Nessuno all’inzio della stagione avrebbe scommesso sulla partecipazione ai play off del Cittadella, una squadra formata da giocatori che non avevano ancora avuto la bravura di esplodere o la fortuna di giocare con continuità. Poi mister Venturato, che sei anni fa, dopo la sconfitta ai play off con la Cremonese perse la panchina e restò disoccupato per due anni, inizando la professione da promotore finanziario praticata tutt’ora.
Nel 2015, dopo una stagione alla guida della Pergolettese in serie D, venne ingaggiato dal Cittadella, in Lega Pro, sostituendo Claudio Foscarini. Con i veneti vinse il campionato e ottenne la promozione in Serie B, oltre a raggiungere la finale di Coppa Italia Lega Pro, così patron Gabrielli decise di riconfermarlo anche per il campionato di Serie B 2016-2017, nel quale debuttò tra i cadetti.
La sua prima stagione in B alla guida dei granata termina con un ottimo sesto posto, che vale i play-off (ottenuti in precedenza dal Cittadella solo una volta nella sua storia), dove la squadra sarà eliminata al turno preliminare dal Carpi.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso il Cittadella si dispone con il 4-3-1-2
La fase di costruzione del Cittadella prevede molto spesso l’utilizzo dei difensori centrali i quali fungono da playmaker. Infatti Scaglia e Pelegatti ricevono in posizione allargata e sfruttando l’avanzamento dei terzini Salvi e Pedrelli, il posizionamento – sempre di grande intelligenza- di Iori volto a liberare spazio e il movimento ad uscire di Valzania o Paolucci riescono ad arrivare in zona di sviluppo in maniera agevole trovando lo spazio con un passaggio filtrante o un lancio per la ricezione di Arrighini o Vido in zona di rifinitura.
Chiaretti va a supporto del giocatore ricevente in modo da consentire la giocata in verticale alle spalle della difesa avversaria.
Il Cittadella fa densità in zona di finalizzazione e attacca la difesa avversaria portando i due attaccanti a cui si vanno ad aggiungere la mezz’ala apposta allo sviluppo dell’azione e il trequartista Chiaretti.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso il Cittadella si dispone con il 4-3-1-2
In fase di non possesso, i granata non snaturano il loro sistema di gioco, infatti restano con il 4-3-1-2 facendo partecipare tutti i giocatori a questa fase, non effettuando nessuna smarcatura preventiva.
Nella zona alta del campo, il reparto offensivo copre tutte le linee di passaggio centrali, infatti Chiaretti,Vido e Arrighini restano molto stretti tra di loro centralmente chiudendo le linee di passaggio verticali obbligando così il portiere o i difensori centrali avversari ad effettuare solamente o il lancio lungo alla ricerca dell’attaccante – che molte volte favorisce l’intervento di Scaglia e Pelegatti molto abili nel duello aereo- o giocate laterali sui terzini dove, durante la trasmisione del passaggio, una mezz ‘ala va a portare pressione sull’esterno di difesa ricevente mentre l’altra, scala e stringe il campo.
Se gli avversari riescono a trovare un giocatore in verticale tra la linea del reparto d’attacco e il centrocampo granata nella zona media del campo, Iori con le due mezz’ali cercano di far temporeggiare la giocata mentre i quattro difensori, in zona bassa, indietreggiano verso la porta in modo da non permettere agl’avversari di fare una giocata alle loro spalle e stringendosi non concedono linee di passaggio verticali.
Venturato ha formato una squadra con un calcio votato al dominio del gioco, al controllo della partita con il maggior numero di tiri in porta della serie B e il terzo miglior attacco.
Il 29 maggio 2017 ha rinnovato con i granata per un’altra stagione, con l’obbiettivo di migliorare il punteggio raggiunto in quest’ultimo campionato.