Introduzione
Emre Mor è nato il 24 luglio del 1997 (ha quindi da poco compiuto 20 anni), a Bronshoj in Danimarca (anche se ha la doppia nazionalità danese e turca) il padre è turco e la madre macedone, ha militato nella nazionale danese per le categorie U-17 U-18 U-19 poi nella nazionale turca U-21 e nella nazionale maggiore della Turchia con la quale ha collezionato già 12 presenze 1 gol e 2 assist. In Danimarca nella stagione 2015/16 ha giocato nel Nordsjaelland realizzando 13 presenze 2 gol e 2 assist con un totale di 973 minuti; dopo questa stagione è passato al Borussia Dortmund per una cifra di 9 milioni e 750 mila euro, con cui nella stagione appena terminata (2016/17) ha totalizzato 19 presenze (contando tutte le competizioni disputate) realizzando 1 gol e 3 assist per un totale di 694 minuti in campo e arricchendo il suo palmares con la vittoria della coppa di Germania. In questa stagione il ragazzo ha attirato l’attenzione di molte squadre italiane: la prima a interessarsi al giovane attaccante del Borussia Dortmund è stata la Fiorentina, poi la Roma e infine il ragazzo è sembrato molto vicino all’Inter (si parlava di un prestito biennale con obbligo di riscatto sui 15 milioni di euro) anche se ora la trattativa sembra sfumata. Alla fine l’ha spuntata però il Celta Vigo.
Caratteristiche tecniche
Emre Mor è un giocatore molto offensivo, alto 1 metro e 69 centimetri, è un brevilineo molto rapido e grazie al suo baricentro basso risulta molto agile e dotato di una grande capacità di equilibrio che gli permette di eseguire cambi di direzione a grande velocità per superare il suo marcatore; può giocare in diverse posizioni ma riesce ad avere prestazioni migliori se schierato come ala (infatti questo giocatore ama stare molto largo in modo da non avere subito l’avversario addosso ma avere spazio per poi accentrarsi palla al piede); nella nazionale turca viene schierato nella maggior parte delle partite come ala destra mentre poche volte è stato utilizzato come seconda punta, nel Borussia Dortmund è stato schierato in tutte e tre le posizioni offensive alle spalle della punta nel 4-2-3-1; anche in Germania la posizione in cui l’abbiamo visto più impiegato è stata quella di ala destra. Da questa posizione infatti il giovane attaccante della nazionale turca può sfruttare la sua grande velocità e il suo dribbling per puntare il centro del campo e andare a concludere.
Fase di possesso
La fase di possesso è senza dubbio quella in cui Emre Mor da il meglio di se; innanzitutto una caratteristica costante del suo gioco è che quando il terzino del suo lato (che nella maggior parte dei casi è Piszczek) ha il pallone nella prima fase di costruzione della squadra, Emre Mor tende a venire incontro al compagno in modo da ricevere palla senza avere il marcatore addosso (cosa che gli porta evidenti difficoltà data la stazza del giocatore) ma avendo invece spazio per prendere velocità. Quando invece il terzino del suo lato si trova in possesso di palla nella metà campo offensiva Emre Mor tende a smarcarsi nella parte centrale del campo in modo da ricevere il passaggio del terzino e poter poi puntare in dribbling verso il limite dell’area per calciare in porta o cercare di servire un compagno con un passaggio filtrante.
Altra caratteristica del gioco di Emre Mor è la sua capacità di smarcarsi continuamente per mettersi in una condizione che favorisca la possibilità di attaccare la zona di rifinitura: infatti quando un centrocampista porta palla centralmente in una situazione di ripartenza, Mor tende ad attaccare molto largo in modo da aprire la difesa e creare uno spazio che gli permetta, se la palla dovesse essere passata a lui, di puntare la porta entrando in zona di rifinitura (molto difficilmente lo vediamo cercare il fondo del campo per andare al cross), mentre se la palla viene poi giocata all’ala dalla parte opposta Emre Mor non va ad attaccare il secondo palo per ricevere un cross o un traversone ma si accentra senza palla per farsi trovare smarcato al limite dell’area.
