Durante la stagione in corso il Bologna ha offerto alcune prestazioni degne di note, alternandole però a giornate decisamente in sordina. Alcuni infortuni di giocatori chiave ed un periodo assolutamente non brillante dal punto di vista fisico e del gioco al rientro dalle vacanze natalizie ha reso il campionato dei rossoblu piuttosto anonimo, smorzando quelle che erano le aspettative d’inizio anno. Nonostante ciò l’ambiente e la società sono fiduciosi per i progetti futuri, consci del fatto che quest’anno sono stati messi in mostra giovani talenti, che affiancati a uomini di esperienza possono mostrare al meglio le loro capacità nell’arco della prossima stagione, migliorando il gioco della squadra e portando più punti alla classifica.
Il sistema di gioco abituale dell’undici di Donadoni è il 4-3-3, ma nel match casalingo contro il Chievo Verona l’allenatore ha optato per il 3-5-2, sistema di gioco più offensivo.
Figura 1 Sistema di gioco Bologna
In FASE DI NON POSSESSO, quando la squadra avversaria è in fase di costruzione e di sviluppo, il Bologna si schiera con un 4-3-3 con il centrocampista laterale di destra che si schiera sulla linea dei difensori diventando terzino; il pressing non è sempre elevato e corale ma viene portato già dagli attaccanti, in particolare sui centrocampisti avversari, operando con raddoppi spesso efficaci. Si predilige portare la giocata avversaria sulle fasce dove è più facile il recupero della sfera. I difensori centrali cercano di sfruttare il gioco aereo e cercano l’anticipo sull’avversario.
Con lo sviluppo dell’azione avversaria la squadra si sistema con un 5-3-1-1 con uno dei centrocampisti centrali che si schiera sulla linea dei difensori (in particolare Pulgar) e i due giocatori avanzati pronti alla ripartenza e a dare il riferimento in caso di recupero palla; le linee sono quasi sempre ben strette per cercare di togliere possibilità di gioco agli avversari.
In FASE DI POSSESSO la squadra mostra dei meccanismi ben oliati avendo diverse occasioni, in particolare sfruttando le fasce con cross ed azioni individuali degne di nota; si schiera con il 3-5-2 che diventa 3-4-3 in fase di costruzione dal basso; capita spesso inoltre che i difensori centrali cerchino di saltare il centrocampo con dei lanci verso le punte.
Con lo sviluppo dell’azione, la squadra può schierarsi con un 3-3-4 ma anche con un 3-2-5 in azioni molto avanzate, con almeno 5 giocatori sempre coinvolti in fase offensiva.
Le azioni pericolose arrivano soprattutto dalla parte sinistra e con azioni individuali su azione veloce dopo il recupero di palla; questo sembra essere uno dei punti migliori della squadra, con buone individualità che riescono a distinguersi.
In generale, la squadra mostra più sicurezza in fase offensiva piuttosto che in quella difensiva, cosa dovuta probabilmente alla propensione degli interpreti. Sfruttando questa la squadra appare pronta ed efficace in transizione offensiva, nonostante alcuni errori; in transizione difensiva la squadra palesa alcune difficoltà nelle distanze tra i giocatori che portano ad occasioni per gli avversari; i raddoppi risultano per lo più efficaci. Da lodare forma fisica e mentale, che permettono alla squadra di ribaltare il risultato e chiudere la partita nei minuti finali.