Il Bayern Monaco si presenta ad una partita da sempre molto sentita in Germania, quella contro l’Amburgo, in forma smagliante. Da quando Carlo Ancelotti siede sulla panchina dei bavaresi, ha vinto tutte le partite ufficiali in tutte le competizioni. Il Bayern di Ancelotti ha abbandonato diversi principi del gioco posizionale di Guardiola, mantenendo una buona efficacia realizzativa e la tendenza a mantenere quasi sempre il possesso palla.
I campioni di Germania si presentano in campo con un 4-3-3, davanti a Neuer linea difensiva con Lahm, Martinez, Hummels e Alaba, a centrocampo, Kimmich a destra, Thiago Alcantara centrale, e Renato Sanches mezz’ala sinistra, in attacco affiancano Lewandowski, Muller a destra e Coman a sinistra. Un 4-3-3 solo sulla carta però, perché vedremo il Bayern in proiezione offensiva per tutta la partita. Il gioco dei bavaresi punta tutta sulla superiorità numerica sugli esterni, e le sovrapposizioni dei terzini.
La palla parte sempre bassa, è veramente raro vedere Neuer lanciare lungo. Principalmente in fase di possesso il Bayern si schiera con un 2-5-3 molto offensivo. La palla parte da dietro, i due centrali scambiano quasi sempre con la mezz’ala di riferimento, o con il terzino. I due terzini, appunto, avanzano creando una linea a 5 di centrocampo, e in molti casi sono ancora più offensivi, come nel caso di Alaba. I centrocampisti si propongono in appoggio, in particolare Kimmich sulla destra, scambia con Martinez o con Lahm, e Renato Sanches con Hummels o con Alaba. Thiago Alcantara rimane come perno di centrocampo, rifinitore ma anche primo uomo a pressare l’avversario in transizione negativa.
Proprio lo spagnolo a volte effettua una salida lavolpiana, per aiutare i due centrali in fase di possesso. In entrambi i casi, notiamo come le due ali, Coman e Muller, vadano ad avvicinarsi al centravanti dei bavaresi, Robert Lewandowski.
Il Bayern attacca l’avversario sulle fasce, con continui lanci per cercare di colpire il lato debole. In particolare nel primo tempo, la combinazione più ricercata è quella fra Hummels e Alaba, il terzino austriaco scambiando con Coman che viene a giocare fra linee, crea più di una volta degli spazi sul lato opposto, attaccato da Lahm. La prima vera occasione della partita, proviene proprio da un cambio di gioco di Coman che trova Lahm praticamente solo a destra. Il capitano del Bayern mette a centro una palla splendida, e mentre Muller attacca il primo palo, Lewandowski stacca sul secondo palo. Solo una grande parata di Alder salva i padroni di casa.
Queste combinazioni verranno ripetute più e più volte durante la partita, con la differenza che però sulla sinistra, Renato Sanches verrà meno coinvolto nella manovra, mentre sulla destra, la palla passa sempre dai piedi di Kimmich per poi arrivare a Lahm (come testimonia la rete di passaggi, sotto).
Nei pochi casi in cui il Bayern è costretto a difendere, lo fa con un granitico 4-2-3-1, a turno uno fra Sanches e Kimmich va in posizione di trequartista, per marcare la fonte di gioco degli avversari e mantenere la pressione sempre alta.
Nonostante il grande numero di occasioni però, la partita termina 0-0 a fine primo tempo.
Nel secondo tempo si nota subito un cambio tattico, Ancelotti sposta Muller a sinistra e lo avvicina ancora di più a Lewandowski, e Coman a destra in modo da poter andare più facilmente al cross per il polacco. Per i primi 15 minuti Muller gioca fra le linee, cercando di scambiare più facilmente con l’ex-Dortmund, ma la mossa non ha effetto, e il Campione del Mondo sembra abbastanza fuori forma.
La partita prende però una svolta con l’ingresso al 50′ di Jerome Boateng per il compagno di nazionale, Hummels, infortunatosi. Il centrale ex-City ha caratteristiche differenti da Hummels, tende a giocare ancora più alto, e a verticalizzare molto di più e con più precisione. Dopo dieci minuti, al 60′, entrano Ribery e Vidal, per Coman e Sanches.
Il francese non da punti di riferimento agli avversari, si piazza sulla sinistra (mentre Muller torna a destra) ma cerca di sempre di stare fra le linee, e di provare l’uno contro uno quando è costretto a giocare sulle fasce. Anche nel secondo tempo la soluzione offensiva privilegiata dai bavaresi è il cross dalla sinistra, tanto che Alaba ne tenterà 12 durante tutta la partita, 8 in più di qualsiasi altro giocatore in campo.
Il gol decisivo però, nasce da una situazione abbastanza casuale. Il terzino destro dell’Amburgo, Sakai, sbaglia in impostazione, e favorisce in transizione positiva gli avversari, Thiago Alcantara con un’autentica magia lancia Ribery in profondità, il francese supera Jung, per poi crossare dal fondo e trovare Kimmich, che butta dentro la palla con facilità.
Il Bayern di Ancelotti vince ancora, ancora con un gol di Kimmich (alla quarta rete nelle ultime 5 partite) e dimostra la solita solidità e la solita mentalità vincente, ma ha ancora alcune lacune da colmare. In particolare la partita sembra essersi sbloccata solo grazie ai movimenti di Ribery fra le linee, e alla lunga i traversoni e i cross dai terzini per Lewandowski o Muller, per quanto precisi, non potranno essere la soluzione a tutto.