Analisi realizzata da Alessandro Pisu, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification
Yacine Adli è un giocatore del Milan di nazionalità francese, nato il 29 luglio 2000 a Vitry-sur-Seine, vicino a Parigi. Cresciuto nelle giovanili del Paris Saint-Germain, è stato acquistato dal Milan nell’estate del 2021 dai Girondins de Bordeaux, dove militava dal 2019 collezionando 76 presenze e 5 gol. Dopo aver passato la passata stagione in prestito proprio nel Bordeaux, impreziosita da 36 presenze, 1 gol e 8 assist, e purtroppo terminata con la retrocessione della compagine transalpina, il Milan ha richiamato Adli all’inizio della stagione 2022-23 per rimpolpare un centrocampo debilitato dalle perdite di Franck Kessie a parametro zero e di Daniel Maldini in prestito allo Spezia.
Adli è un giocatore fisicamente importante, alto 186 cm con un peso forma di 78 kg. Il suo piede preferito è il destro. Dotato di un’ottima tecnica di base, Adli è considerato una delle migliori promesse del calcio transalpino, tanto da aver militato in tutte le nazionali giovanili francesi dalla Under-16 alla Under-20.
Durante la stagione passata, Adli ha favorevolmente impressionato lo staff tecnico del Milan, già convinto dalle potenzialità tecniche e fisiche del giovane francese, grazie alla sua buona capacità di giocare in diversi ruoli a centrocampo. Il Bordeaux nel corso dell’ultima stagione con Vladimir Petkovic, prima dell’esonero nel febbraio 2022, ha adottato diversi schemi di gioco passando da un 4-2-3-1 nelle prime giornate a un più prudente 5-3-2 nel corso della stagione, con Adli abile a ricoprire svariati ruoli in mediana e nella trequarti, dimostrando notevole adattabilità, senso tattico e visione di gioco.
Nella partita presa in considerazione, l’amichevole del 27 luglio 2022 con il Wolfsberger, Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha sistemato Adli nella posizione centrale (CAM) della trequarti rossonera all’interno del suo ormai collaudato modulo 4-2-3-1. Adli, nei 60 minuti in cui è rimasto in campo, ha giocato con Rafael Leao alla sua sinistra (LW), Alexis Saelemaekers alla sua destra (RW) e Ante Rebic di punta (S).
Durante la partita, Adli ha fornito una buona quantità di spunti tecnico-tattici, che Pioli e i suoi collaboratori avranno sicuramente apprezzato, ma soprattutto ha offerto una prova da centrocampista moderno, mostrando buone capacità di copertura del campo, pressing e senso della posizione. Un giocatore che potrebbe ben inserirsi quindi nei fluidi meccanismi di gioco della squadra campione d’Italia in carica.
FASE DI POSSESSO
Adli è un destro naturale di buona tecnica e con grande facilità di corsa. Durante la partita contro il Wolfsberger, pur partendo da una posizione centrale, ha svariato lungo tutto il fronte d’attacco, dialogando con Rebic (S) e con le ali e talvolta partendo da posizioni più arretrate per dare più opzioni in fase di impostazione alla linea difensiva e, allo stesso tempo, permettere ai terzini Hernandez e Calabria (LB e RB) di proporsi in avanti.
In fase di costruzione, durante tutti i 60 minuti in cui è rimasto in campo, Adli si è reso protagonista in particolare di tre mosse certamente concordate con l’allenatore: l’inserimento in area con scambio di posizione con Rebic (S) e i passaggi filtranti per le ali Leao e Saelemaekers (LW e RW).
Analizzando quest’ultima soluzione tattica, si nota come durante tutta la partita Adli e Saelemaekers si siano cercati spesso e abbiano scambiato con frequenza la propria posizione. Proprio questa interazione ha permesso ad Adli (CAM), smarcato da Saelemaekers (RW), di fornire il cross dalla destra per il secondo gol del Milan, segnato da Rebic (S). Quanto rilevato diventa ancora più significativo in prospettiva per la stagione del Milan, che nel 2021-22 ha utilizzato in maniera particolarmente efficace la “catena” di sinistra (l’asse Hernandez-Leao) ma che a destra ha faticato ad imporre il proprio gioco, con Saelemaekers che ha visto il suo minutaggio limitato per lunghi tratti della stagione dalla presenza di Junior Messias.

