soprattutto dopo il cambio di allenatore. Dopo aver concluso la stagione al settimo posto, infatti, l’allenatore Paulo Fonseca è stato sostituito da Josè Mourinho, uno degli allenatori più vincenti in circolazione, reduce però da un’esperienza non proprio esaltante sulla panchina del Tottenham. La società giallorossa in ottica mercato, vista anche la crisi finanziaria legata alla pandemia, ha attuato un importante abbattimento del monte ingaggi; Coric, Florenzi, Pedro, Olsen, Bianda, Pau Lopez, Antonucci, Dzeko, Pau Lopez, Kluivert e Under chi a titolo temporaneo e chi definitivo hanno tutti lasciato la capitale consentendo di risparmiare una cifra vicina ai 55 milioni euro rispetto ad un monte stipendi che l’anno precedente ammontava a circa 110 milioni, il terzo della Serie A. Il saldo ovviamente deve essere calcolato con i nuovi acquisti Abraham (5,9 lordi), Vina (2,1), Shomurodov (2,6) e Rui Patricio (4,3) che pesano per circa 15 milioni. Praticamente tutti titolari e da qui arriva il totale di circa 40 milioni che Tiago Pinto è riuscito a spuntare dalla voce ‘ingaggi’.
La partita analizzata è Roma-Sassuolo valida per la terza giornata del campionato di Serie A 2021/2022, terminata con il punteggio di 2-1.
SISTEMI DI GIOCO
- Base: 4-2-3-1
- Fase di possesso: 2/4-3-1
- Fase di non possesso: 4-4-2
FASE DI POSSESSO
Costruzione:
L’azione parte sempre con uno dei due centrali di difesa ad impostare il gioco, i due terzini si alzano sulla linea dei centrocampisti per allargare la squadra avversaria; questo perché la soluzione maggiormente adottata è la costruzione diretta con lancio lungo di uno dei due centrali (di solito Mancini) verso la punta Abraham per sfruttare la sua velocità o un gioco di sponda dello stesso che favorisca l’inserimento delle ali offensive. Quasi mai il gioco passa dai centrocampisti centrali i quali anzi, talvolta si abbassano, a turno, sulla linea dei difensori per eludere il primo pressing avversario ma tentando comunque quasi sempre anche loro il lancio lungo verso la punta.

Sviluppo:
Quando la Roma sceglie di giocare palla a terra, la manovra si sviluppa sui terzini che ricevono palla sempre molto larghi, in particolare Vina, più propenso alla fase offensiva rispetto a Karsdorp, cerca triangolazioni con Veretout e Mkhitaryan nel tentativo di favorire l’uscita del terzino avversario e crearsi lo spazio per una sovrapposizione. Molto meno usata la catena di sinistra con Zaniolo che preferisce accentrarsi e venire a giocare il pallone verso il centro del campo talvolta scambiandosi di posizione con Pellegrini.
Rifinitura:
In fase di rifinitura sono sempre i terzini, ai quali è richiesto un lavoro molto dispendioso, a dover sovrapporsi per arrivare al cross in area di rigore. Un’altra soluzione è quella di sfruttare gli inserimenti di Pellegrini, l’uomo più pericoloso dei giallorossi, grazie alle sponde di Abraham o servito da Zaniolo e Mkhitaryan quando riescono a ricevere palla tra le linee.
Finalizzazione:
Le occasioni migliori sono arrivate dai terzini e dalle loro sovrapposizioni, sia con dei cross al centro dell’area (Karsdorp) dove la Roma crea molta densità, sia tirando direttamente in porta (Vina). Pellegrini, inoltre, tramite i suoi inserimenti e triangolazioni al limite dell’area ha messo in apprensione la difesa del Sassuolo. Poco utilizzato come soluzione il tiro da fuori a difesa schierata.
Transizione offensiva:
La Roma di quest’anno non predilige il contropiede e preferisce riorganizzare l’azione da dietro nel momento in cui riconquista palla; ad ogni modo in questa fase i terzini si allargano attaccando la profondità e lo spazio che si viene a creare lasciato dalle ali che stringono verso il centro del campo a creare densità sulla trequarti avversaria.
FASE DI NON POSSESSO:
Prima azione difensiva:
La prima pressione avviene con la squadra che si dispone con un 4-4-2 dove Abraham e Pellegrini pressano i difensori centrali e dietro di loro le due linee da 4 si compattano per evitare passaggi filtranti in verticale e costringendo il Sassuolo a muovere il pallone in orizzontale.
Scaglionamento difensivo:
I terzini, a seconda di dove si sviluppi il gioco, si staccano dalla linea difensiva e attaccano le ali avversarie.
Raddoppio:
Quando il Sassuolo riesce a superare la prima pressione e far arrivare il pallone sulle corsie laterali Zaniolo e Mkhitaryan vanno a raddoppiare aiutando rispettivamente Kasdorp e Vina.

Transizione negativa:
In questa fase sono quasi sempre i centrocampisti a dover ripiegare velocemente, come in questo caso Pellegrini, vista la posizione molto avanzata che ricoprono i due terzini. I due centrali scappano all’indietro cercando di lasciare meno campo libero possibile dietro di loro.

Punti di forza:
- Squadra fisica
- Abilità sulle palle inattive
- Terzini di spinta
- Creazione di densità sulla trequarti avversaria con giocatori molto tecnici
- Abilità negli inserimenti dei centrocampisti
Punti di debolezza:
- Poca tecnica dei difensori centrali
- Poche idee in fase di impostazione