Analisi realizzata da Daniel Delussu Colucci, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Il Sassuolo è una realtà ormai affermata nella massima serie italiana. Sono ormai 10 anni che milita in Serie A e durante questo periodo è riuscita a sfornare talenti di altissimo calibro. Squadra che dà molto spazio ai giovani, i quali ne fanno le sue fortune e che vengono ripagati, poi, con la possibilità di raggiungere un livello da top. Non sono mancate grandissime prestazioni degne delle grandi di Serie A come, per esempio, il 2-5 rifilato al Milan Campione d’Italia appena due settimane fa. La cosa che, per il momento, differenzia quest’ottima squadra dalle big è la continuità di prestazioni che spesso manca. La squadra emiliana predilige un gioco fondato sulla tecnica, sulla rapidità e sull’estro dei singoli. Ricca di giocatori dalle grandi doti tecniche, è leggermente più debole dal punto di vista fisico, ma una cosa è sicura: il gioco del Sassuolo è da calcio europeo.
Modulo base: 1-4-2-3-1
Modulo offensivo: 1-4-1-4-1
Modulo difensivo: 1-4-5-1
Fase di possesso:
Costruzione:
Il Sassuolo applica una costruzione dal basso che coinvolge la linea di difesa, il portiere e il mediano (Obiang) che si abbassa spesso a creare il gioco e a dare una soluzione di passaggio in più.
Sviluppo:
La fase di sviluppo viene condotta dai centrocampisti e dai terzini che accompagnano l’azione in modo perpetuo. Il mediano (Obiang) ha delle ottime doti di palleggio e una buona visione di gioco tale da poter muovere il pallone velocemente, favorendo i cambi di lato per eludere il pressing avversario e dare intensità alla manovra. Traoré dalla trequarti si abbassa spesso sulla linea di centrocampo a legare il gioco e questa è una chiave importante, perché insieme a Frattesi, i due riescono a risalire velocemente il campo grazie alle loro grandi doti in progressione. Il centrocampo è scaglionato e i loro metodi sono assolutamente collaudati. In campo ognuno sa agire precisamente in funzione dei movimenti dei compagni di reparto.
Lateralità
Essendo una squadra totalmente devota a un calcio intenso, spettacolare e molto tecnico, il Sassuolo sfrutta molto in gioco in catene laterali, che viene sviluppato soprattutto sulla fascia destra sull’asse Berardi-Frattesi-Rogerio.
Rifinitura
A questa fase partecipano le ali e le mezze ali principalmente, con Frattesi e Traoré in grado di portare avanti palla con grande intensità e rapidità in verticale. Laurienté e Berardi, le due ali, sono dotati di ottimo dribbling e – giocando a piede invertito – sfruttano la loro tecnica per accentrarsi e avere una visione di gioco nella trequarti avversaria molto più ampia.

Finalizzazione
La squadra predilige gli inserimenti di Frattesi e Traoré molto abili nel taglio. Laddove questa situazione si verifichi, uno dei due si inserisce mentre l’altro resta in preventiva qualche metro più indietro per non sbilanciarsi troppo. Essendo una squadra dalle grandi qualità tecniche, non mancano sicuramente i colpi dei singoli, infatti, Laurienté e Berardi non sono nuovi a gol con azioni personali, saltando i loro marcatori e concludendo a rete con grande precisione.
Fase di non possesso:
Prima azione difensiva
La squadra emiliana organizza un pressing a zona mista. I tre attaccanti, infatti concedono il primo fraseggio alla squadra avversaria restando bloccati in linea. Le due mezze ali – con Traoré che interpreta il ruolo di mezz’ala sinistra abbassandosi dal suo ruolo originario di trequartista- sono a uomo sui due centrocampisti della squadra avversaria e li seguono a tutto campo. Il mediano rimane in posizione di controllo del trequartista avversario in una posizione più arretrata.

Atteggiamento difensivo del centrocampo
Anche in fase di non possesso il centrocampo è scaglionato. La squadra tende ad essere molto corta, motivo per cui il mediano non gioca con un vero e proprio riferimento, bensì va a prendere l’uomo avversario che si propone in fase di rifinitura al momento dello sviluppo dell’azione. Le due mezze ali restano a uomo sui due mediani avversari rompendo la linea quando necessario.
Lateralità difensiva
La squadra di Dionisi non cerca i raddoppi di marcature sulle fasce, ma le mezze ali e le ali aiutano tutto in fase difensiva permettendo ai terzini di fare più densità in area di rigore essendo tutti e 4 molto fisici.
Linea difensiva
La linea è a 4, con degli interpreti molto fisici adatti, potenzialmente, a fare tutti i centrali. I due difensori centrali (Erlic e Tressoldi) giocano a uomo sui riferimenti offensivi avversari. La linea lavora in diagonale corta, infatti, quando uno dei due laterali escono, il centrale in corrispondenza scivola verso il compagno che ha rotto la lune, oppure mantiene la posizione, applicando la trappola del fuorigioco e non concedendo metri in profondità alla squadra avversaria.

Transizione offensiva
Essendo una squadra amante del bel gioco, tecnica e intensa, il Sassuolo quando recupera palla cerca immediatamente il contropiede, sfruttando le grandi capacità di allungo delle mezze ali Traoré e Frattesi oppure gli strappi delle due ali Berardi e Laurienté.
Transizione difensiva
Come detto in precedenza a livello difensivo il Sassuolo predilige la densità in zona palla, infatti, in caso di perdita del possesso, si cerca di riaggredire con vigore gli avversari cercando di recuperare il pallone il prima possibile.
Analisi SWOT_
- Punti di forza:
- Tecnica
- Rapidità
- Progressione
- Dinamismo del centrocampo
- Punti di debolezza
- Fisicità
- Mancanza di terzini di grande spinta
- Mancanza di un attaccante di peso in grado di tenere su palla e fare a sportellate
- Punti di forza: