INTRODUZIONE
La Nazionale di Calcio dell’Ucraina ha giocato la sua prima partita internazionale nel 1992, dopo il crollo dell’Unione Sovietica. In questi 27 anni di storia, ha partecipato una sola volta alla fase finale del Campionato del Mondo di Calcio. Si tratta dell’edizione del 2006 in Germania, in cui ha raggiunto i quarti di finale, eliminata dall’Italia che in seguito diventerà campione del mondo in quella edizione. Per quanto riguarda il Campionato Europeo di Calcio, conta due partecipazioni alla fase finale (nel 2012, in qualità di paese ospitante insieme alla Polonia, e nel 2016). In entrambe le occasioni è stata eliminata dopo la prima fase a gironi. Attualmente, occupa il 25° posto del Ranking FIFA.
Il commissario tecnico dell’Ucraina è Andriy Shevchenko, vincitore del pallone d’oro nel 2004 e detentore del record di gol segnati con la nazionale ucraina (48). Il suo staff può contare sull’esperienza di Mauro Tassotti (vice) e Andrea Maldera. Sotto questa guida tecnica, iniziata nel 2016, la Nazionale ucraina ha ottenuto il pass per il Campionato Europeo del 2020 con un turno di anticipo, essendo matematicamente sicura del primo posto nel Gruppo B di qualificazione comprendente i campioni in carica del Portogallo oltre a Serbia, Lituania e Lussemburgo. L’Ucraina, quindi, si è qualificata come prima del girone con 20 punti, frutto di 6 vittorie e 2 pareggi in 8 partite (17 gol segnati, ovvero una media di più di 2 gol a partita, e solo 4 subiti) con un vantaggio di 3 punti sul Portogallo e di 6 punti sulla Serbia. Il percorso tecnico-tattico di Shevchenko aveva già dato ottimi segnali di crescita in Nations League, dove l’Ucraina ha vinto il proprio girone della Lega B (con Rep.Ceca e Slovacchia), ottenendo la promozione in Lega A.
La partita analizzata è Ucraina-Portogallo, ovvero la gara numero 7 del girone di qualificazione a Euro2020, disputata a Kiev lo scorso 14 ottobre, in cui, grazie alla vittoria per 2-1 contro i campioni continentali in carica, i ragazzi di Shevchenko hanno matematicamente ottenuto il pass per Euro2020 con una giornata di anticipo.
In questo match, la squadra di Shevchenko si dispone con il modulo base 4-1-4-1 variabile a seconda delle situazioni di gioco. Il mediano Stepanenko gioca a protezione della difesa, con un quartetto di calciatori di grande qualità a supporto di Marlos, giocatore agile e brevilineo utilizzato come “falso nueve”. Questo quartetto è composto da: Yarmolenko (esterno alto a destra del West Ham), Malinovsky (centrocampista offensivo che si è già messo in luce nell’Atalanta al suo primo anno in Serie A con Gasperini), Zinchenko (autentico “jolly” in grado di ricoprire diverse posizioni nel centrocampo di Sheva, nonostante giochi prevalentemente come terzino sinistro nel City di Guardiola), e Yaremchuk (attaccante del Gent utilizzato come esterno a sinistra).
