Uno dei talenti più scintillanti usciti dai floridi vivai tedeschi nell’ultimo decennio, Draxler è il più giovane esordiente nella storia dello Shalke 04, club con cui ha fatto tutta la trafila nelle giovanili prima di giocare sotto la guida di Felix Magath. Classe ’93, è stato a lungo seguito dalla Juventus prima di passare al Wolfsburg ed ora è un nuovo calciatore del Paris Saint-Germain di Emery.
Draxler è un’ala sinistra che può svariare anche sulla destra o addirittura come trequartista in un 4231 dato che è ambidestro, anche se destro naturale. In carriera ha giocato quasi sempre con questo modulo, si è poi adattato anche al 442, al 4141, al 4132 ed al 4222.
In carriera il nuovo acquisto dei parigini ha giocato 121 partite da ala sinistra, 51 da trequartista, 13 da ala destra e sporadiche apparizioni come esterno di centrocampo, prima o seconda punta, dimostrando abnegazione per il gioco del calcio e sagacia tattica. La versatilità, come i suoi punti deboli e di forza, lo rendono infatti più che una vera ala, un trequartista vecchio stampo.
Draxler da buon numero 10 fa fatica a rientrare e dare un apporto difensivo concreto, contrasta molto male sia dal punto di vista tecnico (forza, posizione, tempo di gioco), sia dal punto di vista mentale, ovvero semplicemente, non va convinto sull’avversario. Letale però nel dribbling, fondamentale che usa spessissimo, ha anche un gran tiro dalla distanza, forte e preciso, e la sua abilità con entrambi i piedi gli permette di essere bravissimo nel cross. Predilige i passaggi lunghi (Passaggio medio di 20 metri in questa stagione) e tra le linee al gioco corto ed è molto bravo a proteggere il pallone dagli avversari dato che è alto 187 cm e pesa 74 kg.
Molto disciplinato, in 273 partite da professionista, si è guadagnato appena 24 gialli e 2 rossi, quindi un cartellino ogni 11 partite circa.
La tecnica di tiro è da centravanti vero. Sa dove si trova la porta, ha la consapevolezza di dove si trova lui e spesso gli basta un controllo, per poi andare al tiro, anche da posizione defilata.
La tendenza a controllare con un tocco e tirare subito dopo lo costringe anche a colpire spesso i difensori ma quando è in campo aperto e riesce ad accentrarsi per tirare è letale come si evince dal grafico sottostante, ricordando che il 53% dei tiri in carriera del giovane Draxler sono andati nello specchio della porta.
In partita ama svariare su tutto il campo, in particolare quando l’azione parte dal basso, in impostazione o in transizione, è molto bravo a trovare la posizione migliore per orchestrare il gioco in contropiede, liberandosi dalla marcatura e prendendosi lo spazio di gioco per partire palla al piede o disegnare traiettorie di passaggio. Quando crossa è sua consuetudine puntare il fondo.
Deve migliorare nel colpo di testa dato che nonostante la notevole mole, non riesce a staccare in modo egregio e purtroppo ha una propensione agli infortuni preoccupante. Inoltre un carattere difficile lo rende incostante ma si può contare su di lui per le partite importanti.