Analisi realizzata da Gabriele Tumino, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Dopo un ottimo avvio di stagione, il Brighton perde il suo allenatore, Graham Potter, a seguito del suo trasferimento al Chelsea. Al suo posto arriva Roberto De Zerbi, con il compito di consolidare quanto di buono era stato fatto dal suo predecessore. Attualmente, il tecnico bresciano si sta facendo molto apprezzare e sta macinando un buon numero di punti e risultati, trovandosi in lotta per l’Europa con le big. La squadra ha grande qualità e mostra un gioco assolutamente propositivo, con l’allenatore che mantiene molto delle sue esperienze passate, soprattutto dall’ultima con lo Shakhtar, a partite dal sistema di gioco: l’1-4-2-3-1.
In porta va Sanchez. Difesa a 4 formata dagli irremovibili Estupiñán, Colwill e Dunk. Il terzino destro è Groß, che ha giocato anche da mediano. In questo caso è stato sostituito da Patterson, Lamptey e Veltman. In mediana vanno Caicedo e il neo campione del mondo Mac Allister. Con la possibilità di inserire Gilmour. Gli esterni sono i talentuosissimi March e Mitoma. Alla trequarti l’irremovibile Lallana. Il ruolo di centravanti, invece, è conteso da Ferguson, il rinato Welbeck e Trossard.
La partita visionata è stata Brighton-Liverpool, terminata 3-0 per i padroni di casa. Una grandissima prova degli uomini di De Zerbi, che avranno sicuramente convinto anche gli ultimi scettici delle grandissime qualità di squadra e allenatore.
SISTEMA DI GIOCO
SISTEMA BASICO: 1-4-2-3-1
SISTEMA IN FASE DI POSSESSO: 1-2-4-3-1/1-2-3-3-2
SISTEMA IN FASE DI NON POSSESSO: 1-4-4-2/1-4-4-1-1
FASE DI POSSESSO
COSTRUZIONE: Il Brighton effettua una costruzione bassa 2+4, dove i terzini affiancano i due mediani che all’inizio dell’azione stanno in linea, ma tendono a giocare in verticale quando l’avversario copre bene lo spazio centrale, in modo da avere un uomo oltre la pressione avversaria. L’obiettivo della squadra è quello di portare vicino più avversari possibili in modo tale da poter trovare un grande spazio immediatamente dietro la prima pressione e mettere in una situazione di grande vantaggio i restanti 4 uomini. La cosa che salta subito all’occhio è come il Brighton cerchi sempre di giocare palla a terra, anche (e soprattutto) se ben pressati. Proprio per questa ragione il portiere viene chiamato in causa con molta frequenza per creare superiorità. Un altro giocatore che entra in soccorso ai 6, per la stessa ragione, è Lallana, che si muove in base a dove si trova il pallone.

SVILUPPO: Una volta superata la prima pressione avversaria, la squadra di De Zerbi è organizzata e occupa bene le zone del campo. I mediani, che in costruzione giocavano in linea, adesso giocano in verticale, con Mac Allister più avanzato di Caicedo. L’argentino è generalmente affiancato dai due terzini che tendono a giocare accentrati, per lasciare l’ampiezza agli esterni d’attacco che giocano molto larghi per sfruttare l’uno contro uno. Davanti troviamo Lallana e Ferguson che giocano in maniera abbastanza coordinata. Infatti, in base a dove si svolge l’azione, uno si avvicina al portatore di palla per fornire uno scarico in più, mentre l’altro va in profondità o ad attaccare lo spazio creato dal compagno.

