Analisi realizzata da Davide Luchi, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Dopo lo scossone in casa Bayern Monaco e l’esonero di Nagelsmann, il club Bavarese ha deciso di ingaggiare il tecnico Thomas Tuchel, finalista di Champions League con il PSG nella stagione 2019/2020 e vincitore della stessa competizione due anni dopo mentre era alla guida del Chelsea. L’ex Borussia Dortmund propone un calcio molto efficace e concreto, che lo ha portato a essere nominato il miglior allenatore d’Europa nella stagione 2020/2021, e inoltre conosce bene il calcio tedesco, avendo allenato i Gialloneri di Dortmund dal 2015 al 2017: ecco alcuni dei motivi per cui è stato scelto dalla squadra più titolata di Germania come erede di Nagelsmann.
Dopo l’esordio vincente in campionato e l’eliminazione dalla Coppa di Germania, ora il Bayern si trova primo in classifica in Bundesliga e ai quarti di finale di Champions League, dove si troverà ad affrontare il Manchester City di Pep Guardiola.
La partita analizzata di seguito è, per l’appunto, la prima gara disputata dal Bayern Monaco sotto la guida tecnica di Tuchel. Una partita molto intensa e sentita in Germania, dominata dal Bayern soprattutto nel primo tempo, in cui i ‘Roten’ sono riusciti a segnare addirittura tre gol, seppur aiutati da un pizzico di fortuna (o disattenzioni avversarie, dipende dal punto di vista). Di certo, tuttavia, la vittoria è stata meritata sul campo, in una partita in cui i Bavaresi hanno prodotto sicuramente più degli avversari, come testimonia anche il parametro degli Expected Goals: 2.42 per Il Bayern Monaco contro il 1.71 del Borussia Dortmund. Questo è un dato significativo, ma come tutti i dati va interpretato, più che preso alla lettera: esso ci dà indizi su quanto una squadra abbia creato azioni pericolose, ma non tiene conto di molti fattori che sono invece fondamentali nell’analisi di un’azione, e più in generale di una partita.
SISTEMI DI GIOCO
Tuchel adotta come schieramento di base un 4-2-3-1 abbastanza duttile, che in fase di non possesso (FDNP) si trasforma tendenzialmente in un 4-1-3/1-1 e talvolta in un 4-2-2-1/1, mentre in fase di possesso (FDP) diventa principalmente un 2-3-2-3.
Il 4-1-3/1-1 adottato in FDNP ha una linea di difesa costituita (da dx a sx) da Pavard, Upamecano, De Ligt e Davies, impegnati nel difendere la porta coperta da Sommer, un portiere completo molto abile sia tra i pali che in fase di impostazione. Kimmich, il vero cervello della squadra e gestore del gioco, agisce da mediano centrale davanti alla difesa, mentre il compagno di reparto Goretzka avanza sul centro sinistra dando vita a una linea di centrocampo insieme a Sané, Müller e Coman, alle spalle dell’unica punta Choupo-Moting.
Müller è il giocatore offensivo più libero di muoversi sul fronte d’attacco e talvolta avanza sul centro destra, affiancandosi a Choupo-Moting e formando con lui la coppia d’attacco. Quando questo accade, Goretzka arretra la propria posizione insieme alle ali offensive, andando a creare un centrocampo a quattro insieme a Kimmich, in cui gli esterni sono leggermente avanzati rispetto agli interni. Ecco che allora il Bayern di dispone con un 4-2-2-1/1, in cui Müller agisce in modo piuttosto libero e cerca di smarcarsi preventivamente per fornire un’opzione di passaggio sicuro ai compagni di squadra.
In FDP i ‘Roten’ adottano un 2-3-2-3 largo, cercando di occupare il campo in sia in lunghezza che in larghezza, creando di creare grandi spazi in fase di costruzione e sviluppo dell’azione. In questa disposizione Upamecano e De Ligt sono gli uomini più arretrati della squadra, mentre i terzini avanzano in linea con Kimmich. Goretzka avanza la propria posizione, agendo all’altezza di Müller, che si sposta sul centro-destra, e gli esterni offensivi si alzano formando un tridente d’attacco con Choupo-Moting, come si può osservare in figura.

Il Bayern Monaco è una squadra completa, con un connubio davvero bilanciato tra intensità, forza fisica e tecnica individuale dei giocatori in rosa.
Queste caratteristiche hanno permesso al tecnico tedesco di adottare un gioco molto rapido, basato su una costruzione diretta veloce, più che su una fitta rete di passaggi. Ecco che quindi il Bayern tende a dominare l’avversario più da un punto di vista tecnico e fisico, che con il possesso del pallone, come dimostra il dato sul possesso palla della partita in questione: 49% a 51% in favore dei Gialloneri.
