Se dovessimo fare un nome specifico circa un centrocampista elegante, duttile, abile sia in fase difensiva che offensiva, dotato di grande visione di gioco, tecnica, fisicità e velocità sia in accelerazione che progressione, indubbiamente potremmo segnalare un calciatore che metterebbe d’accordo tutti: Leon Goretzka del Bayern Monaco. Il tedesco classe 1996 è in questo momento uno dei giocatori chiave del Bayern di Flick. L’ex Schalke 04 è davvero in grado di interpretare più ruoli a centrocampo e negli anni, è cresciuto a livello esponenziale dal punto di vista tattico e fisico. Quando il giovane Goretzka militava nello Schalke 04 (2013-2018), la stampa tedesca l’ha sempre paragonato a Michael Ballack, ma in realtà, il ragazzo è un calciatore ancora più completo sulla carta dell’ex Bayer Leverkusen e Bayern Monaco.
Le notevoli doti tattiche, tecniche e fisiche, permettono a Goretzka di interpretare entrambe le fasi egregiamente: infatti, il suo senso del posizionamento a centrocampo in fase di non possesso e la sua capacità di leggere bene il gioco avversario, fanno di lui un calciatore efficace in interdizione e intercettazione, capace di generare transizioni offensive dove spesso sfrutta la sua velocità in progressione. Il mediano in fase di non possesso compie anche degli ottimi recuperi in velocità, i quali smorzano sul nascere le azioni avversarie. Le sue lunghe leve gli permettono di eseguire pure degli interventi in scivolata da vero difensore quando ce n’è bisogno. Per quanto concerne la fase offensiva, Goretzka risulta micidiale grazie ai suoi inserimenti negli spazi – la gran parte delle volte centrali e half space, dove trova spesso la via del gol– e anche in occasione delle palle inattive, dove è altamente pericoloso data anche la sua stazza (1.89). Sono nelle sue corde un controllo palla eccellente, piede caldo da fuori area e precisione nei passaggi filtranti e dalla lunga distanza, tutte caratteristiche che rendono la stella del Bayern in grado di mettere davanti alla porta i suoi compagni con estrema facilità. La grande visione di gioco fa di lui un giocatore geniale e capace di creare varchi tra la difesa avversaria. Nel suo bagaglio tecnico sono presenti le soluzioni con il tiro dalla distanza e pure quelle acrobatiche in area di rigore, che fanno di lui un attaccante aggiunto.
Il centrocampista tedesco è davvero completo, anche se presenta alcuni limiti. Infatti, pur essendo elegante nei movimenti, non è un fulmine di guerra per quanto concerne l’agilità: il ragazzo non è rapido nei movimenti e se pressato con decisione dagli avversari, può perdere dei palloni importanti a centrocampo. Altro tallone d’Achille sono gli infortuni: troppi per un giocatore così giovane che per sopperire ai suoi problemi fisici, si è allenato duramente a livello muscolare durante il lockdown lo scorso anno, con lavori di forza specifici.
In conclusione possiamo dire che Goretzka interpreta benissimo il ruolo di mediano in un 4-2-3-1 come quello del Bayern Monaco attuale per via della sua abilità tattica nel difendere e nel costruire gioco, ma data la sua polivalenza e duttilità, il ragazzo può essere pure impiegato come mezzala in un centrocampo a tre.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso palla da parte del Bayern Monaco (1-4-2-3-1) per quanto concerne la costruzione da basso + fase di sviluppo, Goretzka ama posizionarsi più avanti rispetto al compagno di reparto Kimmich. Solitamente si colloca tra le linee di centrocampo e difesa avversaria, fungendo da trequartista aggiunto e lasciando la cabina di regia a Kimmich.

Ciò non vuol dire assolutamente che non abbia le qualità per costruire gioco – infatti l’ex Schalke è in grado di generare importanti azioni anche se è lui a costruire da basso data la sua qualità nei passaggi e visione di gioco – ma la sua vena offensiva e la capacità eccellente di inserimento negli spazi centrali, fanno si che Flick lo sfrutti in questa maniera in fase di rifinitura e finalizzazione. Dunque, quando il Bayern avanza, Goretzka sale passando così da mediano a centrocampista offensivo, il quale può essere cercato dagli esterni al limite dell’area in fase di rifinitura con un passaggio arretrato una volta arrivati sul fondo, che può liberarlo per andare al tiro da fuori area – spesso letale se gli avversari sono troppo bassi – oppure per metterlo nelle condizioni di servire un compagno di squadra tramite passaggio filtrante – pezzo forte del tedesco – o ancora per sfruttare un suo inserimento centrale in velecità. Goretzka è bravo nel trovare la via del gol con soluzioni acrobatiche (colpo di testa o tiro al volo) o presentandosi direttamente davanti al portiere piazzando il pallone. Gli inserimenti sugli spazi centrali da parte di Goretzka sono spesso un fattore per il Bayern di Flick, sia su azione che su palla inattiva, dove il giocatore ha grande tempismo nell’inserirsi.

Quando Goretzka si trova con il pallone tra i piedi a centrocampo, non ama rischiare più di tanto con passaggi tra le linee avversarie e spesso preferisce non verticalizzare, ma smistare in orizzontale se c’è troppa densità da parte degli avversari nelle zone centrali. Nonostante questo, è assolutamente in grado di servire alla perfezione i compagni con passaggi filtranti rasoterra tra le linee avversarie qualora trovi il varco giusto, ma il classe 1996 è un calciatore che ragiona molto e ha nelle sue corde i tempi giusti per dettare il passaggio ideale ai fini del gioco. Qualora ci sia campo aperto, Goretzka è temibile palla al piede per via della sua progressione, che gli permette di superare gli avversari in velocità con facilità centralmente, ma se capita l’occasione anche per vie esterne. L’ottimo controllo palla al piede in velocità, fanno di lui un giocatore pericoloso in certi frangenti.
FASE DI NON POSSESSO
Durante la fase di non possesso, Goretzka si posiziona prevalentemente tra le linee di attacco e centrocampo avversario a sinistra sulla mediana (oppure in linea con il centrocampo avversario in posizione centrale), restando allineato con il compagno di reparto Kimmich.

Da notare è però il posizionamento di Goretzka quando gli avversari sono in procinto di organizzare il gioco da basso, magari con l’ausilio del portiere: in questi casi, il mediano del Bayern retrocede da solo davanti alla difesa bavarese mentre Kimmich rimane spostato più avanti, pronto per interdire una eventuale azione avversaria centrale oppure per fetteruare delle uscite in pressione. Ciò avviene perché Goretzka è più forte fisicamente e Flick vuole maggiore copertura fisica in mezzo al campo, cosi da sfruttare Goretzka per quanto concerne i recuperi aerei, in caso gli avversari decidano per il lancio lungo con il portiere a cercare la prima punta. Il giocatore è abile pure nel recupero per quanto concerne le seconde palle.
Qualora gli avversari impostino l’azione sugli esterni partendo da basso, in fase di avanzamento possiamo apprezzare i recuperi in interdizione da parte di Goretzka, il quale si stacca dalla sua zona centrale per pressare o anticipare esternamente il portatore di palla, generando così importanti transizioni offensive. Il classe 1996 è eccellente nel contrastare il portatore di palla ma anche nel leggere il gioco, intercettando le linee di passaggio avversarie e far così ripartire l’azione. Il mediano del Bayern è utile anche per i recuperi del pallone quando la sua squadra si presenta più allungata e in questi frangenti, la sua velocità di recupero in progressione garantisce una sicurezza. Senza dubbio un giocatore prezioso a livello tattico per gli automatismi del Bayern di Flick.