Analisi realizzata da Andrea Domenico Amodeo, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
INTRODUZIONE
Il percorso in Eredivisie racconta: 25 partite disputate di cui 18 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, 68 gol fatti, 23 gol subiti. Il percorso nelle Coppe Europee è il seguente: In Champions League con 3 vittorie, 2 sconfitte ed un pareggio, con 12 gol fatti e 6 subiti la squadra si classifica soltanto al terzo posto che gli vale comunque un posto in Europa League, dalla quale però viene eliminata ai sedicesimi di finale dal Getafe.
Dopo le mirabolanti imprese della scorsa stagione, l’Ajax versione 2019/2020 di Ten Hag, purtroppo, dal punto di vista dei risultati, non è riuscita a ripetersi nelle coppe europee.
Certamente il compito più arduo sembrava consistere principalmente nel dover sostituire due pedine chiave dello scacchiere tattico, il difensore De Ligt (passato alla Juventus) ed il centrocampista De Jong (passato al Barcellona). L’acquisto di Lisandro Martinez, giovane prospetto argentino acquistato per iniziare il post-De Ligt, per la sua qualità tecnica ha finito per guadagnarsi più spazio in mediana che in difesa, lasciando spazio dietro alternativamente a Veltman e Schuurs. In attacco l’inserimento di Promes ha sicuramente impreziosito il valore offensivo, ma l’aver perso per infortunio il funambolo brasiliano Neres, da novembre, è stato sicuramente un brutto colpo. Le perplessità riguardano, per ora, la tenuta della linea difensiva che, con Veltman al posto di De Ligt e due terzini super-offensivi, non sembra ancora trasmettere la stessa sicurezza, ciò dovuto anche ad un apporto nei ripiegamenti dei mediani a supporto ancora da migliorare. Una nota sicuramente da considerare è la presenza di Martinez e Alvarez, teoricamente due centrali di difesa ma attualmente giocano a centrocampo in una delle squadre più offensive del panorama calcistico mondiale.
Lo spunto dell’analisi è costituito dalla partita VALENCIA – AJAX 0-3 del 02/10/2019
- Valencia (4-4-2): Cillessen; Wass, Garay, Gabriel, Costa; Torres (31’st Cheryshev), Parejo, Coquelin (25’st Correia), Guedes; Rodrigo, Gomez(12’st Lee Kangin). A disp: Diakhaby, Domenech, Sobrino, Vallejo All. Celades
- Ajax (4-3-3): Onana; Tagliafico, Blind, Veltman, Dest; Martinez, van de Beek (43′ De Jong), Alvarez; Promes(36’st Neres), Tadic, Ziyech (40’st Huntelaar). A disp:: Marin, Pierie, Schuurs, Varela All. Ten Hag
- Reti: 8’pt Ziyech, 34’pt Promes, 22’st van de Beek
- Note: 20’pt Parejo rigore sbagliato(V)
- Ammoniti: Veltman(A), Tagliafico (A), Costa (V), Martinez (A), Onana (A), Lee Kangin (V), Garay (V), Promes (A), Blind (A)
- Espulsi: –
- Recupero: 1’pt, 3’st
- Arbitro: Orsato, Italia
- Stadio: Mestalla, Valencia
RUOLO DEL PORTIERE NELL’AJAX, SIMBOLO DEL PORTIERE MODERNO
Nella dimora di Johan Cruijff il ruolo del portiere rivestito nella compagine di Ten Hag dal camerunense Onana, in una squadra abituata ad esercitare un pressing asfissiante molto alto, un portiere abile tecnicamente non è solo un valido sostituto del vecchio libero, ma costituisce un giocatore aggiunto, una pedina fondamentale per la superiorità numerica nella costruzione dal basso.
Nonostante la giovane età ( classse 1996), Onana è arrivato in Europa dopo esser stato cresciuto nella Fondazione Eto’ò ed essere entrato a far parte della Masia del Barcellona, Oggi è uno dei veterani della squadra di Ten Hag. Onana è uno dei portieri più promettenti del panorama calcistico mondiale, proprio per la sua qualità tecnica nella gestione del pallone che gli permette di essere il primo attaccante, sposando completamente la tesi del Profeta del Totaalvoetbal, infatti, rispecchia alla perfezione la tipologia di portiere voluto da Cruijff, come il suo storico compagno di squadra Jongbloed, che trasformò completamente la visione del ruolo.
Soffermandoci sulle opzioni migliori da individuare per il portiere, dobbiamo differenziare fra appoggio e rilancio, per appoggio si intende una trasmissione della palla effettuata con una certezza del destinatario della sfera. Il rilancio, invece, copre una distanza superiore solitamente oltre la metà campo e in virtù dello spazio da coprire ed il tempo in cui la palla rimane in volo, si ha una minore certezza riguardo alla ricezione da parte del destinatario. È importante, quindi, che il portiere sia in grado di effettuare un rilancio con la massima precisione, in modo da far ripartire velocemente l’azione offensiva della squadra. Parliamo di un portiere alto 1 metro e 90, esplosivo fisicamente ma in grado di esprimersi al meglio in entrambe le azioni sopra citate. Onana è un giocatore moderno, spesso richiama le sembianze e caratteristiche di un portiere di calcio a 5, viste le incredibili doti nel gestire la palla con i piedi.