La grande organizzazione tattica e la solidità della squadra, unite alla tecnica individuale dei giocatori in campo, sono le caratteristiche che permettono al Bayern Monaco di essere un avversario davvero ostico da affrontare.
FASE DI POSSESSO
Costruzione_
La costruzione delle azioni Bavaresi parte dai piedi dei difensori centrali. De Ligt è l’uomo più arretrato tra i giocatori di movimento e spesso si prende la responsabilità di dare il via all’azione tramite passaggi corti verso Davies oppure verticalizzazioni rasoterra verso Kimmich, o alti verso uno tra Choupo-Moting e Müller. Spesso i difensori si passano il pallone in attesa di trovare gli spazi giusti per verticalizzare e accelerare l’azione. Upamecano ha toccato nel complesso più palloni di De Ligt (79 a 64) e ha ottenuto una percentuale di passaggi riuscita maggiore dell’olandese (94% contro 90%), ma questo è dato dal fatto che Upamecano effettua passaggi tendenzialmente meno rischiosi del compagno di reparto, riuscendo a trovare linee di passaggio più pulite. Anche il francese, comunque, è in grado di dare il via ad azioni molto pericolose, soprattutto quando non è pressato e può lanciare lungo. Anche il portiere Sommer a volte è chiamato a costruire l’azione, sia prendendo parte ad una costruzione dal basso passando la palla ai difensori, sia dando il via all’azione con una costruzione diretta, cercando il lancio lungo verso uno tra Choupo-Moting e Müller. I terzini si trovano sempre più avanzati dei difensori centrali e molte volte le azioni partono con passaggi verso di loro, che avanzano finché possono, per poi passare il pallone in avanti oppure girarsi e far ripartire l’azione da dietro. Pavard e Davies, infatti, sono rispettivamente il secondo e il terzo giocatore con più tocchi nella partita analizzata: rispettivamente 80 e 79.
Sviluppo e rifinitura_
Lo sviluppo dell’azione avviene in modo molto rapido. Kimmich è il cervello della squadra, nonché l’uomo bavarese con più palloni toccati nel match (85), e il secondo, dietro al solo Upamecano, per passaggi tentati (63). Il mediano tedesco è molto abile nella gestione della palla anche quando è messo sotto pressione, tantoché è riuscito a procurarsi addirittura 4 falli nella partita: migliore in campo da questo punto di vista.
Il numero 6 del Bayern riesce spesso a trovare gli spazi giusti per verticalizzare il pallone verso i trequartisti Müller e Goretzka, o allarga il gioco sugli esterni con passaggi alti. Spesso è difficile predire cosa farà il mediano, perché decide come sviluppare il gioco in base alla disposizione degli avversari, sfruttando le sue grandi doti di lettura del gioco. Con l’ingresso in campo di Mané, Kimmich tenta molte volte il lancio in profondità verso il senegalese o sugli esterni e questa alternativa di gioco ha portato il Bayern molto vicino al gol in almeno 3 occasioni.
Quando i Müller e Goretzka ricevono la palla nella trequarti avversaria, danno il via alla fase di rifinitura, agendo tra il centrocampo e la difesa degli avversari. Questa è una fase molto delicata e importante nel gioco dei bavaresi, perché è un’alternativa estremamente efficace alla costruzione diretta per uno scatto in profondità degli esterni o per la punta. I giocatori tendono a dialogare molto in zona di rifinitura, triangolando il pallone con la punta o passandolo sugli esterni per poi inserirsi in area aspettando il cross. Sia l’8 che il 25, infatti, possiedono grande forza fisica e un ottimo colpo di testa, il che li rende molto forti negli inserimenti in area di rigore. La loro bravura in fase di rifinitura è dimostrata anche dal fatto che Müller e Goretzka hanno effettuato rispettivamente 4 e 3 passaggi chiave nel corso del match, risultando i migliori giocatori in campo per questa particolare statistica.
