Nato a Slavonski Brod il 21 maggio 1986, Mario Mandzukic è stato negli ultimi anni una pedina fondamentale sia per la Juventus sia per la nazionale croata. Mister “No Good” , così soprannominato, è un giocatore polivalente che nel corso della sua carriera si è affermato come centrocampista esterno nel 4-4-2 o 4-2-3-1 nella Juventus di Allegri (già in passato aveva ricoperto quel ruolo ai tempi del Wolsfsburg) e come attaccante, sia esterno ( a sinistra nel 4-3-3 sia nel Wolfsburg che nella Juventus, ma soprattutto nella nazionale croata), sia centrale ( nel 4-4-2 , 4-3-3 e 4-2-3-1 in Germania con Wolsfsburg e Bayern Monaco, in Spagna con l’Atletico Madrid, e in nazionale nel 4-5-1 come abbiamo potuto vedere nell’ultimo mondiale).
Qui di seguito viene mostrata la copertura territoriale del giocatore nei suoi vari ruoli ricoperti durante la sua carriera. Da questi grafici viene evidenziata la capacità del giocatore di svariare su tutto il fronte d’attacco quando gioca da ATT e su tutta la fascia sinistra quando gioca da AS o AES (copertura simile a quella di un terzino di spinta).
CARATTERISTICHE
Super Mario Mandzukic è dotato di un’importante prestanza fisica, 1,87m x 85kg. E’ un centravanti combattivo, forte nel gioco aereo (con una media di duelli aerei vinti a partita che varia tra l’80 e il 70%) e importante finalizzatore. Non predilige inserimenti alle spalle della difesa ma riesce sempre a farsi trovare all’appuntamento col pallone in area di rigore.
Generosità, è questa la sua più importante caratteristica, instancabile nel rincorrere gli avversari (talvolta fin dentro la propria area di rigore) e ripartire in contropiede, a qualsiasi minuto della partita.
Il vantaggio dell’altezza:
La sua altezza è un fattore fondamentale nel gioco aereo in entrambe le fasi di gioco.
In fase di possesso è fondamentale in termini di fornitura di assist all’interno dell’area o come vera e propria finalizzazione; giocando sulla fascia è molto utile nel gioco di sponda, sia su lanci lunghi che su situazioni di rimessa laterale.
Ma anche sui rinvii dal fondo del portiere che indirizzando il calcio nella sua zona di competenza.
In fase di non possesso, soprattutto nei calci piazzati a sfavore è un’arma in più per intercettare i palloni avversari.
Sia la Juventus che la Croazia sfruttano questa sua caratteristica soprattutto nella transizione offensiva e nella costruzione di gioco dalla difesa: quando pressati, spesso, i difensori ricorrono alla palla lunga su Mandzukic che ha un’ottima capacità di copertura della palla anche contro due o tre avversari, liberando spazio per i compagni.
Super Mario gioca con la testa, non solo in termini tattici, ma nel vero senso della parola, basti pensare che quasi il 40% dei passaggi da lui effettuati sono di testa.
Un terzino aggiunto:
Spesso spostare un attaccante sulla linea dei centrocampisti può provocare il rischio di rimanere scoperti durante la transizione difensiva, non con Super Mario. E’ un giocatore instancabile che pressa costantemente il portatore di palla e rincorre l’esterno avversario, come già detto, spesso fino alla sua area di rigore.
FASE DI POSSESSO
Nel mondiale appena perso in finale, Mandzukic ha partecipato attivamente allo sviluppo della manovra offensiva, e con un’ottima percentuale di passaggi riusciti che sfiora l’80%; da considerarsi per lui un traguardo considerando il fatto che è sempre stato il giocatore della squadra (soprattutto nella Juventus) con il più basso tasso di realizzazione dei passaggi (statistica dovuta anche alla rischiosità dei suoi passaggi, spesso di testa, di più difficile fattura).
Quando gioca da esterno preferisce allargarsi sulla fascia per poi andare al cross, piuttosto che accentrarsi e tagliare alle spalle dei difensori.
Quando il gioco si sviluppa sulle fasce nella trequarti offensiva, è solito inserirsi centralmente e andarsi a posizionare in area all’altezza del dischetto.
Ha anche un ottimo fiuto del gol, avendo la capacità di prevedere in anticipo gli sviluppi dell’azione, caratteristica che fa di lui un vero attaccante.
Gol in semifinale contro l’Inghilterra, andando a raccogliere e depositare in rete un passaggio di testa quasi involontario di Perisic.
FASE DI NON POSSESSO
Le sue caratteristiche in FDNP sono quelle che lo differenziano dagli altri attaccanti. Mandzukic è infatti l’attaccante con più palle recuperate (3.5 a partita) e contrasti vinti (2.2 a partita) del nostro campionato, statistica confermata anche nello scorso campionato del mondo. Il pressing infinito sul portatore di palla è il suo cavallo di battaglia, arrivando a dare fastidio non solo ai difensori centrali ma, costantemente, anche al portiere, che prima o poi sbaglia… vedi Lloris in finale.
Inoltre i numeri confermano che Super Mario è uno che non tira mai indietro la gamba, con ben l’84% dei contrasti vinti a palla contesa.
La sua modalità di pressing è davvero impeccabile anche quando gioca da attaccante centrale: aspetta il portatore di palla spostandosi e indirizzandolo verso l’esterno quasi scansandosi, ed una volta che il portatore di palla lo ha superato, lui lo rincorre mettendogli pressione sulla giocata, inducendolo il più delle volte all’errore.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
Uno dei ruoli più importanti di Mandzukic è quello di fare salire la squadra una volta recuperata palla. Si allarga sulle fasce per ricevere palla e proteggerla o per suggerire importanti passaggi ai compagni, spesso con sponde di testa.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
Di fondamentale importanza risulta Mandzukic durante questa fase, il Croato “Mister No Good”, infatti, è il primo ad indirizzare il pressing per recuperare immediatamente palla.
All’età di 32 anni Mandzukic viene ancora considerato uno degli attaccanti (centrali o esterni) più forti del mondo. Viene elogiato da tutti i suoi compagni di squadra, in particolare da Modric: “Mario è un giocatore top, ma top top. Per lui non fa differenza amichevole o finale, centravanti o ala. Nessun allenatore avrà mai problemi con lui, per ogni squadra sarebbe fondamentale”.
C’è chi addirittura, come Stefan Effenberg, ex centrocampista tedesco, che afferma che Mario Mandzukic varrebbe 200 milioni di euro se fosse più giovane e viene da lui preferito di gran lunga anche a Neymar. L’attuale allenatore tedesco non si spiega come il Bayern abbia potuto vendere il croato 3 anni fa…errore che non vuole commettere Massimiliano Allegri, blindando Super Mario, nonostante le varie offerte per un possibile ritorno in Germania. Considerando che Cristiano Ronaldo e Dybala non sono famosi per i loro ripiegamenti difensivi, nel tridente farebbe comodo tenere un lottatore come Mandukic.