Il Nogoya Grampus è un club storico della J1 league a cui ha partecipato sin dalla fondazione e che ha visto i suoi momenti migliori negli anni 90 con allenatore Arsène Wenger arrivando successivamente nel 2010 a vincere per la prima volta il campionato Giapponese. Nella ultime stagioni dopo aver raggiunto il 3° posto nel 2017 sono seguite due stagioni scadenti con l’arrivo in corso nella fase finale della stagione 2019 di Massimo Ficcadenti.
Massimo Ficcadenti dopo l’esonero nel 2012 dalla panchina del Cagliari è ormai alla terza esperienza in terra nipponica avendo allenato, con fortune alterne, Fc Tokio e Sagan Tosu con un 4°posto come miglior risultato nella stagione 2015 alla guida del FC Tokio.
Nel corso della stagione 2020, prima del lockdown globale dovuto all’epidemia Covid-19, il Nogoya di Ficcadenti ha giocato solo due partite ufficiali una in Coppa contro il più quotato Kashima Antlers vincendo 1-0 e in campionato in trasferta contro il Vegalta Sendai pareggiando 1-1.
Ficcadenti in entrambe le partite ha iniziato con lo stesso “11” giocando sostanzialmente con un 4-2-3-1 caratterizzato dalla assenza di una vera punta centrale e dalla utilizzo di esterni offensivi “invertiti”.
Il fatto di non utilizzare, almeno inizialmente, una vera punta centrale può essere dipeso probabilmente dalla assenza per infortunio della punta di diamante brasiliana Jò.
Sistemi di gioco
Base = 1-4-2-3-1
Offensivo = 1-3-2-3-2
Difensivo = 4-4-2
Fase di Possesso
La fase di possesso è sicuramente caratterizzata dalla ricerca del controllo della partita attraverso un effettivo possesso palla finalizzato ad innescare il gioco nelle aree esterne.
Costruzione e Sviluppo: Nonostante la filosofia di gioco sia chiaramente quella di gestire il possesso palla, nelle rimesse dal fondo il portiere a volte non rinuncia al rinvio lungo alla ricerca degli esterni, alternativamente la costruzione passa dai centrali difensivi con l’obbiettivo, di sviluppare l’azione sulle fasce attraverso il movimento in ampiezza dei terzini, le ali si posizionano inizialmente anch’esse larghe pronte a collaborare con la catena laterale e il trequartista centrale o la punta centrale in profondità creando densità in zona palla ricercando la superiorità numerica nelle zone esterne.

Rifinitura e Finalizzazione: Le azioni di rifinitura e finalizzazione sono diretta conseguenza del lavoro sulle corsie esterne, raramente, viene cercato lo sfondamento per vie interne, in particolare si cerca alternativamente o il cross basso dal fondo o la classica convergenza al centro dall’ esterno per la conclusione. Raramente assistiamo alla sovrapposizione del terzinonell’ultimo quarto visto che alla punta centrale piace allargarsi in quella posizione.

Transizioni Negative
La densità in zona palla che viene costantemente ricercata al fine dello sviluppo della manovra fa sì che una volta persa la palla si abbia subito la possibilità di riconquistarla attraverso una azione aggressiva immediata sul portatore di palla avversario. In genere la difesa è sempre coperta dai centrali difesivi e uno degli esterni bassi che applicano coperture preventive, la presenza dei due mediani centrali inoltre da sempre un certo equilibrio nel caso l’azione di riconquista non abbia buon esito.
Fase di non Possesso
Questa fase è caratterizzata da un atteggiamento prudente da parte della squadra di Ficcadenti con una passaggio, attraverso l’abbassamento dei due trequartisti esterni sulla linea dei mediani centrali, ad un ordinato 4-4-2 mirato a stringere i reparti e concedere pochi spazi di manovra all’avversario cercando una compattezza difensiva in 25/30 metri , Alla squadra avversaria in genere viene concesso di giocare nella sua trequarti per poi attuare un pressing blando atto più che altro a chiudere le linee di passaggio interne.

Transizioni Positive
Generalmente la squadra una volta riconquistata palla tende a focalizzare l’azione in un consolidamento del possesso piuttosto che un ribaltamento improvviso dell’azione , è chiaro però che molto dipende dalla zona di campo di recupero palla con maggiore ricerca dell’attacco diretto quando siamo nella trequarti avversaria.
Conclusioni
La squadra è chiaramente ancora “work in progress” ed evidenzia accanto ad una buona organizzazione difensiva una certa prevedibilità nella manovra quasi prevalentemente incentrata sulle corsie esterne e con un possesso palla ancora in fase di rodaggio e piuttosto lento. Sarà interessante vedere gli sviluppi con il rientro al centro dell’attacco di un elemento fondamentale come Jò.