Analisi realizzata da Marco Invernizzi, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
A seguito di un mercato molto consistente in termini di aggiunte alla rosa (Pulisic, Reijnders, Loftus-Cheek, Chukwueze, Musah, Okafor le più importanti) si può notare come la filosofia del Milan e di Pioli si sia evoluta ulteriormente andando a ricercare ancora più rapidità e qualità nelle transizioni.
Il principale cambiamento a livello sistema di base del Milan sta nel passaggio dal 1-4-2-3-1 al 1-4-3-3.
Il reparto difensivo titolare rimane inalterato rispetto alla precedente stagione con Maignan tra i pali che si è confermato uno dei top portieri in Europa, determinante tra i pali e soprattutto in fase di prima costruzione con letture di livello molto elevato. La linea a 4 è composta (da destra a sinistra) da Calabria, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez. Il più grande cambiamento in termini di uomini e di sistema lo si trova a centrocampo dove il Milan passa da un centrocampo con 2 mediani Bennacer (al momento infortunato) e Tonali (ceduto al Newcastle questa estate) e un trequartista tra Brahim Diaz e De Ketelaere (il primo rientrato dal prestito al Real Madrid, il secondo in prestito all’Atalanta), ad un centrocampo a 3 con vertice basso Krunic e i due nuovi acquisti Reijnders e Loftus-Cheek come mezzali entrambi con ottime abilità e tempismo di inserimento. Il tridente davanti è composto da Giroud come perno centrale, a sinistra Leao e a destra il nuovo arrivato Pulisic.
SISTEMI DI GIOCO
Sistema di gioco di base: 1-4-3-3
Maignan(P), Theo Hernandez (TS), Tomori (DCS), Thiaw (DCD), Calabia (TD), Krunic (MED), Reijnders (CCS), Loftus-Cheek (CCD), Leao (AS), Giroud(ATT), Pulisic(AD).
Sistema di gioco in fase di possesso: 1-2-3-4-1
Sistema di gioco in fase di non possesso: 1-4-4-2
Lo schieramento iniziale del Milan è il 1-4-3-3, che si trasforma in fase di possesso in un 1-2-3-4-1
con 5 giocatori più il portiere addetti alla prima costruzione e 5 giocatori pronti ad attaccare gli spazi alle spalle del controcampo avversario e della linea difensiva.
In fase di non possesso i rossoneri tendono a schierarsi con un 1-4-4-2 lasciando liberi Leao e Giroud di smarcarsi preventivamente per poter sfruttare al meglio le transizioni positive, il centrocampo scivola verso sinistra con conseguente abbassamento di Pulisc.
Il riferimento principale in fase di non possesso rimane comunque sull’uomo.
FASE DI POSSESSO
Costruzione_
“Noi vogliamo costruire con Mike (Maignan) più 5 giocatori, poi che sia 4+1, 2+3 o 3+2…”.
Queste le parole di Pioli intervistato nel post partita di Roma-Milan che fanno capire l’idea dell’allenatore per quanto riguarda la prima costruzione.
Per superare la prima linea di pressione avversaria il Milan alterna due modi: Costruzione diretta e Costruzione bassa.
Nel primo caso Maignan ricerca direttamente Giroud che si abbassa per creare spazio alle sue spalle per l’inserimento di Leao e Pulisc.
Per quanto riguarda la costruzione bassa, come detto in precedenza, il Milan costruisce con Maignan (dotato di ottime abilità tecniche e di letture importanti) più 5 giocatori, tendenzialmente 2+3 con Tomori e Thiaw e portando dentro al campo i due terzini Calabria e Hernandez al fianco di Krunic.

Sviluppo e Rifinitura:
Durante la fase di sviluppo il centrocampo è scaglionato, con Krunic che agisce principalmente da vertice basso come costruttore con l’ausilio dei due terzini Theo Hernandez e Calabria che, come visto in precedenza, tendono a entrare in campo formando una linea a tre, mentre a Reijnders e Loftus-Cheek il compito di inserirsi e invadere supportando la linea offensiva, per poi fornire assist per un compagno che attacca la profondità in fase di rifinitura, o in alternativa allargare il gioco, oppure abbassarsi per costruire a seconda delle situazioni. Vengono entrambi lasciati molto liberi di interpretare, capire la situazione e scegliere.
Un altro aspetto fondamentale è il posizionamento in fase di rifinitura dei due terzini dove Calabria viene ‘’fissato’’ dentro al campo mentre Theo Hernandez ha più libertà di aprirsi e cercare la giocata a 2 con Leao oppure entrare e farsi trovare interno al campo.
Lateralità:
Il gioco del Milan si sviluppa particolarmente sulle corsie esterne, prediligendo molto quella di sinistra con la coppia collaudata Leao e Hernandez. Sia Leao che Pulisc in fase di possesso tendono a fissare in massima ampiezza la difesa avversaria per cercare di creare spazio interno per i compagni allargando la linea difensiva e per ricevere palla sul piede avendo entrambi ottime doti nell’uno contro uno.
Leao è sicuramente il pericolo principale essendo molto abile nell’uno contro uno sia nello stretto che sul lungo e quando riceve il pallone punta immediatamente la porta, cercando di crearsi spazio per il tiro in porta, rientrando sul destro. Theo Hernandez ha una forte propensione offensiva cercando di arrivare sul fondo per entrare in area o in alternativa per cercare il cross.
Sull’out di sinistra l’idea ricorrente è quella di ‘’isolare’’ la coppia Hernandez-Leao per giocarsi molto spesso il 2 contro 2.

