Analisi realizzata da Mattia Ferrario, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
L’esperienza di Thiago Motta come allenatore nel calcio italiano ha avuto un inizio difficile, a Genova e La Spezia, con la famosa dichiarazione provocatoria sul 2-7-2 fatta per relativizzare l’importanza dei moduli nella sua idea di calcio, non è stato preso troppo sul serio e non ha inciso. All’inizio del suo secondo anno a Bologna, si può affermare che la squadra rispecchia l’idea di calcio aggressivo e fluido che l’allenatore ha voluto imprimere e che grazie a questo sia stata rinvigorita, concludendo la passata stagione al nono posto.
Ora è chiamato a confermarsi come una delle squadre più aggressive della Serie A, nonostante la perdita sul mercato di uomini chiave come Schouten, Cambiaso e Arnautovic.
In entrata tra i più importanti: Beukema, difensore centrale che può aggiungere confidenza nella costruzione dal basso, Karlsson e Saelemaekers esterni di qualità e Freuler centrocampista esperto.
Posch, Zirkzee sono chiamati a diventare i gioielli del Bologna, il primo esterno aggressivo e di qualità, il secondo prima punta molto tecnica di raccordo nel gioco, più adatta, per caratteristiche, al gioco di Thiago Motta rispetto ad Arnautovic.
SISTEMA DI GIOCO
Base 4-2-3-1 o 4-3-3
Fase di possesso 2-3-2-3
Fase di non possesso 4-4-2
FASE DI POSSESSO
Costruzione
Fase che parte spesso dal basso con il portiere di esperienza Skorupski, che cerca subito un lato, preferibilmente il destro, che attraverso Posch, uomo con maggior qualità della retroguardia, e uno dei due mediani e l’esterno alto creano densità, con l’obiettivo di liberare il lato opposto.
Quando non è possibile il Bologna cerca direttamente Zirkzee, abile tecnicamente e bravo a legare il gioco dei rossoblu.
Sviluppo
Il punto di forza del centrocampo di Thiago Motta è la sua fluidità quasi totale, che rende difficile per gli avversari leggere in anticipo i movimenti dei suoi componenti. C’è una rotazione continua in mediana, nella prima di campionato in casa contro il Milan Dominguez e Aebischer si alternano spesso con Moro e Ferguson, centrocampisti bravi tecnicamente e di personalità.

Lateralità
Il Bologna cerca di sfruttare il campo in ampiezza con gli esterni alti che calpestano sempre la linea laterale nella fase di possesso. L’interscambiabilità dei ruoli e delle posizioni dei giocatori la fa da padrone, i centrocampisti e gli esterni si muovono in modo fluido e sono supportati da terzini di spinta e qualità. Come già detto Posch, il più abile tecnicamente, può entrare dentro il campo a sviluppare gioco in mediana o andare a concludere l’azione in area di rigore.

Rifinitura
A ridosso dell’area di rigore avversaria possono trovarsi tutti i centrocampisti e gli esterni alti, che sanno scambiarsi alla perfezione e l’obiettivo è arrivarci sempre in tanti rischiando anche di scoprirsi alle ripartenze. I più pericolosi sono sicuramente Ferguson, Moro, Orsolini e Karlsson.
Zirkzee è abile a venire incontro, liberando lo spazio in area di rigore per gli inserimenti dei compagni.
Finalizzazione
La fase che è più cambiata rispetto all’anno passato nel Bologna di Thiago Motta, anche per le qualità diverse del numero 9, che è bravo a legare il gioco, a triangolare con i compagni e a fare anche l’ultimo passaggio se necessario, ma probabilmente perde qualcosa nella realizzazione. Quando viene occupata bene l’area avversaria anche i cross sono pericolosi.
FASE DI NON POSSESSO
Primo Pressing
L’aggressività a tutto campo è uno dei principi fondamentali di Thiago Motta, punta a recuperare palla nella metà campo avversaria attraverso un pressing a uomo che parte dall’attaccante e coinvolge tutti i compagni di squadra. Questo permette di difendere lontano dalla propria area di rigore, il vero punto debole del Bologna.

Centrocampo e Lateralità
Centrocampisti ed esterni sono aggressivi, marcano a uomo e provano attraverso il pressing a recuperare il pallone, se superati la squadra va in difficoltà e deve provare a tamponare la ripartenza avversaria in qualche modo. Gli esterniabili nei duelli, ma meno in marcatura a difesa schierata.
Linea Difensiva
In fase di non possesso e a difesa schierata il Bologna soffre molto, soprattutto se con i centrocampisti non creano due linee di 4 uomini compatte a schermare l’area di rigore e a non lasciare spazio alla rifinitura avversaria. Non perfetti inmarcatura, Thiago Motta vuole difendere lontano dalla propria area anche per questo motivo.
TRANSIZIONE POSITIVA
Il pressing, nel Bologna è un’arma offensiva, provano a recuperare palloni in zone pericolose che possano trasformarsi velocemente in occasioni da gol. Quando recuperato più lontano dalla porta avversaria e gli avversarisono schierati, invece viene consolidato il possesso, attraverso la qualità e la fluidità dei giocatori, che sanno come muoversi uno in relazione dell’altro.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Come già detto se la squadra di Thiago Motta perde palla, reagisce immediatamente e attacca l’avversario con un contropressing molto aggressivo con più uomini in zona palla.
PUNTI DI FORZA
- Pressing nella trequarti offensiva
- Aggressività
- Personalità nello sviluppo dell’azione
- Qualità, fluidità e interscambiabilità tra i centrocampisti
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Marcatura e fase difensiva nella propria trequarti
- Spesso scoperti alle ripartenze offensive
- Realizzazione da migliorare