Lateralità_
Il gioco sugli esterni ricopre un ruolo molto importante nel modo in cui il Bayern ricerca il gol. Innanzitutto in FDP i terzini avanzano, posizionandosi in linea con Kimmich, e sia Davies che Pavard vengono spesso cercati in fase di costruzione e sviluppo dell’azione. Entrambi hanno una buona attitudine offensiva e accade, seppur non in modo sistematico, di vedere delle loro sovrapposizioni, che spesso terminano con un cross. Pavard, in particolare, è un giocatore dotato di un ottimo tiro dalla distanza, arma che sfrutta per tentare di segnare da fuori area. Coman e Sanè sono giocatori davvero bravi nel dribbling e cercano di superare l’uomo ogni volta che possono: ecco che gli esterni bavaresi sono risultati essere i migliori dribblatori della partita, con rispettivamente 8 e 7 dribbling tentati in partita. Quando queste ali hanno il possesso della palla, tentano spesso il cross verso un centrocampista che si è inserito, oppure rientrano verso l’interno per dialogare con i compagni. Il pericolo maggiore che creano è quando sono lanciati a campo aperto, perché entrambi sono molto veloci e possono sfruttare la loro eccellente tecnica per penetrare la linea di difesa avversaria. Spesso quando subiscono raddoppi di marcatura tendono a cambiare il lato di gioco tramite un passaggio alto, sfruttando al massimo l’ampiezza della squadra e tentando di sviluppare rapidamente l’azione in una zona più libera del campo, in cui poter sfruttare la loro grande velocità. Gnabry, subentrato al 79’ al posto di Müller, ha caratteristiche molto simili alle ali descritte precedentemente: grande velocità, attitudine offensiva e capacità di inserimento, il tutto condito da una grande tecnica individuale.
Finalizzazione_
I modi in cui gli uomini di Tuchel tentano la via del gol sono molti. Innanzitutto, sfruttando le grandi doti fisiche e le capacità di inserimento di Müller, Choupo-Moting e Goretzka, gli esterni offensivi tentano spesso di crossare la palla nel cuore dell’area di rigore, dopo aver magari dribblato un uomo. Il tiro da fuori non è una soluzione cercata con sistematicità tuttavia, quando un calciatore si trova sulla trequarti e non è marcato, tenta spesso il tiro nello specchio. Azioni di questo tipo si verificano solitamente in seguito a triangolazioni tra i trequartisti e la punta centrale, dove sono proprio i primi a calciare, oppure sono gli esterni che tentano il tiro da fuori dopo essersi accentrati. Anche i passanti costituiscono una grande risorsa per i bavaresi, che spesso imbucano con precisi passaggi le ali che si accentrano. Queste, come detto, sono davvero brave ad attaccare gli spazi vuoti, ma anche Choupo-Moting e i trequartisti sono spesso cercati con passanti o passaggi a tagliare la difesa.
Una giocata molto cercata avviene quando una delle ali, spesso Sané, si accentra in possesso del pallone e cerca il passante rasoterra a tagliare la difesa per il compagno (spesso Coman) dalla parte opposta. Questa situazione è stata cercata spesso durante la partita e ha permesso al Bayern di creare molte azioni da gol pericolose, culminate al 50’ proprio con il gol di Coman.

FASE DI NON POSSESSO
Linea difensiva:
In FDNP il Bayern si dispone principalmente con un 4-1-3/1-1, con la linea di difesa composta da destra a sinistra da Pavard, Upamecano, De Ligt e Davies. Sono tutti giocatori piazzati fisicamente molto bene, abili nell’uno contro uno e, soprattutto Pavard e De Ligt, forti nei duelli aerei, tanto da essere i due giocatori con più duelli aerei vinti nella partita: rispettivamente 2 su 2 e 3 su 4. Alphonso Davies e Upamecano sono invece giocatori molto veloci e più agili dei compagni di reparto, motivo per cui la difesa bavarese è ben amalgamata, formata da giocatori con caratteristiche diverse tra loro e che si completano a vicenda.
De Ligt è l’uomo più arretrato della linea difensiva tedesca e spesso resta in copertura su Upamecano, che ha un’attitudine molto aggressiva (è l’uomo con più tackles effettuati, 4, e con più falli commessi, 2, oltre ad essere stato l’unico giocatore ad essere ammonito dei Suoi) e spesso esce dalla linea difensiva per contrastare oppure tentare un anticipo. Il francese si può permettere di uscire in pressing, poiché in caso di errore può sfruttare la sua grande velocità per tornare in linea con i compagni di reparto in poco tempo. Spesso questa sua attitudine a salire lascia dei buchi nella difesa bavarese, proprio alle spalle del numero 2, coperti da De Ligt (vedasi il secondo gol del BVB come esempio). Il Bayern Monaco infatti non ha mai cercato di lasciare in fuorigioco gli avversari, tanto che ai Gialloneri non è mai stato fischiato un fuorigioco a sfavore.

