Domenico Berardi nasce il 1 agosto 1994 a Cariati in provincia di Cosenza, è un calciatore italiano, attaccante del Sassuolo. Domenico è il più giovane di tre figli: a comporre la sua famiglia ci sono il fratello Francesco, molto importante per la sua carriera, e la sorella Severina. Berardi trascorre la sua infanzia a Bocchigliero, nell’entroterra dell’appennino silano, all’età di dodici anni si trasferisce con la famiglia a Mirto, qui inizia a giocare a calcio nel Castello, piccola squadra locale affiliata al Cosenza.
La storia calcistica di Berardi è insolita, non è quella del classico bambino che fin da piccolo inizia a giocare nelle giovanili della squadra del paese, infatti il talento calabrese si approccia tardi al calcio giocato, ormai adolescente. Quello che accade nel settembre del 2009 ha i contorni quasi fiabeschi: Domenico va a Modena città dove studiava il fratello. Durante la sua breve permanenza nella città emiliana Berardi insieme a suo fratello disputa un torneo di calcio a 5, a cui assiste Pasquale Di Lillo, collaboratore del Sassuolo, che rimane colpito dalle giocate del calabrese e lo segnala alla sua società. Solo tre giorni dopo la fine del torneo, Berardi viene contattato per un provino da Luciano Carlino, vice allenatore degli allievi del Sassuolo, il provino risulta positiva, tanto che Berardi non fa ritorno a casa, ma rimane nel convitto della società emiliana.
Il primo anno in Emilia-Romagna Berardi non gioca mai partite ufficiali a causa problemi di tesseramento. Nel 2010, risolte le problematiche burocratiche, gioca nella categoria allievi e l’anno successivo nella primavera neroverde. Nell’estate 2012 a 18 anni viene aggregato alla prima squadra del Sassuolo in serie B, allenata da Eusebio Di Francesco. Il tecnico stravede per le doti tecniche di Berardi e il 27 agosto 2012 lo fa debuttare in serie B, in occasione di Cesena-Sassuolo, terminata 0-3 per i neroverdi. È l’inizio di una cavalcata inarrestabile che porta il Sassuolo ad ottenere la sua prima storica promozione in serie A a fine stagione. Tra i grandi protagonisti dell’annata emiliana c’è sicuramente Berardi, che incanta tutti con il suo mancino magico, disputa 37 gare impreziosite da 11 reti e contribuisce a far promuovere il Sassuolo in serie A.
Dopo la splendida annata in serie cadetta, su Berardi si accendono i riflettori dei più importanti club italiani in particolare della Juventus. Proprio il club bianconero nell’estate del 2013, nell’operazione che porta Marrone al Sassuolo, ottiene una compartecipazione per il giovane calabrese, ma il giocatore non vestirà mai la maglia juventina, rifiutando più volte la possibilità di trasferirsi a Torino, sentendola più come un imposizione.
La compartecipazione verrà poi risolta nel giugno 2015 a favore del Sassuolo. Il 25 settembre 2013 Berardi esordisce in serie A in occasione di Napoli-Sassuolo terminata 1-1. Nella sua prima stagione in serie A si mette subito in evidenza con le sue giocate, in particolare il 12 gennaio 2014, quando va in scena Sassuolo-Milan, i neroverdi si impongono a sorpresa per 4-3 e ancora più sorprendente è leggere sul tabellino per quattro volte il nome di Berardi, autore di uno storico poker.
A fine stagione Berardi disputa 29 presenze con 16 gol, un ottimo biglietto da visita per un diciannovenne alla sua prima annata nella massima serie, l’unica nota stonata è il carattere focoso del calabrese, che colleziona cartellini gialli e rossi, esempio è l’espulsione rimediata contro il Parma, per una gomitata in faccia a Molinaro, dopo soli 48 secondi dal suo ingresso in campo.
Nella stagione 2014/15 disputa 32 presenze e realizza 15 gol, nell’annata 2015/16, 29 gare realizzando 7 reti, a fine stagione il Sassuolo arriva sesto e si qualifica per la prima volta nella sua storia per l’Europa League. La stagione 2016/17 sembra essere quella della definitiva consacrazione del talento cristallino di Berardi, ma non sarà così, infatti il talento calabrese, a causa di continui infortuni, colleziona solo 25 presenze tra campionato ed Europa League, realizzando comunque 10 reti. Nella stagione 2017/18 Berardi si dimostra al di sotto delle aspettative, collezionando spesso prestazioni deludenti, conclude la stagione con 31 presenze in campionato e soli 4 gol realizzati. Nelle sei stagioni in neroverde Berardi si è dimostrato molto discontinuo alternando grandi giocate a prestazioni pessime, gol e assist a cartellini rossi causa un carattere molto acceso e poco gestibile. Con 64 gol in 92 presenze complessive con la maglia del Sassuolo Berardi è il miglior marcatore di sempre della squadra emiliana, inoltre con 5 reti realizzate è anche il miglior realizzatore del Sassuolo nelle competizioni europee.
CARATTERISTICHE FISICHE E ATLETICHE
Domenico Berardi è alto 183 cm e pesa circa 72 kg, è dotato di una scarsa muscolatura, fisico leggero e atletico. Il calciatore calabrese è dotato di grande rapidità e velocità nel breve e negli scatti, dispone di grande progressione. Abile nell’anticipazione dei movimenti, spesso lascia intravedere giocate frutto di fantasia motoria. Dotato di buona forza esplosiva e buona resistenza fisica non eccelle in elevazione. Dotato di muscolatura fragile è spesso soggetto ad infortuni muscolari.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Berardi, mancino naturale, è abile anche con il piede debole destro, è dotato di un ottimo tiro dalla distanza, abile anche nell’esecuzione di calci piazzati dalla breve e media distanza. Tra le migliori giocate del repertorio del talento calabrese troviamo i dribbling, le finte e l’abilità nel saltare l’avversario. Dotato di grande tecnica e ottima visione di gioco, Berardi si dimostra molto preciso nei passaggi, specie nel fornire assist ai compagni. Abile negli smarcamenti preventivi e negli inserimenti in profondità, dimostra grande velocità di lettura dell’azione.
CARATTERISTICHE TATTICHE
Domenico Berardi è un attaccante polifunzionale, che si può adattare ai vari sistemi di gioco. Principalmente può essere schierato come esterno destro nel 4-3-3, in questo modo può partire largo per poi rientrare accentrandosi e calciare con il mancino, è in grado di giocare anche sull’altra fascia. In alternativa può giocare come attaccante nel 3-5-2, in questa situazione è molto mobile e non dà punti di riferimento, continuando a scambiarsi di posizione con il compagno di reparto e proponendosi spesso tra le linee per ricevere palla. Inoltre può essere utilizzato come esterno in un 4-4-2, molto offensivo che diventa un 4-2-4, in questa situazione garantisce poca copertura in fase difensiva.
Nella partita analizzata Berardi è stato schierato come punta nel 3-5-2.
Dotato di grande tecnica individuale, Berardi dialoga molto con i compagni attraverso 1-2 e triangolazioni, per poi inserirsi in profondità attaccando lo spazio libero.

