Lucas Torreira è un calciatore uruguaiano nato l’11 febbraio 1996. Il suo piede preferito è il destro, mentre il ruolo in cui viene abitualmente schierato è quello del regista basso.
Arrivato in Italia per un provino con il Pescara, viene tesserato dal club abruzzese all’inizio del 2014. Per via della sua giovane età, viene lasciato maturare nella squadra giovanile per un anno e mezzo, fino al 16 maggio 2015 quando l’allora allenatore del Pescara, Marco Baroni, decide di schierarlo titolare in Serie B contro il Varese. Da quel momento diventa un elemento fisso della prima squadra dei Delfini, con cui gioca 36 partite ufficiali (2 in Coppa Italia e 34 tra Serie B e Play-Off Serie B) in poco più di una stagione. Durante la sua esperienza in Abruzzo, Torreira riesce a farsi notare da alcuni club di Serie A, in particolare dalla Sampdoria che lo acquista per circa 2 Milioni di Euro; l’acquisizione avviene ufficialmente a luglio del 2015, ma è solo nell’estate successiva che il giocatore si trasferisce a Genova, dopo un anno di prestito gratuito al Pescara.
Con la maglia della Sampdoria, nella stagione 2016/17 ha collezionato 36 presenze ufficiali (1 in Coppa Italia e 35 in Serie A) senza segnare nessun gol.
Se a Genova è diventato ormai un punto fermo, non si può dire lo stesso per la sua Nazionale: fino ad oggi, infatti, ha collezionato solo 2 presenze nell’Uruguay Under 17, senza mai essere convocato con la prima squadra.
Caratteristiche:
Di Lucas Torreira sono sicuramente le doti tecniche a risaltare maggiormente: la ricezione è spesso perfetta, con il pallone che rimane vicino ai piedi, così come lo scarico che avviene sempre velocemente e raramente all’indietro (più del 65% dei passaggi è rivolto in avanti Fonte wyscout.com).
Un’altra importante qualità di Torreira è il fatto di essere in continuo movimento e quindi sempre nel vivo dell’azione: quando la palla è nella metà campo della Sampdoria, lui è sempre vicino a essa, sia in fase di possesso sia in fase di non possesso. Questo continuo movimento influenza però la resistenza del giocatore, che verso la fine della partita tende a perdere lucidità e a scomparire un po’ dal gioco.
Fase di possesso:
Durante questa fase di gioco Lucas Torreira viene schierato come regista in un centrocampo a tre, in una posizione più arretrata rispetto alle due mezzali.
L’uruguaiano partecipa molto durante la costruzione e lo sviluppo dell’azione, mentre è praticamente inesistente in fase di finalizzazione; non è un caso infatti che abbia segnato fino ad ora solo 5 gol in carriera e tutti con il Pescara. Come si può notare dall’immagine sotto, Torreira difficilmente tocca palla in area di rigore avversaria, mentre compre quasi tutta la parte centrale del campo.
Durante la costruzione dell’azione, spesso affidata ai difensori centrali, Torreira dimostra di essere evoluto tatticamente nonostante la sua giovane età: tramite continui smarcamenti cerca sempre uno spazio libero vicino al portatore di palla, per andare a sostegno e proporre così un fraseggio semplice.
Quando ha il possesso del pallone, Torreira mostra tutte le sue doti tecniche: ricezione perfetta con la sfera vicina ai piedi, scarico veloce dopo pochissimi tocchi e dosaggio della forza sempre perfetto (anche in caso di lanci lunghi).
L’uruguaiano predilige il gioco semplice con appoggi a compagni vicini; in media compie 49 passaggi a partita, di cui addirittura il 93% risulta essere accurato (Fonte wyscout.com). In caso di pressione avversaria, non si fa prendere dalla foga e non compie gesti azzardati, riuscendo a trovare una soluzione comoda per lui o per il compagno che riceve.
Fase di non possesso:
Quando il pallone è degli avversari, Lucas Torreira viene schierato come mediano davanti alla linea di difesa. In caso di rinvii dal fondo, si fa trovare (così come i suoi compagni di reparto) molto vicino ai difensori, andando a creare così densità in mezzo al campo.
In questa fase, Torreira è in continuo movimento ed effettua una costante pressione sul portatore di palla, specialmente quando quest’ultimo si trova nella sua zona di competenza (cioè prima della trequarti avversaria).
Qui sotto la distibuzione dei duelli difensivi dell’urugaiano; tra semplici duelli e 1vs1 si arriva a una media di 12 a partita.
E’ interessante notare come i duelli siano quasi equamente divisi tra fascia destra, sinistra e corridoio centrale del campo. Questo perché spesso Torreira si allarga per andare a sostegno del suo compagno in fascia, per raddoppi, contrasti o semplicemente per aumentare la densità e spingere l’avversario all’errore.
Nonostante i suoi 167 cm d’altezza, Lucas Torreira non ha paura di combattere su ogni pallone e contro attaccanti/centrocampisti spesso più grossi di lui.
Talvolta però eccede con l’aggressività e viene punito dall’arbitro; questo è forse un punto debole dell’uruguaiano, che ha già collezionato 21 cartellini (20 gialli e 1 rosso) in 72 presenze ufficiali.
Conclusioni:
Lucas Torreira è un centrocampista giovane, molto intelligente tatticamente e con una tecnica sopraffina. Purtroppo ogni tanto esce fuori la tipica “Garra” uruguaiana e dovrebbe migliorare anche dal punto di vista della resistenza, per non scomparire dalla partita nelle fasi finali, quando le squadre sono più lunghe e spesso saltano le marcature (insomma quei momenti dove uno con la sua tecnica farebbe la differenza). Speriamo in futuro di vederlo più partecipe anche in fase di rifinitura.
E’ comunque utilissimo in entrambe le fasi di gioco, ed è sicuramente uno dei futuri talenti della nostra Serie A.