Atteggiamento del centrocampo:
Il centrocampo è scaglionato e abbastanza duttile. L’assetto più utilizzato vede Kimmich centrale davanti alla difesa, dietro ad una linea di quattro uomini formata da Sané, Müller, Goretzka e Coman (da dx a sx), dove Müller è il giocatore con più libertà di movimento e con la più grande intelligenza tattica. Spesso partecipa al pressing insieme ai compagni di reparto, ma a lui è anche richiesto un grande lavoro di smarcamento preventivo, così da essere un punto di riferimento in fase di transizione positiva. Talvolta il capitano tedesco avanza in linea con Choupo-Moting, e se questo accade Goretzka abbassa la sua posizione, avvicinandosi a Kimmich e dando forma a un 4-2-2-1/1. E proprio il numero 8 bavarese è molto importante nelle azioni del Bayern, partecipando molto sia in zona gol che in fase difensiva.
Gli esterni alti partecipano attivamente al pressing insieme al resto della squadra, tentando spesso di intervenire, anche se la loro natura è decisamente offensiva più che difensiva. Il loro è un lavoro di intercettazione di passaggi e copertura degli spazi, più che di duelli e contrasti, anche se spesso sono bravi nel raddoppiare avversari già marcati da compagni di squadra.
Gnabry, entrato in campo al posto di Müller al 69’, ha giocato inizialmente nella zona centrale del campo, facendo a tutti gli effetti l’interno di centrocampo, e partecipando sia alla fase difensiva che offensiva. La sua attitudine è senza dubbio votata all’attacco, e non ha grandi capacità difensive, tantoché concede il rigore del 4-1 agli avversari. Con l’ingresso in campo di Musiala, il numero 7 tedesco si allarga, sostituendo Coman nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo.
Prima azione difensiva:
Il pressing eseguito dal Bayern Monaco non è quasi mai asfissiante. La prima linea di pressione è composta da Choupo-Moting e Müller, che pressano i difensori avversari quando questi hanno palla. Il pressing tuttavia non è in generale ben coordinato tra attacco e centrocampo, e spesso la squadra pensa a coprire le linee di passaggio piuttosto che aggredire l’avversario, preferendo mantenere una disposizione tattica solida senza subire rapide ripartenze. L’uomo più vicino al portatore di palla va comunque sempre in pressione, ma raramente ci sono raddoppi di marcatura. Müller inoltre esegue un gran lavoro di smarcamento preventivo per poter capitalizzare al massimo le rapide transizioni offensive.
FASE DI TRANSIZIONE
TRANSIZIONE OFFENSIVA (TO)_
Quando il Bayern Monaco conquista palla dà il via a una transizione offensiva molto veloce, tramite passaggi lunghi immediati verso Müller e Choupo-Moting, che hanno il compito di proteggere palla, appoggiarsi a un compagno di squadra oppure, se hanno abbastanza spazio, attaccano immediatamente la profondità. Talvolta i lanci lunghi vengono effettuati all’indirizzo delle ali d’attacco, che scattano in avanti puntando la porta. La transizione avviene in modo davvero veloce e spesso i difensori, intervenendo in difesa, cercano il passaggio lungo piuttosto che spazzare casualmente il pallone. Anche in fase difensiva, la squadra pensa già a come poter contrattaccare, ed ecco quindi che i difensori trasformano interventi difensivi in transizioni offensive immediate, spesso toccando il pallone solo una volta, ovvero nel momento del passaggio.
Con l’ingresso in campo di Manè la squadra gioca più in profondità, sfruttando la grande velocità di tutti gli attaccanti per essere ancora più efficace in fase di transizione offensiva. Recuperata palla, gli attaccanti puntano la porta, pronti ad essere serviti tramite un lancio lungo o un passaggio filtrante.
TRANSIZIONE DIFENSIVA (TD)_
Quando viene perso il controllo del pallone, l’uomo più vicino pressa immediatamente il nuovo portatore di palla, mentre gli altri giocatori gli chiudono le linee di passaggio. La squadra tendenzialmente non ripiega, preferendo mantenere un baricentro piuttosto alto nella speranza di recuperare in fretta il pallone e dare il via a un contrattacco. L’organizzazione tattica e la compattezza del gruppo sono le qualità principale che caratterizzano la transizione difensiva bavarese.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA_
- Giocatori di grande forza fisica e ottimi colpitori di testa.
- Tecnica molto elevata in sostanzialmente tutti gli interpreti.
- Le ali sono ottimi dribblatori.
- Notevole organizzazione e coordinazione.
- Molte varianti tattiche.
PUNTI DI DEBOLEZZA_
- Upamecano può lasciare buchi alle sue spalle in FDNP.
- Se sbilanciata in avanti, soffre le ripartenze veloci.
- Non effettua un pressing eccellente sulla prima linea di difesa.