Analisi realizzata da Mattia Minatti, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Ciò che lega la stagione scorsa e quella in corso in casa Lazio è il sistema di gioco utilizzato. Maurizio Sarri, reduce da un’ottima stagione ha confermato il 4-3-3. Dal mercato estivo sono arrivati l’attaccante argentino Taty Castellanos, i centrocampisti Kamada e Guendouzi chiamati a non far rimpiangere la partenza di Milinkovic-Savic, e il danese Isaksen tassello utile per puntellare le corsie laterali laziali.
Analisi dei giocatori impiegati
Nello scacchiere tattico del tecnico toscano troviamo Provedel in porta che lo scorso anno ha vinto la battaglia tra i pali con Maximiano, altro acquisto della passata stagione. Il portiere italiano garantisce buone uscite con i piedi, cercando anche con discreta frequenza e ottimo risultato verticalizzazioni rasoterra sulle due mezzeali che riescono spesso a farsi trovare liberi nello spazio creato dal mediano si allinea ai terzini infase di costruzione.
Davanti a lui forma una solida coppia difensiva il duo Casale–Romagnoli, ottimi entrambi nel gioco aereo. Il primo ha doti di marcature più spiccate mentre il secondo garantisce maggior affidamento inimpostazione. Nella batteria dei laterali bassi è presente un solo sinistro naturale, Pellegrini, che sin qui ha collezionato solo 130’ senza mai trovare spazio tra i titolari.
Lazzari e Marusic sono i terzini più impiegati da Sarri, mentre in mediana stanno salendo le quotazioni (e le geometrie) di Rovella a discapito di Cataldi. Guendouzi e Vecino si alternano nel ruolo di centrocampista Box-to-Box, centimetri e muscoli che l’altra coppia di mezzali, Luis Alberto e Kamada, non ha e ai quali Sarri chiede un lavoro diverso, più tecnico e meno tattico, sia sotto il profilo difensivo che offensivo. I ruoli di ala, rispettivamente sinistra e destra, sono ricoperti solitamente da Zaccagni e Felipe Anderson spesso sostituiti sul finale di gara da Pedro e Isaksen. Nelle ultime uscite il faro centrale della manovra è risultato essere il nuovo acquisto argentino con Immobile costretto a guardare, almeno inizialmente dalla panchina.
Fase del possesso
Costruzione
Durante la fase di possesso tutti i giocatori sono coinvolti nella manovra, nella costruzione dal basso è facile identificare il rombo che viene a crearsi tra i due difensori centrali che si aprono, il portiere e il mediano che forma una linea a tre con i terzini che si alzano.
Sviluppo
Qualche metro più avanti le mezze ale agiscono da riferimento una volta che la palla è in possesso di uno dei due centrali; nelle azioni con possesso prolungato dal basso notiamo un interscambio della posizione tra il centrocampista centrale di parte e l’ala in modo da non dare punti di riferimento e ritagliarsipiù spazio per il primo controllo.
Lateralità
Il sistema di gioco utilizzato da Sarri permette un buono sviluppo sulle zone laterali sfruttando i triangoli che questo garantisce. I terzini accompagnano molto l’azione ritrovandosi spesso in area come in occasionedel cross che porta al rigore contro la Fiorentina. L’utilizzo di un destro come terzino sinistro permetteun’attacco diretto che sfrutta proprio il piede forte del basso di sinistra che molto spesso di prima cercal’attaccante, soprattutto contro le squadre che portano una forte pressione sul portatore di palla. La fasciadestra è predomina sull’opposta per numero di uscite, soprattutto dal basso vista anche l’ottima propensione al palleggio (e alla fase offensiva) di Lazzari.
Rifinitura
Il centrocampista centrale di sinistra è colui che spesso si accentra, avanzando anche di qualchemetro per trovare passaggi chiave o per prendere in mano il gioco quando necessario. Chiunque agisca come mezzala destra ha maggiormente il compito di accompagnare l’azione e risultare pericoloso con gli inserimenti senza palla (spiccata dote che Sarri ritrova in un fedelissimo come Matias Vecino).
Finalizzazione
I numerosi cross dalla destra (non a caso F.Anderson risulta il miglior assist-man in rosa) non sono l’unica opzione che la Lazio adotta in fase di finalizzazione. L’immagine sottostante riporta un frame della partita contro la Fiorentina di un cross effettuato dalla fascia sinistra. Possiamo vedere la suddivisione dell’area di rigore con il terzino pronto per un eventuale palla bassa in sovrapposizione interna, l’attaccante centrale che agisce sul primo palo, il centrocampista opposto sul centro porta-secondo palo, l’ala opposta fuori dal secondo e il centrocampista di parte al limite.

I centrocampisti della Lazio sono tutti giocatori dotati di un buon tiro da fuori, opzione che torna spesso utile con difese piuttosto basse quando non c’è spazio per agire con i filtranti in zona di rifinitura.
Fase di non possesso
Prima azione difensiva
Per quanto riguarda la fase di non possesso la Lazio porta una pressione massima sin dalla prima costruzione avversaria con l’attaccante che si occupa della prima pressione supportato centralmente dalla mezzala di sinistra con l’incursore di destra che spesso si allinea al centromediano.

La finalità della pressione è quella di indurre gli avversari ad un attacco diretto, forti dei centimetri deidue difensori centrali.
Analisi del centrocampo
La copertura centrale è spesso garantita dal mediano che agisce più come schermo difensivo (soprattutto su verticalizzazioni basse) che in marcatura.
Lateralità difensiva
Un’altra caratteristica difensiva della squadra di Sarri è senz’altro la compattezza con le ali che si abbassano sulla linea dei due mediani, sopratutto quando la palla è in zona centrale nella metà campo difensiva andando a ricreare un 4-4-1-1 che vede tutti e undici i giocatori coinvolti in fase di non possesso.

Lateralmente contiamo molti raddoppi con le due ali che si sacrificano molto e aiutano i due terzini.
Analisi della linea difensiva
Per quanto riguarda la difesa da cross o da traversone è ben visibile la linea a 4 con un mediano che si posiziona centralmente qualche metro più avanti. Talvolta è proprio uno dei due mediani ad andare a riformare la linea a 4 quando il terzino esce sul portatore di palla pronto al cross.
Transizione
Transizione Difensiva: Nell’analisi delle transizioni è giusto dare importanza alla zona dove essa avviene, se la Lazio perde palla nella metà campo offensiva la prima idea è quella di una riaggressione rapida, sia sul portatore che sugli appoggi, con la difesa che segue non concedendo spazi, diversamente avviene nella metà campo difensiva, qui la prima idea è quella di consolidare i reparti al fine di evitare filtranti che possono mettere in difficoltà i non rapidissimi centrali.
Transizione Offensiva: avviene sempre con molti uomini in zona palla, questo per avere entrambe le soluzioni, sia un consolidamento del possesso ma soprattutto un’uscita rapida con la ricerca delle ali che attaccano lo spazio lasciando molto campo al portatore.
Analisi SWOT
Punti di forza: senz’altro la tecnica abbinata a una sostanziosa dosee di rapidità sugli esterni e un’attacco dell’area di rigore con molti uomini.
Punti di debolezza: Da migliorare la gestione della palla centralmente, soprattutto dal basso. Margini di miglioramento con l’acquisto di Rovella li troviamo nello schermo che quest’ultimo fa riguardo ai filtranti avversari, nota dolente della passata stagione e delle prime gare di quest’anno.