L’ Ascoli Primavera con Guillermo Abascal in panchina ha dominato il girone B del campionato Primavera 2 e a fine stagione ha ottenuto la promozione nel campionato superiore. Guillermo Abascal è stato poi promosso ad allenatore della prima squadra in sostituzione di Stellone.
Guillermo Abascal, nonostante la giovane età, viene da due esperienze “Senior” in Svizzera rispettivamente nel FC Chiasso e FC Lugano e precedentemente dal settore giovanile del Siviglia esperienza che evidentemente è servita nella nuova impostazione del settore giovanile dell’Ascoli di cui è stato responsabile.
La Squadra di Abascal gioca con un 4-3-3 votato all’attacco degli spazi, tre attaccanti capaci di giocare in tutte le aree e un regista davanti alla difesa con un possesso palla mai fine a se stesso insieme ad una flessibilità da parte dei giocatori nella interpretazione dei rispettivi ruoli capace anche quando la situazione lo richieda di passare alla difesa a tre a partita in corso.
Sistemi di gioco
Base = 1-4-3-3
Offensivo = 1-3-3-4
Difensivo = 4-4-2/4-5-1
Fase di Possesso
Come premesso la squadra si basa su un possesso palla finalizzato al dominio del gioco.
Costruzione e Sviluppo
La manovra parte sempre dal basso e in situazione di rimessa dal fondo i centrali difensivi si propongono all’interno dell’area di rigore i terzini larghi all’esterno come opzione di passaggio e generalmente il regista che si propone centralmente con il supporto degli altri centrali di centrocampo nel caso di pressione alta della squadra avversaria consentendo una variazione al tema che evidentemente prevede il costante passaggio del regista di centrocampo.
In fase di sviluppo il regista si può abbassare sulla linea dei difensori centrali alla ricerca di un posizionamento più consono al gioco.
Importante è evidenziare il fatto che comunque anche i centrali difensivi sono invitati ad aggredire lo spazio in avanti là dove si presentasse.

Rifinitura e Finalizzazione
Rifinitura e Finalizzazione si basano sulla spinta costante degli esterni bassi e su una certa fluidità dei tre giocatori offensivi che da sempre una certa imprevedibilità sia nelle aree esterne che in quelle centrali.
I principi base anche in queste situazioni è quella di attaccare sempre gli spazi con quindi costante movimento senza palla di tutta la squadra facendo sì che, ad esempio, in certe situazioni avremo l’attaccante esterno che gioca più centrale per lasciare spazio alla sovrapposizione dell’esterno basso ma anche viceversa con l’esterno basso che invece si propone internamente.
L’obbiettivo è chiaramente quello di portare più giocatori possibile in area di rigore.

Fase di non Possesso
La mentalità offensiva della squadra si vede chiaramente anche in fase di non possesso con un pressing offensivo spesso efficace atto a chiudere linee di passaggio e indurre l’avversario all’errore specialmente quando l’avversario cerca di costruire dal basso.
Quando la situazione lo richiede comunque la squadra è pronta ad un atteggiamento più prudente con un ricompattamento nella zona centrale finalizzato a non concedere linee di passaggio in zona centrale.

Transizioni Negative/Positive
Come già detto la squadra cerca nel possesso palla il dominio del gioco e sostanzialmente lo ricerca attraverso movimento senza palla ma anche cercando densità in zona palla consentendo in questo modo una maggiore possibilità di riconquista immeditata in caso di perdita del possesso.
Considerando che il possesso palla risulta spesso nella metà campo avversaria questo atteggiamento fa sì che un a palla persa possa diventare immediatamente occasione per contrattaccare efficacemente.
Conclusioni
Si tratta di una squadra che, aldilà degli interpreti, presenta come punto di forza un modello di gioco ben preciso ma soprattutto evidente che mette in risalto le individualità tecniche dei singoli giocatori i quali riescono a muoversi con facilità nelle varie zone del campo a prescindere dal ruolo.