Finalizzazione_
I rossoneri hanno varie armi per arrivare alla finalizzazione. Come detto in precedenza il Milan è una squadra che presenta giocatori molto abili nell’1 contro 1, Leao, che in queste prime partite di campionato è secondo per Dribbling Tentati/Riusciti (17 tentati 9 riusciti), spesso cerca l’uno contro uno per rientrare e calciare alternando anche l’uscita dal dribbling sul suo piede debole e cercando un cross dentro l’area per Giroud supportato dall’inserimento dell’esterno opposto Pulisic, spesso anche del terzino opposto Calabria e delle due mezze ali Reijnders e Loftus-Cheek.
I due nuovi acquisti Reijnders e Loftus-Cheek inoltre hanno elevati doti atletiche e tempi eccellenti di inserimento per la ricerca degli spazi lasciati liberi dal movimento in contro di Giroud.
Sono molto importanti e ricercati anche i tagli sia alle spalle della linea difensiva sia i tagli interni, principalmente di Theo Hernandez che si butta a grande velocità nello spazio interno durante le transizioni positive. Un’ ultima arma utilizzata contro la difesa avversaria chiusa è il tiro in porta avendo a disposizione un’ottima batteria di tiratori come Reijnders, Theo Hernandez, Leao, Pulisic e Giroud.
FASE DI NON POSSESSO
Linea difensiva:
In fase di non possesso il Milan tende a schierarsi con un 1-4-4-2 con riferimento sull’uomo e con lo scivolamento del centrocampo verso sinistra, l’abbassamento sulla linea del centrocampo di Pulisc a destra e la coppia Giroud-Leao che si smarcano preventivamente per favorire la transizione positiva dopo il recupero palla. La linea difensiva è molto elastica e viene spesso spezzata da parte dei centrali Thiaw e Tomori per accorciare in avanti sull’uomo. Avendo appunto questo come principio è Krunic il principale incaricato per abbassarsi e ricomporre la linea portando equilibrio. Anche nel caso dei terzini l’input è quello di accorciare sull’uomo di riferimento anche molto lontano dalla propria porta con conseguente scivolata dei tre difensori rimasti e eventuale copertura della mezzala di riferimento.

Atteggiamento difensivo del centrocampo:
Il centrocampo è scaglionato, con Krunic che ha sia il riferimento sull’uomo, sia il compito di ricomporre la linea di difesa a 4, le due mezze ali Loftus-Cheek e Reijnders hanno anche loro il riferimento sull’uomo ed è principalmente di Reijnders il compito di portare equilibrio a centrocampo quando Krunic deve scalare all’indietro sulla linea difensiva.
Prima azione difensiva:
I Rossoneri si presentano come una squadra dotata di coraggio in fase di non possesso. Durante la prima costruzione della squadra avversaria il Milan effettua un pressing molto forte uomo su uomo con i tre attaccanti per carcare di recuperare palla il più alto possibile, togliendo spazio alla prima costruzione e costringendo gli avversari a effettuare spesso una costruzione diretta. Anche l’atteggiamento del resto della squadra si presenta molto aggressivo pronta and andare in avanti per togliere spazio e tempo agli avversari e come detto recuperare palla il più vicino possibile alla porta avversaria.
FASE DI TRANSIZIONE
TRANSIZIONE OFFENSIVA_
Rispetto alla passata stagione grazie all’ottimo e intelligente mercato operato dai rossoneri, acquistando giocatori di gamba importante, la squadra si è rinforzata soprattutto per quanto riguarda l’idea delle forti transizioni positive già viste nella passata stagione, dove molto spesso il Milan si rendeva pericoloso attraverso ripartenze fulminee partendo dalla propria metà campo, sfruttando la velocità di Leao e Hernandez. In questa stagione la principale differenza la si trova nel numero di giocatori coinvolti durante le transizioni: Calabria, Loftus-Cheek, Reijnders, Pulisic e Giroud oltre ai soliti Leao e Theo Hernandez.
Dopo aver recuperato palla, gli uomini di Pioli cercano spesso il passaggio rasoterra verticale verso Leao che ha il compito di smarcarsi preventivamente senza partecipare al recupero basso del pallone. Se la palla appena recuperata viene invece lanciata verso Giroud, il francese cerca di addomesticarla per far salire la squadra, che è comunque molto offensiva anche in questo caso portando avanti 4/5 giocatori.
TRANSIZIONE DIFENSIVA_
Il principio generale su cui si basano le transizioni difensive è il recupero palla nel più breve tempo possibile. La transizione difensiva del Milan porta quindi a una riaggressione totale del portatore, cercando dunque di recuperare la palla il prima possibile creando delle zone di densità. Essendo i rossoneri una squadra che si trova a proprio agio quando ha il pallone, tendono a provare il recupero immediato una volta persa palla.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA_
- Tanti giocatori di gamba in grado di sfruttare al meglio le transizioni offensive.
- Maignan ha ottime doti tecniche e letture in fase di prima costruzione.
- Reijnders, Theo Hernandez, Leao e Pulisic sono molto pericolosi quando arrivano a calciare da fuori area.
- Ottimi saltatori sulle palle inattive a favore: Giroud, Loftus-Cheek, Tomori e Thiaw.
PUNTI DI DEBOLEZZA_
- Non una grande organizzazione in fase di transizione negativa.
- Lato sinistro attaccabile se le rotazioni vengono fatte in ritardo.
- Se va a vuoto la riaggressione immediata concedono tanto campo all’avversario