Analisi realizzata da Alessandro Alquati, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Il Frosinone di Fabio Grosso è attualmente al comando della Serie BKT ed è matematicamente promosso in Serie A.
Fabio Grosso subentra ad Alessandro Nesta sulla panchina del Frosinone nell’aprile del 2021, concludendo il campionato al decimo posto.
Nella stagione 2021/2022, il Frosinone chiude la regular season al nono posto, a pari merito con il Perugia, che non vale però l’accesso ai play-off.
Nella gara analizzata, Parma-Frosinone (26 giornata) il Frosinone si schiera con un 4-3-3, modulo tra i più utilizzati dal tecnico Grosso in questa stagione, un’altra soluzione adottata quest’anno è il 4-2-3-1.
Fabio Grosso è un allenatore che gioca con una linea difensiva composta da quattro uomini, con entrambi i terzini alti a fissare le ampiezze avversarie.
La linea difensiva da destra a sinistra è così composta: Sampirisi, Lucioni, Kalaj, Cotali.
Il play è Mazzitelli che agisce tra gli intermedi Boloca a destra e Rohden a sinistra, fronte offensivo formato da Insigne, Mulattieri e Moro.
Partecipano alla costruzione dal basso tutti e tre i centrocampisti che con le loro rotazioni cercano lo sviluppo di gioco in catena laterale. Generalmente sono i due interni Boloca e Rohden i più sollecitati in catena con il play Mazzitelli ad offrire una soluzione in zona centrale ai due difensori centrali.
Entrambi gli esterni offensivi rimangono aperti a fissare le ampiezze in fase di possesso, mentre l’attaccante centrale Mulattieri agisce tra i due centrali avversari fungendo da vertice offensivo.
Uno dei punti di forza del Frosinone è la capacità di riuscire a sviluppare azioni offensive su entrambi i fronti esterni, questo grazie alle abilità in rifinitura e finalizzazione dei due esterni Caso ed Insigne, entrambi a quota sette gol segnati fino ad ora in questo campionato.
Entrambi gli attaccanti esterni giocano a piede invertito e ricercano spesso la giocata dentro al campo, tra i due Insigne, schierato a destra, tenta più spesso di rifinire con un cross a rientrare in area di rigore, caso invece ricerca più spesso giocate filtranti alle spalle della linea avversaria o combinazioni rapide con la punta al limite dell’area di rigore.
Il gioco del Frosinone è caratterizzato da una buona qualità nel mantenimento del possesso per ricercare la zona esterna a minor densità avversaria dalla quale rifinire, da li sono bravi ad alternare rifinitura con cross a combinazioni per attaccare l’ultima linea avversaria.
SISTEMA DI GIOCO DI BASE: 4-3-3
SISTEMA DI GIOCO IN COSTRUZIONE: 2-3-2-3
SISTEMA DI GIOCO IN FDNP: 4-3-3 poi 4-4-2
FASE DI POSSESSO
Costruzione
Il Frosinone predilige costruire dal basso, cercando un’uscita sul lato destro del campo con Lucioni, frequente la prima giocata sul lato sinistro con Kalaj per attirare pressione avversaria.
L’obiettivo della costruzione è formare triangoli in zona esterna per trovare sviluppi sulle corsie laterali (difensore centrale-terzino-intermedio).La costruzione dal basso coinvolge almeno 2 difensori e 3 costruttori, i difensori centrali si posizionano sul lato corto dell area di rigore mentre i terzini sono aperti in massima ampiezza ed alti, sulla linea del play Mazzitelli.

L’uscita dal basso più ricercata è quella sulla catena di destra formata da Lucioni, Sampirisi e Rohden; partecipa alla costruzione anche il basso di centrocampo, Mazzitelli, lavorando nella zona centrale del campo.
I due intermedi Boloca e Rohden offrono soluzioni in zona centrale, generalmente non fungono da costruttori ma da attrattori: spesso rigiocano a sostegno piuttosto che cercare verticalizzazioni.
L’obiettivo della costruzione è ricercare giocate in zona di rifinitura in catena esterna.
In caso di costruzione diretta le soluzioni più ricercate sono Mulattieri ed Insigne, con gli intermedi ad accorciare per contendere la seconda palla.
Sviluppo
Lo sviluppo del gioco del Frosinone è caratterizzato da un mantenimento orientato ad attrarre densità avversaria su un lato del campo per poi sviluppare sul lato debole.
I due intermedi , effettuando rotazioni, offrono soluzioni alle spalle della prima pressione avversaria, Mazzitelli, partendo dalla zona centrale spesso va ad aprirsi sul lato destro, facendo alzare Sampirisi; l’esterno opposto, Boloca, viene a giocare dentro al campo per dare equilibrio. L’attaccante di parte partecipa alla manovra in zona sviluppo, mentre l’opposto rimane aperto a fissare ampiezza e profondità della linea avversaria, l’attaccante centrale offre soluzioni a vertice e va ad occupare l’area di rigore in caso di cross insieme all’esterno opposto.