Un’ altra caratteristica del gioco di Emre Mor è la sua tendenza a farsi trovare smarcato molto largo (in modo da non avere l’avversario addosso quando riceve), ma una volta ricevuta palla il giocatore del Borussia Dortmund non punta l’avversario per continuare ad attaccare la fascia ma lo punta per venire all’interno del campo, in questo modo potrà: da una parte servire il terzino che andrà ad attaccare il fondo del campo sovrapponendosi, dall’altra venire verso il centro del campo sfruttando la sua capacità di dialogare con i compagni nello stretto per poi liberarsi con il dribbling di un ultimo avversario prima di calciare in porta.
Infine per quanto riguarda la fase di possesso va messo in evidenza come Emre Mor sia sempre pronto ad andare ad attaccare lo spazio alle spalle della difesa avversaria puntando la porta senza palla a massima velocità con tagli o passanti quando l’attaccante si è portato in zona di rifinitura (anche se comunque privilegia le situazioni in cui può puntare la porta palla al piede piuttosto che senza palla).
Fase di non possesso
La fase di non possesso è quella in cui il ragazzo di Bronshoj deve crescere maggiormente. Nei piani di mister Thomas Tuchel (che è stato l’allenatore del Borussia Dortmund nella stagione 2016/17) Emre Mor dovrebbe aggiungersi al centrocampo quando la palla si trova sul lato opposto (in modo da non lasciare il terzino del suo lato costretto a un 2vs1 a favore degli avversari) per poi essere pronto a staccarsi in pressing quando il giro palla avversario riporta la palla sul suo lato. Inoltre quando gli avversari cominciano l’azione con una costruzione bassa Emre Mor deve essere pronto a portare il pressing se gli avversari cominciano impostando l’azione con i difensori sul suo lato (tuttavia spesso lo vediamo portare il pressing sbagliando i tempi e facendosi saltare troppo facilmente).
Per quello che riguarda il lavoro sulle corsie esterne Emre Mor ha il compito di non lasciare il terzino del suo lato di campo solo contro due avversari, l’obiettivo viene raggiunto in due modi: la maggior parte delle volte l’atteggiamento molto offensivo che Emre Mor mantiene anche in fase di non possesso costringe il terzino avversario a rimanere basso e a essere meno coinvolto nelle azioni offensive della sua squadra, quando invece il terzino avversario segue l’attacco della sua squadra con decisione allora è il giocatore del Borussia Dortmund che dovrà rientrare e raddoppiare assieme al suo compagno sull’avversario che attacca il fondo del campo.
Quando invece la squadra avversaria attacca con decisione il lato opposto a quello in cui si trova Emre Mor arrivando nella trequarti campo del Borussia, l’ala della nazionale turca rimane smarcato preventivamente dalla parte opposta rispetto alla palla, pronto a seguire l’attacco in caso di ripartenza della sua squadra.
Transizioni
Per quanto riguarda le transizioni offensiva e difensiva, l’interpretazione che mette in campo l’ala del Borussia Dortmund è in linea con le sue caratteristiche: quando riesce con l’aiuto di un compagno a trasformare l’azione da difensiva a offensiva (transizione offensiva) Emre Mor punta a tutta velocità in guida di palla o tramite triangolazioni la metà campo degli avversari per sfruttare un possibile attacco contro una difesa non ancora schierata, mentre quando si trova a perdere la palla (transizione difensiva) il giocatore nato a Bronshoj cerca subito di recuperarne il possesso (sfruttando anche il baricentro basso che gli conferisce ottimo equilibrio e stabilità nei contrasti) per poi venire verso il centro del campo con il suo dribbling e dare vita a una nuova azione con i suoi compagni di squadra.
Conclusione
In conclusione possiamo dire che Emre Mor è un giovane di grande talento capace come pochi altri di creare superiorità numerica grazie al dribbling e di dialogare nello stretto con i compagni, deve tuttavia maturare ancora nella fase di non possesso e diventare più efficace nel concludere le sue giocate (che prepara sempre bene), ma è sicuramente un profilo interessante e questo spiega il gran numero di squadre che si sono interessate a lui in questa finestra di mercato.