L’Arsenal FC rappresenta la prima squadra di Londra per successi sportivi e a livello nazionale è quella più presente nella massima divisione del campionato inglese, ininterrottamente dal 1919-1920.
La stagione 2017-2018 segna la fine di un’era durata 22 anni : quella del tecnico francese Arsene Wenger sulla panchina dei Gunners.
Wenger è il tecnico più longevo e vincente del club avendo conquistato 3 PREMIER LEAUGUE, 7 FA CUP e 7 COMMUNITY SHIELD.
L’Arsenal dopo un inizio di stagione altalenante, con 19 punti nelle prime 11 partite, si classifica al 6° posto con 63 punti totali (19V – 6N – 13P).
Il cammino europeo si conclude con le semifinali di Europa League a favore dell’Atletico Madrid vincitore del titolo.
La dodicesima giornata di Premier League prevede il North London Derby che segnerà una svolta alla stagione dell’Arsenal, uscendone vincitore per 2-0.
Wenger decide di affrontare il Tottenham schierando un 3-4-2-1.
La difesa della porta è affidata a Petr Cech.
Shkodran Mustafi, il capitano Laurent Koscielny a destra e Nacho Monreal a sinistra costituiscono la linea difensiva a 3.
Gli interni di centrocampo sono Granit Xhaka e Aaron Ramsey, dotati di grande tecnica e visione di gioco.
Sead Kolasinac a sinistra e Hector Bellerin a destra danno un prezioso contributo alla squadra in entrambe le fasi di gioco.
Dietro la punta Alexandre Lacazette trovano spazio Mesut Ozil e Alexis Sanchez.
SOSTITUZIONI:
– Al 72° Francis Coquelin (centrocampista) per LACAZETTE
– Al 84° Alex Iwobi (centrocampista) al posto di OZIL
SISTEMI DI GIOCO
SISTEMA DI GIOCO DI BASE : 3-4-2-1
SISTEMA DI GIOCO IN FASE DI POSSESSO : 3/4-3
SISTEMA DI GIOCO IN FASE DI NON POSSESSO : 5-4/1
FASE DI POSSESSO
L’Arsenal opta per una COSTRUZIONE diretta favorendo la catena di sinistra Kolasinac-Sanchez.
In fase di SVILUPPO si schiera prevalentemente con un 3/4-3 avanzando la posizione di Ozil e Sanchez.
Attacca l’avversario con rapide combinazioni, favorite anche dal movimento di Lacazette incontro alla palla seguito dal proprio marcatore, in modo da sfruttare ottimamente il gioco di sponda e lo spazio concesso per gli inserimenti dei compagni.
Xhaka e Ramsey amministrano la manovra a centrocampo e sulla trequarti.
I cambi di gioco per Kolasinac e Bellerin permettono alla squadra di Wenger di conquistare l’ampiezza del campo e di poter attaccare la porta avversaria con minimo 3 uomini.
In fase di FINALIZZAZIONE i Gunners cercano sin dalle prime battute Lacazette tramite attacchi diretti da parte dei difensori Monreal e Koscielny.
Inoltre l’attaccante è abile anche a superare la difesa avversaria mediante imbucate centrali.
Nel secondo tempo Iwobi, dopo l’uscita di Lacazette, diventa il riferimento degli attacchi diretti sia in situazione di sviluppo del gioco sia in costruzione.
La squadra lavora per rendersi maggiormente pericolosa con contropiedi fulminei sfruttando la velocità di Sanchez e la capacità di Ozil di muoversi tra le linee.
Con l’ingresso di Coquelin in mezzo al campo al posto di Lacazette, l’Arsenal cambia assetto trovando nel 3-5-2 il sistema più adatto per impensierire il Tottenham, portando Sanchez e Ozil in posizione avanzata.
Da segnalare la costante scelta di Cech di giocare il pallone di prima intenzione in situazione di retropassaggio.
Per quanto riguarda le PALLE INATTIVE A FAVORE l’Arsenal porta sistematicamente 5-6 uomini inarea avversaria più 2 al limite.
Affida i corner di sinistra a Sanchez, mentre quelli di destra al mancino di Xhaka.
FASE DI NON POSSESSO
In FASE DI NON POSSESSO l’Arsenal adotta prevalentemente un 5-4/1 arretrando i due esterni Kolasinac e Bellerin sulla linea dei difensori e mantenendo Lacazette come unica punta.
La squadra sa adattarsi molto bene in questa fase di gioco variando spesso il proprio assetto nell’arco della gara trasformandolo in un 5-3-2 o 4-2-3/1.
I Gunners si dimostrano subito aggressivi mantenendo il baricentro altro e pressando gli avversari in modo da impedire la costruzione bassa.
Ramsey si occupa della marcatura del mediano DEMBELE, mentre i tre attaccanti si portano a ridosso dell’area avversaria costringendo LLORIS o il centrale DIER al lancio lungo o all’appoggio per SISSOKO, non abile quanto il compagno di reparto.
A centrocampo si crea densità chiudendo le vie centrali. Si pressa il portatore e si lavora sull’aggressione a palla coperta.
La difesa attua la zona mista. Si trova sempre in vantaggio sul gioco aereo e sulle seconde palle. Viene concesso solo il tiro da fuori.
Mustafi si dimostra attendo nelle chiusure preventive.
In situazione di corner per gli avversari viene posizionato l’uomo sul secondo palo.
Nella maggior parte dei casi si crea densità portando tutti gli effettivi nella propria area ad eccezione di Sanchez per sfruttare la sua velocità in contropiede.
TRANSIZIONI
POSITIVE: si cerca la verticalizzazione immediata tramite contropiedi diretti.
NEGATIVE: si cerca di indirizzare esternamente il gioco avversario raddoppiando il portatore di palla.
PUNTI DI FORZA
-AGGRESSIONE AL PRIMO POSSESSO AVVERSARIO
-TRANSIZIONI POSITIVE
-VELOCITA’ DEI CONTROPIEDI
-ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA
PUNTI DI DEBOLEZZA
-COSTRUZIONE DIRETTA PREVEDIBILE
-GIOCATE DI CECH SPESSO FRETTOLOSE