Berardi ama ricevere palla esternamente per poi accentrarsi e calciare, questo tipo di giocata tende a realizzarla principalmente quando parte da destra, così rientrando si trova la palla sul piede forte mancino, tuttavia non disdegna di eseguirla anche dal lato opposto. Dotato di ottimo tiro, con entrambi i piedi, è abile anche sui calci di punizione.

Berardi è molto abile nei dribbling e nell’uno contro uno, grazie anche alla sua velocità, dimostra inoltre grande rapidità nell’esecuzione dei gesti tecnici. In fase di rifinitura ama svariare tra le linee, dotato di grande tecnica individuale abbinata ad un’ottima visione di gioco, queste caratteristiche gli permettono di essere determinante con assist precisi per i compagni.

Berardi è abile a smarcarsi per inserirsi nello spazio, specie su cross laterali dove il calabrese attraverso tagli e passanti si libera della marcatura avversaria, per poi ricevere palla in area e calciare in porta.
In fase di non possesso Berardi effettua, con discreta intensità, pressing sul portatore nella trequarti avversaria. In fase difensiva ripiega spesso dietro la metà campo, limitandosi a coprire per lo più le linee di passaggio. In fase di transizione positiva, grazie anche alla sua velocità, il calabrese è abile a smarcarsi preventivamente per attaccare la profondità.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Domenico Berardi è dotato di eccessiva personalità, nonostante sia di carattere chiuso e taciturno, spesso in campo il suo carattere focoso ha avuto il sopravvento portandolo a compiere gesti inappropriati per un calciatore di quel talento. A causa del suo carattere spesso in campo il calabrese ha perso letteralmente la testa, rimediando espulsioni per gomitate ed altri gesti violenti.
CONCLUSIONE
In queste nove stagioni in maglia neroverde Berardi ha dimostrato di avere un grandissimo talento ma anche molta discontinuità. Berardi è dotato di grande tecnica, specie con il piede mancino, talento funambolico, ottimo nei dribbling e nell’uno contro uno, abile nelle conclusioni dalla media distanza, anche nei calci piazzati, dimostra grande precisione nei passaggi abbinata ad un ottima visione di gioco. Il punto debole di Berardi è sicuramente l’aspetto mentale, sul quale il calciatore deve lavorare molto, inoltre il suo forte carattere l’ha spesso portato all’esagerazione rimediando inutili cartellini rossi per falli di reazione.
In questa estate alcuni club hanno sondato il Sassuolo per acquistare il forte e discontinuo talento calabrese, ma Berardi si è apprestato ad iniziare un’altra stagione in neroverde, con l’obiettivo di riuscire ad esprimere con continuità tutto il suo talento cercando di limitare il più possibile le sue bizze caratteriali. Solo il campo potrà dire se il calciatore calabrese, a suon di grandi prestazioni, potrà consacrarsi definitivamente e magari arrivare a giocare in un top club oppure se questa crescita non avverrà mai e Berardi resterà per sempre un eterno incompiuto con talento cristallino e carattere focoso.