Il Portogallo risponde con il 4-3-3, in cui ovviamente spicca la presenza di Cristiano Ronaldo nei tre calciatori d’attacco, insieme a Bernardo Silva e Goncalo Guedes. La giovane stella Joao Felix entrerà all’intervallo prendendo il posto di quest’ultimo. L’Ucraina sblocca il risultato al minuto 6 con il gol di Yaremchuk su palla inattiva e raddoppia al minuto 27 con la rete di Yarmolenko, che finalizza un traversone del terzino sinistro Mykolenko. All’intervallo, quindi, l’Ucraina conduce con due gol di vantaggio sul Portogallo. Nella seconda frazione di gioco, la squadra di Fernando Santos reagisce allo svantaggio ma l’Ucraina riesce a difendersi con ordine e a ripartire in contropiede. La partita viene riaperta a causa di due episodi in rapida sequenza al minuto 72: in seguito ad una respinta con il braccio in area di rigore, Stepanenko viene espulso per doppia ammonizione e Cristiano Ronaldo segna il gol dell’1-2 dal dischetto. Nonostante il forcing finale dei portoghesi, avvantaggiati dalla superiorità numerica, la squadra di Shevchenko riesce a vincere la partita e ad ottenere il pass per Euro2020, mostrando qualità tecnica e coraggio nel palleggio anche con un uomo in meno.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso palla viene ricercata l’ampiezza del campo con i due terzini Karavaev (a destra) e Mykolenko (a sinistra), i quali avanzano sulla linea dei centrocampisti. A centrocampo, Stepanenko viene affiancato da Malinovsky e Zinchenko per dare più soluzioni di uscita ai difensori centrali. La punta centrale Marlos agisce da “falso nueve” e arretra verso il centrocampo per partecipare al fraseggio e, contemporaneamente, aprire gli spazi in profondità per i due esterni alti.
Vedendo attuare questi principi di gioco, si può definire il modulo in fase di possesso con un 2-5-1-2, in cui si viene a creare un rombo a centrocampo con Stepanenko vertice basso, Malinovsky e Zinchenko ai suoi fianchi, e Marlos vertice alto che esce dalla marcatura dei difensori centrali avversari per partecipare alla manovra.

Quando questo “rombo” viene formato con i tempi giusti, permette di avere superiorità numerica a centrocampo (4 contro 3). A questo punto, il riferimento avanzato del Portogallo (generalmente Cristiano Ronaldo), può scegliere se ostruire la costruzione dei due difensori centrali oppure arretrare sul vertice basso ucraino per ristabilire la parità numerica a centrocampo, ma in entrambi i casi i giocatori ucraini hanno la possibilità di trovare l’uomo libero per dare sviluppo all’azione. Quando, invece, è uno degli esterni alti portoghesi a decidere di accorciare verso il centro, allora lo spazio libero è lasciato al terzino ucraino che occupa quella fascia, ed è compito degli interpreti del “rombo” servirlo con i tempi giusti per sviluppare l’azione sulla corsia laterale.

A dimostrazione dell’efficacia di questa tattica attuata dalla squadra di Shevchenko, al 30’ del primo tempo con il punteggio già di 2-0 per l’Ucraina, il coach del Portogallo Fernando Santos ordina ai suoi di passare dal 4-3-3 iniziale al 4-4-2 per avere una migliore copertura del campo. L’alternativa al fraseggio centrale è rappresentata dalla ricerca diretta dei due esterni alti (Yarmolenko a destra e Yaremchuk a sinistra), entrambi giocatori alti e di maggior impatto fisico rispetto ai due terzini portoghesi e quindi in grado di offrire l’opzione di saltare in modo diretto la prima pressione portoghese e far salire il baricentro della squadra.
La zona di rifinitura viene raggiunta nei seguenti modi:
- occupazione degli half-spaces con l’inserimento in proiezione offensiva delle mezzali Malinovsky e Zinchenko;
- gli esterni alti non si posizionano preventivamente sulle fasce laterali ma le raggiungono partendo da una zona più centrale lasciata libera dall’arretramento di Marlos: in questo modo i difensori centrali portoghesi in marcatura su di loro, vengono portati ad uscire sull’esterno (fuori dalla loro abituale zona di competenza, quindi molto meno a loro agio, soprattutto Pepe), lasciando spazio libero centralmente da attaccare.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso, l’Ucraina si dispone con il 4-5-1, in cui ogni interprete si occupa dell’uomo che attacca la propria zona di competenza, senza seguirlo per tutto il campo ma facendo uso di scalate e scivolamenti difensivi. Risulta molto importante, quindi, l’azione di ripiegamento difensivo dei due esterni alti che si dispongono in linea con i tre centrocampisti.