È un giocatore tecnico che sa usare bene i piedi, anche se predilige il piede destro ed ha un rinvio lungo e forte. Molto reattivo e intuitivo, si esalta negli interventi alti, anche se è un aspetto su cui può ancora migliorare, intuendo, quasi sempre con qualche secondo di anticipo, dove verrà indirizzata la palla. La sua alta statura mette pressione agli attaccanti indirizzati 1 vs 1 verso la sua porta. Particolarmente evidente è l’impronta inculcata alle situazioni di difesa dello spazio e di gestione o rilancio della palla con i piedi.
FASE DI POSSESSO
Ten Hag predilige disporre la formazione con un 4-2-3-1, alternandolo ad un 4-3-3 meno utilizzato. L’Ajax costruisce spesso la sua manovra partendo dal basso. Spesso, con il portiere ad iniziare l’azione sono i due centrali di difesa che con il perno di centrocampo in funzione di pivot, creano una sorta di triangolo che permette una varietà di scambi tra di loro, oltre che a continue rotazioni di posizioni per costruire il gioco e rompere il pressing iniziale.

Questo blocco invita gli avversari a salire e spingere in avanti lasciando ampi spazi a varie opzioni offensive da prendere in considerazione. Onana gioca spesso il pallone su uno di questi 3 giocatori, i 2 difensori centrali si allargano molto permettendo al pivot di centrocampo di andare ad occupare la zona centrale di difesa, questo movimento consente ai 2 terzini di salire in proiezione offensiva.
L’ampiezza dei 2 difensori centrali è una chiave del gioco di Ten Hag. Nel caso in cui la compagine olandese si trovasse a fronteggiare un pressing alto esercitato dagli avversari di turno, i 2 centrali sono abbastanza larghi da potersi creare il proprio spazio per costruire la manovra offensiva, cercando una diagonalità esasperata per infrangere le linee avversarie e una rapidità notevole nello spostare il pallone in orizzontale nell’ultimo terzo di campo, giocando il pallone verso i loro centrocampisti offensivi. Blind, uno dei due centrali, ha visto la sua carriera ringiovanire con la cura Ten Hag, con le sue progressioni palla al piede e la sua abilità nei passaggi svolge sicuramente un ruolo importante in fase di impostazione. Ricevere palla nella zona nevralgica del campo consente immediatamente ai lancieri la possibilità di imbucare tra le linee o di attaccare centralmente.
In questa fascia di campo ritroviamo il genio di Ziyech a cui viene concessa licenza di creare, che con il suo movimento riesce sempre ad occupare lo spazio in maniera ottimale. Sfruttando la profondità, diviene sovente il destinatario dei passaggi in diagonale di uno dei tre dietro, i quali, anche se sono efficienti nel giocare la palla in avanti quando ne hanno l’opportunità, non affrettano il processo, quindi consolidano il possesso, giocando la palla a terra in spazi stretti.
Un aspetto importante da considerare sono i giocatori larghi, l’ampiezza del gioco dell’Ajax. L’Ajax ama effettuare una grande densità lato palla per favorire le innumerevoli triangolazioni nello stretto, per poi immediatamente riversarsi sul lato debole avversario.
Giocare in ampiezza è probabilmente il metodo tattico più efficace dell’Ajax, connotazione della filosofia di calcio totale. A loro piace sovraccaricare il lato dell’attacco e giocare con triangolazioni strette per abbattere la difesa avversaria. Di tanto in tanto avvertono una debolezza in una posizione centrale nella difesa rivale e scelgono di sovraccaricare una piccola zona del campo vicino al bordo dell’area per attaccare gli avversari e puntare verso la porta. Un’altra peculiarità del loro attacco è quella di cercare di allungare la difesa avversaria, avendo attaccanti e centrocampisti capaci di creare vuoti nella difesa rivale. Una costante del gioco dei Lancieri, inculcata da Ten Hag, è quella di effettuare un cross di cucitura dal profondo da recapitare come un pacco telecomandato al giocatore più lontano situato nella parte opposta del campo.

A Ziyech piace particolarmente abbassarsi un pò in modo tale da poter penetrare le difese, cercando di individuare il giocatore più lontano nello spazio tra la linea di fondo e il portiere. Questi giocatori ampi non sono solo pericolosi quando effettuano i cross, L’Ajax ha avuto oltre dieci diversi marcatori in tutte le competizioni durante questa stagione e le loro ali sono delle minacce costanti per le retroguardie rivali. Promes è il capocannoniere della squadra in Eredivisie quest’anno, con dodici sigilli, mentre Ziyech è uno dei giocatori che riesce a tirare in porta con una grande continuità rappresentando una minaccia costante.