La facilità di inserimento e la tecnica di base hanno permesso ad Adli di dialogare nello stretto in maniera proficua con i compagni del reparto avanzato, ma anche di dare una mano in impostazione ai centrocampisti centrali (CM), Bennacer e Krunic. Con Krunic, in particolare, Adli ha scambiato spesso la posizione per permettere al compagno di inserirsi nella trequarti e in area, aggiungendo peso, centimetri e imprevedibilità all’attacco del Milan.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso, Adli si è distinto per il pressing sui portatori di palla avversari, in particolare quando il Wolfsberger cercava di impostare la propria azione dalla difesa. Ancor più di Rebic (S), era proprio Adli ad accorciare sul portatore di palla, sia che si trattasse del centrocampista centrale (in particolare Leitgeb, il meno dinamico dei tre del Wolfsberger), che dei terzini. I suoi compiti tattici, tuttavia, erano principalmente rivolti ad accorciare velocemente sui centrocampisti in fase impostazione della squadra avversaria o di condurre una difesa preventiva su di essi.

Nelle poche fasi della partita in cui il Wolfsberger ha superato la linea di metà campo, Adli si abbassava fin quasi a formare una linea di centrocampo a 3 con gli altri due CM, pronto a far ripartire l’azione con veloci scambi con Saelemaekers o con Rebic per poi inserirsi nell’area avversaria, come nel caso del suo gol al minuto 60 della gara. Venendo poi sostituito subito dopo.
Questa duttilità tattica, in futuro, potrebbe tradursi in un buon minutaggio per Adli che, almeno inizialmente, si potrebbe trovare in terza posizione nelle gerarchie milaniste per la posizione di trequartista (CAM), dietro l’altro nuovo acquisto De Ketelaere e a Brahim Diaz. Per caratteristiche fisico-tecniche, Adli si propone come un’alternativa più di peso rispetto a Brahim Diaz e più di copertura rispetto a De Ketelaere, utile quindi in partite contro avversari fisici o dove è necessario il controllo di un risultato già acquisito.
TRANSIZIONI
Analizzando le transizioni positive del Milan, si nota come Adli si sia trovato spesso sia in una posizione quasi da terzo centrocampista centrale (CM) assieme ai già citati Bennacer e Krunic, sia in una posizione più avanzata da rifinitore tra le linee avversarie. In entrambi i casi, il giocatore si è distinto per la velocità degli scambi corti con i CM ad eludere il pressing avversario o filtranti a superare la linea di centrocampo del Wolfsberger, in modo da permettere alle ali (LW o RW) o alla punta Rebic (S) l’uno-contro-uno con il diretto avversario.

In caso di transizione negativa, come detto, Adli è sempre stato il più dinamico dei quattro giocatori più offensivi a chiudere sui terzini del Wolfsberger, nel caso in cui la squadra avversaria praticasse l’impostazione “dal basso”. Quando erano le ali a iniziare il pressing alto sui terzini, Adli seguiva da vicino il centrocampista avversario (CM) per limitare al minimo le opzioni in fase di impostazione, lasciando quindi alla squadra avversaria l’opzione lancio lungo, del passaggio laterale o dello scambio corto nella propria trequarti difensiva, aumentando quindi le occasioni per un veloce recupero palla da parte del Milan.
PUNTI DI FORZA
- Tecnica individuale di base, controllo di palla e fraseggio nello stretto
- Dinamismo, attitudine al pressing e resistenza fisica
- Capacità di inserimento in attacco e di effettuare passaggi tra le linee
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Poca propensione ai cambi di gioco
- Limitata disposizione ad imporsi fisicamente e a difendere la palla
- Poca capacità di creare superiorità numerica, sia col dribbling che in velocità