In alcune situazioni del primo tempo, però, sul terzino avversario che dà ampiezza sul lato debole è la mezzala che scala, facendo risparmiare un po’ di corsa all’indietro all’esterno alto, il quale accorcia verso il centro favorendo lo smarcamento preventivo in caso di recupero palla. Questa situazione è utile soprattutto quando è il terzino sinistro portoghese ad essere in possesso: l’esterno alto Yarmolenko si oppone alle sue giocate mentre dall’altra parte è la mezzala sinistra Zinchenko a “tener d’occhio” l’altro terzino che dà ampiezza, facendo posizionare l’esterno alto sinistro Yaremchuk come attaccante centrale (suo ruolo naturale) accanto a Marlos nel 4-4-2. Sulle corsie laterali viene a formarsi un “due contro due” riferito alle coppie terzino-esterno alto di entrambe le squadre, con il supporto della mezzala di riferimento in caso di necessità. Le due mezzali Malinovsky e Zinchenko si occupano di assorbire gli inserimenti delle rispettive mezzali portoghesi, mentre a Stepanenko è affidato il delicato ruolo della copertura degli spazi tra linea di difesa e linea di centrocampo, dove Cristiano Ronaldo può trovare spazio uscendo dai blocchi e puntando la linea difensiva. L’unica punta centrale Marlos rimane in copertura sul mediano portoghese Danilo, lasciando costruire l’azione del Portogallo ai due difensori centrali. I due esterni alti Yaremchuk e Yarmolenko si posizionano in maniera tale da ostruire la linea di passaggio per i terzini, ma in alcune situazioni chiamano il pressing alto di squadra andando in pressione sui difensori centrali portoghesi, in modo coordinato. In questo caso, avendo Marlos in copertura su Danilo, gli avversari sono costretti a tornare indietro al portiere, permettendo all’Ucraina di alzare il baricentro e facendo scalare la mezzala sul terzino se il portiere sceglie di aprire il gioco su una delle due fasce.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
In fase di transizione offensiva, la squadra di Shevchenko mette in mostra la discreta qualità tecnica dei suoi interpreti giocando a uno-due tocchi dopo aver recuperato palla, con lo scopo di eludere il contropressing degli avversari e, a quel punto, attaccare la profondità. L’attacco della profondità avviene con i due esterni alti che effettuano dei tagli profondi verso il centro: per questo motivo è importante la scelta degli esterni alti a piede invertito (Yaremchuk con piede preferito destro parte da sinistra, mentre Yarmolenko con piede preferito mancino parte da destra).
TRANSIZIONE DIFENSIVA
In fase di transizione difensiva, il comportamento di squadra dell’Ucraina dipende dalla zona di campo in cui viene perso il possesso. Se la palla viene persa nella trequarti offensiva e c’è situazione di palla coperta, il principio è quello di attuare il contropressing per tornare in possesso o, quantomeno, impedire agli avversari di trasformare l’azione da difensiva in offensiva, spendendo anche qualche fallo tattico (soprattutto con Stepanenko che accorcia in avanti e non può permettersi di lasciare spazio da attaccare alle sue spalle). Nel caso in cui il possesso viene perso mentre si fraseggia a centrocampo e c’è situazione di palla scoperta, l’input della linea difensiva è quello di scappare velocemente all’indietro per limitare l’attacco della profondità degli avversari e concedere il male minore, ovvero la conclusione da fuori area.
PUNTI DI FORZA
• squadra corta e poca distanza tra i reparti sia in fase di possesso che in fase di non possesso
• discreta qualità tecnica e personalità nel palleggio
• duttilità degli interpreti che consente di preparare le situazioni tattiche anche in funzione della squadra avversaria (esempi lampanti sono Zinchenko e, relativamente alla partita contro il Portogallo, Marlos e Yaremchuk, i quali vengono impiegati rispettivamente come attaccante centrale ed esterno alto, nonostante la loro struttura fisica presuppone l’utilizzo inverso)
PUNTI DI DEBOLEZZA
• eccessiva fiducia nei mezzi tecnici dei centrocampisti può causare la perdita della palla e avviare la transizione offensiva degli avversari da una zona pericolosa
• poca esperienza internazionale ad eccezione del portiere Pyatov (capitano della squadra)