Nato a Sapucaia do Sul (Brasile), il 14 settembre 1990, Douglas Costa de Souza muove i suoi primi passi da professionista nel Gremio, prima di passare allo Shakhtar Donetsk affermermandosi nel calcio europeo, dapprima come centravanti e poi definitivamente come esterno offensivo.
Acquistato dalla Juventus nell’ultimo mercato estivo dal Bayern Monaco per la cifra totale di 46 milioni di euro, il funambolo brasiliano si sta affermando come una delle stelle più luminose nel firmamento della Serie A, impiegato da Max Allegri indifferentemente come esterno destro o sinistro nel 4-3-3, nel 4-2-3-1 o nel 4-4-2.
Area fisico-atletica
Con 172 cm di altezza per 70 kg, il numero 11 juventino ha nelle caratteristiche atletiche il suo principale punto di forza. Dotato di grandissima velocità, nonché di un’ottima capacità di arresto e cambio di direzione, è nello scatto e nella rapidità che risulta devastante.
Area tecnica
Mancino naturale, ha dimostrato, all’occorrenza, di non disdegnare l’uso del piede destro, con cui ha realizzato 2 dei 3 gol messi a segno finora in campionato. Il terzo, invece, lo ha siglato con una delle specialità della casa: il tiro da fuori area.
I suoi cross, sempre effettuati con il piede sinistro, sono diventati ormai un vero e proprio fattore per il gioco della Juventus e spesso sono risultati decisivi sia in campionato che in Champions League.
Per quanto riguarda invece la conduzione, si può dire, senza ombra di dubbio, che le grandissime capacità di progressione palla al piede e di dribbling, lo collocano tra i primi al mondo in questi fondamentali.
Non degne di nota le sue capacità nel gioco di testa. Buone invece le capacità sui calci piazzati, dimostrate più nelle precedenti squadre che alla Juventus, in cui ha avuto finora poche occasioni, chiuso da Pjanic e Dybala.
Area tattica
Tra le quaità tattiche offensive spicca certamente la creatività: Douglas Costa è il calciatore che, come si dice in gergo, “spacca le partite”, con la sua capacità di rompere gli schemi con dribbling o repentini cambi di velocità, riuscendo spesso a sfruttare al meglio le fasi di transizione offensiva.
Predilige ricevere palla sull’esterno, meglio se a destra, e sui piedi, per poi poter puntare l’avversario cercando di arrivare alla conclusione di sinistro o, molto spesso, cercando l’assist per i compagni.
Nonostante abbia iniziato la carriera come attaccante centrale, i numeri parlano chiaro: con la media di circa 1 gol ogni 6 partite, non può certamente essere definito un bomber di razza. Fermo restando che si tratta di un calciatore prettamente offensivo e con scarse qualità tattiche difensive, legate soltanto a recuperi palla figli più dello spirito di sacrificio, che di una vera e propria attitudine alla fase difensiva.
Area psicologica
Douglas Costa ha le qualità giuste per poter essere definito come potenziale leader, senza paura di assumersi responsabilità e di tentare la giocata in situazioni difficili. Calciatore molto disciplinato come dimostrato dall’esiguo numero di cartellini. Se riuscirà a trovare una stabile continuità di rendimento, come quella degli ultimi mesi, sarà una delle migliori armi a disposizione della Juventus dei prossimi anni.