È stata la rivelazione in casa Brescia nel girone di ritorno, ha attirato su di se le attenzioni dei grandi club di Serie A e la sua valutazione è già schizzata alle stelle: Sandro Tonali.
Nato a Lodi l’8 maggio del 2000, ha fatto il suo debutto non ancora maggiorenne nella prima giornata del campionato 17/18 di Serie B, subentrando a 20 minuti dalla fine; tornato in primavera per un girone, dalla 23esima giornata si è preso la maglia da titolare e non l’ha più mollata, grazie alla maturità con cui gioca già a 18 anni.
CARATTERISTICHE FISICO-ATLETICHE
Alto 173 centimetri per 65 kg, Tonali ha una struttura medio robusta, ma ancora in via di sviluppo, soprattutto nei quadricipiti, che gli consente di avere una buona forza resistente nei contrasti ma che ne limita la rapidità nei primi metri e se puntato in campo aperto; nel lungo la velocità è sufficiente e l’ampiezza e la frequenza degli appoggi è media.
Inoltre Tonali possiede un buon equilibrio e una discreta differenziazione dinamica, anche se deve migliorare nell’anticipazione e nell’orientamento, soprattutto in fase difensiva.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tonali, il cui piede preferito è il destro, possiede una tecnica già di livello notevole, specie per quanto riguarda la gamma di passaggi: è abile sia nei passaggi in verticale che in diagonale, sia lunghi che corti; di buon livello è anche il passaggio incrociato, che gli consente di cambiare l’azione da una parte all’altra del campo. Il controllo, molto spesso di interno destro, è ancora perfezionabile, perché non sempre è orientato e alle volte impreciso, potrebbe portare ad una perdita del pallone in situazioni di pressione avversaria. La conduzione del pallone è buona ma anche in questo caso il pallone in alcune occasioni può rimanere troppo distante dal piede.
I contrasti sono spesso giusti, anche se con avversari più esperti o più fisici ancora deve affinare la lettura delle intenzioni di chi ha contro.
CARATTERISTICHE TATTICHE
Sin dall’esordio, Tonali è stato schierato come centrocampista centrale in un 4-3-3, con ai lati due interni di quantità e inserimenti come Ndoj e Bisoli.
FASE DI POSSESSO
In fase di costruzione Tonali si propone nella trequarti difensiva molto spesso con movimenti corti a sostegno dei difensori, in modo da ricevere palla sia spalle all’avversario che in diagonale, in modo da difendere la palla e prepararsi alla giocata successiva.
Molto importante in questo senso è la sua visione periferica e la sua percezione dello spazio, che effettua guardando prima della ricezione della palla la posizione di compagni e avversari ai suoi lati: così facendo, analizza qualche secondo prima degli altri le intenzioni degli altri 21 giocatori in campo e sceglie l’alternativa migliore, anche se, in generale, potrebbe smarcarsi di più e meglio.
Quando è marcato a uomo, non rischia la giocata, sia che riceva il pallone o no.
In fase di sviluppo, ricerca il pallone con smarcamenti a sostegno orizzontali per ricevere in zona luce: quando è fronte alla porta, e non è pressato, gioca a 3-4 tocchi ed è facile vederlo condurre la palla per qualche metro, per poi tentare precisi passaggi incrociati o diagonali, sia alti che bassi, ma sa anche giocare corto e semplice quando la situazione lo richiede. Le giocate sono fatte molto spesso di interno destro, ma anche l’interno sinistro è utilizzato, specie nei passaggi corti.
Anche in questo caso, prima della ricezione, si guarda intorno per analizzare la posizione di compagni ed avversari e pensare alla giocata successiva. La lunghezza media dei suoi passaggi è di 24 metri, in campionato ha una media di 1,5 passaggi chiave per partita.
È difficile vederlo in zone più alte del cerchio di centrocampo, se non per ricevere rimesse laterali o successivamente alla battuta di un corner.
La sua periferica e verticale visione di gioco è molto importante anche nelle fasi di transizione, sia quando effettua un passaggio verticale lungo per cercare di appoggiarsi sulla punta, Caracciolo, sia per lanciare nello spazio un compagno in smarcamento preventivo.
FASE DI NON POSSESSO
Se in fase di possesso possiamo parlare di un giocatore già abbastanza maturo nella scelta delle giocate, lo stesso non si può dire in fase di non possesso: l’orientamento e il posizionamento sia all’interno dello schieramento tattico della squadra che in relazione alla posizione degli avversari, specie alle sue spalle, non è ancora ad un livello sufficiente. Pensa ancora in modo troppo ottimista e sia quando la squadra è in transizione difensiva, sia quando gli avversari giocano una palla lunga, è possibile vederlo in ritardo nel rientrare con i compagni.
I suoi limiti risultano evidenti soprattutto nelle fasi di difesa posizionale: in questo caso Traore riesce a sfilarsi dal suo lato sinistro e Tonali non riesce farlo tornare in zona ombra.
Anche in questa situazione, sulla verticalizzazione di Luperto, è attratto dalla traiettoria palla e si dimentica completamente di Traore alle proprie spalle.
Inoltre, a volte non prende la decisione giusta nelle situazioni di marco/copro, essendo troppo aggressivo e troppo alto e decidendo di pressare in avanti piuttosto che rimanere in copertura, poiché attratto dal pallone.
Tuttavia, una caratteristica ben sviluppata sono i recuperi: gli capita spesso di leggere uno smarcamento avversario e di riuscire a seguirlo recuperando la posizione, ad indovinare il lato scoperto del pallone per portarlo via, e successivamente difenderlo o scaricarlo.
CARATTERISTICHE MENTALI
Come detto, la maturità e la tranquillità, forse troppa, con cui gioca Tonali a 18 anni sono caratteristiche fuori dall’ordinario: l’attitudine in campo è già da giocatore vero, che sa cosa vuole dalla partita e dai compagni. Ci sono tanti aspetti da migliorare e difetti da limare, ma con queste premesse Tonali potrebbe rappresentare il futuro dell’Italia.