LATERALITA’ OFFENSIVA: Come anticipato prima, l’ampiezza del Brighton è occupata dagli esterni d’attacco. Mitoma e March, sono due giocatori di grandissima caratura tecnica e mister De Zerbi li posiziona molto larghi proprio per sfruttare le loro qualità e cercare l’uno contro uno. Nel gioco laterale partecipano anche i terzini, molto abili ad attaccare gli spazi liberi in profondità, ad effettuare sovrapposizioni e ad aiutare il compagno fornendo uno scarico. In ampiezza, inoltre, il Brighton cerca il più possibile di creare superiorità numerica, ragion per cui in queste situazioni vengono ad aiutare uno o due giocatori che possono essere un centrocampista, un trequartista o la punta. Anche in area di rigore si cerca di creare superiorità numerica, infatti, non è raro vedere due giocatori bianco-blu molto vicini tra loro contro un avversario.
RIFINITURA: L’obiettivo della costruzione è quello di creare spazio alle spalle del centrocampo. In questo caso, in rifinitura, troviamo la punta e il trequartista, che amano muoversi e non lasciano punti di riferimento, e gli esterni che, come anticipato, sono larghi in ampiezza. Il Brighton, per raggiungere la zona di rifinitura utilizza verticalizzazioni, cambi di gioco e giocate a muro.
FINALIZZAZIONE: La squadra di De Zerbi ha grande qualità e svariate soluzioni di gioco, ragion per cui riescono ad attaccare la linea avversaria attraverso molti modi. In primis l’uno contro uno. La grande validità tecnica degli esterni fa si che questo sia uno dei modi più utilizzati. Poi sovrapposizioni, tagli e triangolazioni. Il Brighton tende a creare superiorità numerica in diverse zone del campo, soprattutto in ampiezza, quindi è molto probabile che venga superata la linea difensiva anche tramite queste maniere. Infine i traversoni, che sono più presenti dei cross.
FASE DI NON POSSESSO
PRIMA AZIONE DIFENSIVA: Contro il Liverpool, la prima azione difensiva della squadra di De Zerbi è stata assolutamente efficace. Infatti, in seguito a una buona pressione, hanno recuperato il pallone e segnato un goal. In fase difensiva il Brighton si schiera 4-4-2. Nella partita in questione, hanno deciso di non pressare subito i difensori avversari, ma di farli avanzare un po’. I compiti dei giocatori erano così gestiti: Ferguson e Lallana inizialmente cercavano di coprire il passaggio per le vie centrali, gli esterni avevano come riferimento i terzini, i mediani avevano le mezzali, i terzini gli esterni d’attacco e i difensori si dividevano la punta. Però questo non funzionava sempre, infatti, il play avversario era sempre libero e più di qualche volta è riuscito a ricevere il pallone. Così, la squadra di casa ha cambiato atteggiamento, decidendo di attuare la pressione coordinata quando uno tra Ferguson e Lallana usciva forte sul portatore di palla, generalmente un difensore, e l’altro andava a coprire la linea di passaggio sul play.

GIOCO DIFENSIVO A CENTROCAMPO: Come anticipato nel paragrafo precedente, la squadra in fase difensiva si posiziona con un 4-4-2, con i due mediani che avevano come riferimento le mezz’ali avversarie. Caicedo ha certamente qualità più difensive di Mac Allister. Quest’ultimi tendono a giocare abbastanza stretti e piuttosto alti, infatti, si potevano trovare spazi in rifinitura nonostante il Brighton in fase difensiva fosse molto corto.
LATERALITA’ DIFENSIVA: Il Brighton è una squadra che in fase difensiva sta molto corta. Quando il pallone giunge lateralmente, partecipano alla fase difensiva, il terzino, l’esterno e uno tra il centrocampista zona palla e il trequartista. In linea di massima alla squadra di De Zerbi non piace attendere e chiudere tutti gli spazi, ma cercano di riconquistare il pallone il prima possibile.
LINEA DIFENSIVA: Nella partita contro il Liverpool, la linea di De Zerbi si è mossa correttamente e, tranne in qualche contropiede, non ha subito grossi pericoli. Inizialmente bisogna dire che sono stati molto attenti con le preventive. In seguito è giusto evidenziare i compiti che ogni difensore aveva. L’atteggiamento è stato un uomo nella zona molto aggressivo. I difensori centrali avevano il compito di dividersi la punta, mentre i terzini di prendersi i rispettivi esterni. Nonostante sia una squadra molto corta e compatta, le diagonali difensive del Brighton sono state lunghe. Un punto debole dei loro centrali è sicuramente la velocità, infatti non sempre riescono a coprire in tempo tutto lo spazio che lasciano alle spalle.
TRANSIZIONI
TRANSIZIONE OFFENSIVA: Se il pallone è recuperato vicino la propria area, il Brighton tende a ricompattarsi e ripartire dal basso. In caso contrario, la squadra ha giocatori molto abili ad attaccare direttamente la porta avversaria.
TRANSIZIONE DIFENSIVA: In transizione difensiva, il Brighton ha qualche difficoltà. La squadra di De Zerbi porta molti uomini nella metà campo avversaria, infatti, sta molto compatta, corta e riaggredisce una volta perso palla. Se non dovessero recuperare subito il pallone, rischiano tanto con i contropiedi avversari, perché c’è molto campo disponibile e i centrali non sono molto veloci.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA:
- Squadra intelligente, effettuano un ottimo palleggio e si muovono correttamente;
- Fase di sviluppo in cui la squadra riesce ad occupare molto bene tutte le zone di campo;
- Il Brighton è una squadra con grande esplosività e qualità. Riescono a creare molti pericoli anche a squadre importanti come il Liverpool di Klopp.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- In costruzione tendono a giocare sempre palla a terra anche se ben pressati. Nonostante questo sia in realtà un loro punto di forza, può certamente causare più di qualche pericolo se dovessero perdere il pallone.
- Le transizioni difensive, la squadra porta tanti uomini in attacco ed è molto corta. Di conseguenza non è tanto coperta una volta perso palla;
- Nonostante fosse molto corta e stretta in fase difensiva, non è raro trovare spazi in mezzo al campo o lateralmente, perché buona parte dei giocatori segue degli avversari di riferimento.