Possiamo scorgere degli altri connotati evidenti della squadra olandese che sono costituiti da una percentuale altissima di realizzazioni da dentro l’area e da una particolare predilezione per gli attacchi posizionali dal fronte sinistro. In realtà, il movimento della punta non è tanto per ricevere il pallone, ma più per abbassare la difesa avversaria e aumentare lo spazio di gioco dei centrocampisti tra le linee. L’Ajax attacca con otto giocatori che sono in grado di giocare con passaggi rapidi in spazi ristretti l’uno con l’altro intorno all’area prima di trovare l’imbucata in area di rigore.
Il posizionamento di Donny van de Beek è interessante e il suo movimento facilita l’eccellente passaggio dell’Ajax nell’ultimo terzo di campo. Si posiziona davanti al doppio pivot della squadra, tuttavia, quando attaccano, si spinge in avanti liberando lo spazio centrale a centrocampo e gioca a fianco di Dušan Tadić, effettivamente come un centravanti aggiunto. Spesso il movimento di Van de Beek tiene occupato il difensore centrale mentre Tadić è in grado di muoversi nello spazio vuoto.
I quattro giocatori offensivi mantengono occupati i quattro difensori avversari, occupando entrambi i terzini e i difensori centrali.
Giocando con molta densità sul lato palla c’è ovviamente spazio su entrambi i lati per i suoi terzini di spingersi avanti ed affondare la retroguardia opposta. Questo genera, quindi, soluzioni per chiunque del centrocampo in possesso del pallone. I terzini possono affondare la difesa, cercando di raggiungere la linea per crossare oppure proporsi in zona gol. A centrocampo, dopo che il centrocampista più avanzato Van de Beek diventa un vero e proprio centravanti, uno dei terzini va ad occupare la zona nevralgica del campo per garantire supporto al centrocampo, mentre l’altro terzino resterà in proiezione offensiva.

Se i terzini avversari dovessero allargarsi per coprire le loro zone, questo creerebbe spazi a ridosso dell’area di rigore, in particolare nei semispazi in cui gli attaccanti dell’Ajax possono spostarsi.
Le distanze ravvicinate e quindi la densità in zona palla facilitano non solo le triangolazioni, ma risultano un fattore importante anche nella riconquista immediata in caso di perdita del possesso.FASE DI NON POSSESSO
La transizione negativa dell’Ajax è caratterizzata da un’evidente riaggressione che viene effettuata in qualsiasi zona del campo.
Il loro pressing asfissiante conduce l’attaccante ad ingaggiare un duello, supportato da uno dei terzini, con il terzino avversario, mentre tre giocatori su quattro chiuderanno le corsie di passaggio e ritarderanno il pressing finché la palla non verrà spostata lateralmente dall’avversario.
Se l’avversario ha il possesso nella metà campo dell’Ajax, la formazione olandese scende in ripiegamento e cerca di chiudere le corsie di passaggio orizzontali e verticali, costringendolo a girare palla a vuoto. Questo incoraggia i rivali a giocare una palla in avanti, che l’Ajax riesce a gestire senza patemi d’animo, in quanto molto forte fisicamente, imponendo la propria supremazia nei duelli aerei.
Durante gran parte del gioco in fase di non possesso dell’Ajax, possiamo vedere l’uso di percorsi curvi per bloccare le corsie di passaggio e garantire che l’opposizione sia costretta a giocare in particolari aree del campo. Da sottolineare che anche l’Ajax soffre le ripartenze avversarie e la difesa ha perso quella sicurezza acquisita nella stagione scorsa.
CONCLUSIONI
L’Ajax di Ten Hag mostra una filosofia con chiari principi di gioco, di storica matrice Ajax. In attacco sono consapevoli delle loro potenzialità e sempre imprevedibili sia con palla al piede che senza, giocano un calcio fluido (il cosiddetto liquid football) incantando le platee. Ciò che risulta più innovativo è il suo desiderio di forzare gli avversari a marcare ad uomo i loro attaccanti. Con l’eccezionale creatività che hanno da centrocampo in su sono in grado di manipolare il posizionamento dei difensori dei contendenti di giornata, come se stessero giocando una partita a scacchi, creando spazio tra loro o dietro di loro per consentire ai giocatori di pervenire alle imbucate.
Sfruttano sempre la propria capacità di mantenere un ritmo elevato per la quasi totalità della gara e la favolosa abilità tecnica dei loro giocatori di maggiori qualità che li rende pericolosissimi nei cambi di gioco, da un versante all’altro, in cerca di giocatori che si spostano dalla parte opposta del campo alle spalle dei difensori avversari, dribblando il loro terzino diretto e mettendo la palla dietro in area di rigore, sulla quale si avventano giocatori del calibro di van de Beek e Tadic.