In Andalusia, in questa finestra di mercato, si sono registrate 13 cessioni e 11 acquisti. Inoltre la guida tecnica è passata da un allenatore pragmatico come Emery, ad un guru sudamericano della scuola Bielsista: Jorge Sampaoli. Il passaggio non poteva essere indolore, infatti i Sevillistas nelle prime 8 uscite ufficiali hanno collezionato un record di 2 W, 3 D e 3 L. Nelle successive 8 partite le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto con 6 W, 1 D e 1 L.
Il tecnico argentino sta ancora sperimentando la giusta alchimia e nelle ultime uscite ha proposto un 3-4-2-1 molto fluido. Ad esempio, nel match contro la squadra di Simeone, durante la fase di possesso, assumeva la seguente forma:
Sampaoli vuole una squadra capace di scardinare mediante un intelligente giro palla la struttura posizionale avversaria. Gli strumenti per rendere efficace il giro palla possono essere elencati nei seguenti punti:
- Costruzione dal basso. I giocatori arretrati sono invitati a far girare la palla evitando lanci diretti inutili. Nasri arretra nell’half space di sinistra e rappresenta insieme a N’Zonzi un facile appoggio per i 3 difensori. Avendo ben 5 giocatori ad impostare si è generalmente in superiorità numerica e si può così garantire una pulita trasmissione del pallone.
- Asimmetria orizzontale. La presenza a sinistra di un giocatore della caratura tecnica di Nasri rende l’half space di sinistra il luogo naturale in cui sviluppare il gioco andaluso. La densità ed il continuo movimento consentono la creazione di un’efficace catena laterale. L’overloading del lato sinistro inoltre libera spazio a Mariano che a destra si può inserire nel lato debole avversario.
- Le fasce sono presidiate dai due esterni ma con compiti diversi, come spiegato nel punto precedente.
- Gli attaccanti sono chiamati ad incrociarsi o ad occupare l’half space dove possono creare linee di passaggio e verticalizzare laddove ce ne fosse la possibilità.
- Occupazione degli spazi. Lo spazio tra le linee avversarie e gli “spazi di mezzo” sono i luoghi da occupare per garantire un giro palla più efficace.
I calciatori andalusi sanno comunque fare di necessità virtù e laddove si presenta l’opportunità sono pronti ad attaccare direttamente la porta avversaria. Non è un caso che i 2 gol contro l’Atletico Madrid e lo Sporting Gijion siano arrivati grazie ad azioni in velocità.
Nel caso di perdita del possesso la transizione è gestita in maniera aggressiva sulle linee di anticipo. Il gegenpressing si intensifica nei casi di perdita in zona laterale e di palla coperta.
Ad inizio anno Sampaoli portava molti uomini sopra la linea del pallone e quindi si esponeva a transizioni pericolose. Probabilmente, anche a causa di questi problemi, da 3 partite il tecnico cileno ha cambiato sistema di gioco passando dal 4-1-4-1 al 3-4-2-1. In passato, visto il posizionamento dei terzini e la salida lavolpiana di N’Zonzi era possibile effettuare un contropiede cogliendo in difficoltà i 2 centrali più N’Zonzi. Nel nuovo sistema di gioco, in fase di impostazione troviamo arretrati i 3 centrali a cui si aggiungono N’Zonzi e Nasri che possono quindi garantire la giusta copertura del centro.
Nella fase di non possesso il 3-4-2-1 può anche diventare un 5-4-1 fortemente orientato sull’uomo. Il modulo è funzionale al confronto con un 4-4-2 come quello dell’Atletico Madrid, in quanto garantisce un teorico 5 vs 4 della linea difensiva. Di conseguenza si ha un centrale disponibile ad assorbire ulteriori inserimenti oppure per garantire densità al centro.
In genere la fase di non possesso è gestita con intelligenza contando sul fatto che l’avversario, in imbarazzo per la mancanza di opzioni, sbagli il passaggio. La ricerca dell’anticipo scatta nel momento in cui avviene il passaggio, a palla coperta oppure appena il gioco si incanala sulle fasce.
Il sistema difensivo richiesto da Sampaoli appare ancora in fase di assimilazione e non di rado si osserva un certo imbarazzo, in particolar modo nella catena di sinistra, nel dover decidere se tenere la posizione o inseguire l’uomo.
Insomma, il cambiamento è ambizioso ma se si vuole prolungare la striscia di trofei delle ultime stagioni o magari migliorare ulteriormente è necessario rinnovarsi, ed un avanguardista come Jorge Sampaoli sembra l’uomo giusto per questo compito.