Durante la fase di possesso sono spesso occupate entrambe le ampiezze. Dei due intermedi, Rohden è quello che più spesso va ad offrire soluzioni alle spalle della pressione avversaria con inserimenti
Lateralità offensiva
Il Frosinone ricerca spesso la zona esterna del campo in rifinitura.
Caratteristica del Frosinone è la capacità di alternare gli attacchi sia con la catena di destra con Sampirisi, Rohden ed Insigne che con la catena di sinistra formata da Cotali, Boloca e Caso; anche la punta Mulattieri partecipa alle giocate in catena, più frequentemente con la catena di sinistra.
Le combinazioni in catena sono le più ricercate per attaccare la linea avversaria, l’attaccante opposto, come visto, fissa l’ampiezza della linea avversaria per favorire gli inserimenti in area di rigore dell’attaccante centrale e dell’intermedio opposto.
Nelle combinazioni in catena sulla destra, Insigne viene spesso a giocare dentro al campo collaborando con Mulattieri a vertice.
Anche l’esterno di sinistra Caso preferisce ricercare giocate dentro al campo, in questa situazione sono frequenti le combinazioni rapide con la punta Mulattieri o con l’intermedio Boloca
L’ultima soluzione è il cross da zona esterna con i due attaccanti ad occupare l’area di rigore insieme all’esterno opposto.
Rifinitura
La gestione del possesso e le combinazioni in catena permettono al Frosinone di creare situazioni di superiorità numerica in zona di rifinitura.
Come detto, uno dei punti di forza del Frosinone è la capacità di alternare i suoi attacchi alla linea avversaria grazie alle abilità dei suoi attaccanti esterni.
Le combinazioni in catena sulla destra portano spesso Rohden ad attaccare la profondità esterna per liberare lo spazio dentro al campo ad Insigne, i suoi cross a rientrare con il sinistro rappresentano una delle costanti degli attacchi del Frosinone.
Un’altra combinazione per liberare spazio interno ad insigne è la ricerca della punta Mulattieri da parte di Sampirisi, con Insigne che va a raccogliere lo scarico dell’attaccante in zona centrale
Anche da sinistra Caso predilige la ricerca della zona interna del campo, spesso cercata con il primo controllo orientato dentro, per gli attacchi della profondità dell’intermedio Boloca.
Come visto, da questa situazione sono molto frequenti le combinazioni rapide a ridosso dell’area di rigore con Mulattieri.
FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva
La prima azione difensiva del Frosinone risulta aggressiva e guidata uomo su uomo.
Il primo pressing del Frosinone è guidato dall’attaccante centrale Mulattieri che si occupa dei due centrali in costruzione, le uscite sui terzini sono prese dai due esterni Caso ed Insigne, il play Mazzitelli si alza per seguire ad uomo il play avversario quando lavora alle spalle della prima linea di pressione, gli intermedi Boloca e Rohden, scaglionandosi ad uomo, si occupano in prima battuta di eventuali giocate centrali per gli interni avversari.
Quando il play avversario (Estevez) si abbassa sulla linea dei difensori per costruire a tre, l’esterno di parte si alza con la squadra che scivola in zona palla, i terzini Sampirisi e Cotali sono accoppiati agli esterni di centrocampo avversari posizionati in ampiezza (Sampirisi-Man e Cotali-Zanimacchia) gli intermedi scivolando offrono possibilità di raddoppio sulle ampiezze.
Atteggiamento del centrocampo
In fase di non possesso i due intermedi scaglionandosi marcano ad uomo il loro riferimento (Boloca-Bernabe e Rohden-Juric) mentre il play Mazzitelli ha il compito di uscire in pressione sul play avversario e di schermare l’attaccante centrale per togliere soluzioni in zona centrale agli avversari.
A seconda della zona di campo in cui si sviluppa il mantenimento avversario, il Frosinone scivola in zona palla, l’intermedio di parte va a raddoppiare formando catena difensiva esterna in caso di giocata avversaria in ampiezza, per non concedere superiorità numerica sugli esterni.
Ufficialmente il Frosinone in fase di non possesso difende con un 4-3-3, che diventa spesso un 4-4-2 con l’abbassamento dell’attaccante esterno del lato debole sulla linea dei centrocampisti.
Lateralità difensiva
Per il gioco di Fabio Grosso è fondamentale l’apporto dei centrocampisti alla fase di non possesso per non concedere superiorità avversaria in zone laterali, per questo motivo i due intermedi Rohden e Boloca vanno a ripiegare sulle corsie esterne effettuando un raddoppio in caso di superiorità numerica avversaria in catena.
Risulta poco efficace in fase di non possesso l’apporto degli esterni d’attacco in zona esterna, questo a causa del loro accoppiamento con il terzino in costruzione avversaria.
Linea di difesa
Durante la manovra avversaria i difensori centrali lavorano in marco copro con il riferimento offensivo avversario, in questo caso Vazquez è preso ad uomo da kalaj, gli altri giocatori della linea si stringono a dare copertura generalmente su una linea sola, anche in caso di uscita del terzino in zona laterale gli altri tre difensori formano una linea di copertura ed effettuano marcatura a zona in area di rigore con l’intermedio di parte che va al raddoppio in zona esterna.

In fase di possesso la linea rimane alta per accompagnare la manovra offensiva ed offrire soluzioni per l’uscita sul lato debole, i giocatori che non offrono linee di gioco sono impegnati nelle marcature preventive.
TRANSIZIONI
Transizione positiva
L’idea del Frosinone una volta avvenuta la riconquista del pallone è quella di ricercare la profondità con un contropiede diretto, a prescindere dalla zona di campo in cui avviene la riconquista.
Resta sempre alta la punta centrale Mulattieri ad effettuare smarcamenti preventivi, può aggiungersi a lui anche l’esterno Caso, in questo caso i due attaccanti si scaglionano sia verticalmente che orizzontalmente.
Transizione negativa
In caso di palla persa il Frosinone predilige effettuare ripiegamento sotto la linea del pallone per organizzare la fase difensiva. Raramente avviene una riconquista immediata in avanti, solitamente questo avviene se il possesso è perso in una zona molto alta dl campo.
ANALISI SWOT
Punti di forza
– mobilità e capacità di ricercare velocemente il lato debole
– molteplici soluzioni offensive
– occupazione razionale degli spazi
Punti di debolezza
– difesa della zona fuori area di rigore
– marcando ad uomo i giocatori possono essere mossi con movimenti specifici per liberare spazi di gioco