Analisi realizzata da Alejandro Padron Eutropi, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
La Salernitana di Paulo Sousa sta attirando l’attenzione degli appassionati di calcio per la sua innovativa idea tattica. L’allenatore portoghese sta infatti mettendo in campo un gioco offensivo e aggressivo che sta dando i suoi frutti in campo. In questa analisi, esploreremo più nel dettaglio la strategia tattica adottata da Sousa e come sta influenzando le prestazioni della squadra campana.
Sistemi di gioco
Schieramento iniziale (e di sviluppo): 3-4-2-1
Prima pressione: 3-4-1-2
Avversario sulla trequartI: 5-4-1
Fase di possesso
- Costruzione
Nelle rimesse del portiere, specie quando la squadra avversaria è ben schierata, si effettuano sempre dei lanci lunghi a ricercare la figura di Piatek, che pur non essendo altissimo (1 83cm), scende per ricevere il pallone, in modo da liberarsi della propria marcatura. Nel mentre uno dei due trequartisti, spesso Vihena, attacca la profondità. Quando la palla arriva al portiere, senza che sia rimessa, si tenta di fare un minimo di fraseggio, per attirare la pressione avversaria. Il modulo rimane il 3-4-2-1, se la pressione aumenta Crnicoj può scendere per dare un’opzione in più, e per far allargare la difesa.

- sviluppo
Quando la rimessa non è del portiere, ma si ha appena recuperato palla, si cerca sempre un minimo da fraseggio prima del lancio lungo, ricercando il pressing avversario. Crnicoj, che è un giocatore di gran movimento, scende in mediana, in modo da dare un’alternativa in più e poter allargare la difesa. I lanci solitamente avvengono una volta raggiunte le catene laterali, la figura di Candreva è la più ricercata per un possibile passaggio chiave. Molto ricercati sono soprattutto i cambi di gioco, specie nelle transizioni, ma anche nel palleggio, si tende a spostare l’intera squadra sulla destra, per liberare Bradaric sulla sinistra, far effettuare il cambio di gioco da Candreva ed arrivare in zona cross palla al piede.
- rifinitura
Quando i lanci a cercare Piatek vanno a buon fine, uno dei due trequartisti trova la profondità a tu per tu con il portiere. Quando l’azione risulta essere più manovrata, i cross, come i tiri dalla distanza sono molto ricercati. Gli inserimenti in area sono prerogativa di Coulibaly, sulle fasce, naturalmente specie quella sinistra, si trova spesso Crnicoj. Candreva è uno dei principali tiratori dalla distanza, insieme a Coulibaly e Bonazzoli se scende.
Fase di non possesso
- Prima azione difensiva
Durante la prima azione difensiva la squadra si schiera con un 3-4-1-2, con Vihena che si alza fino la linea di Piatek, Bonazzoli invece rimane sulla trequarti a marcare il maniera molto stretta il play, in questo caso Cataldi. Il livello di pressing non è elevato, in modo da poter stringere gli spazi e potersi permettere dei raddoppi a centrocampo.

- atteggiamento centrocampo
Quando l’avversario si trova in fase di sviluppo, Bradaric scende sulla sinistra, mentre Crnicoj prende il suo posto. Bonazzoli rimane sempre stretto sul play, Vihena scende si abbassa fino alla linea di centrocampo, dove si alza il livello di pressing sul portatore. Piatek rimane escluso dalla manovra. Rispetto gli altri Coulibaly tende molto più ad anticipare gli avversari quando c’è una verticalizzazione avversaria.
- Linea di difesa
Una volta che gli avversari hanno raggiunto la trequarti, Crnicoj si abbassa ulteriormente, formando una difesa a 5. La difesa passa dall’essere a 3, all’essere a 5 tramite i due giocatori di centrocampo situati sulla sinistra (per non dover far arretrare Candreva), che vengono sostituiti da Vihena e Bonazzoli, formando di fatto un 5-4/1, dove Piatek si rende pronto ad una possibile ripartenza. Nonostante la difesa sia a 5 viene lascito spazio in zona cross, l’intento è quello di eliminare ogni possibilità di scambio in zona pericolosa, senza un eccessivo pressing, quasi favorendo i tiri dalla distanza ed i cross.
Transizioni
- offensiva
Durante le transizioni offensive, anche per non soffrire il contropressing avversario si cerca subito il cambio di gioco. I contropiedi si sviluppano il più delle volte sulle catene laterali e vengono rifinite con un cross. Quando il recupero avviene in fase difensiva si tenta semplicemente di allentare la situazione con un minimo di fraseggio, prima di poter sviluppare l’azione.
- difensiva
Appena viene perso il possesso di palla in fase di sviluppo o in fase di rifinitura, Bradaric e Crnicoj rientrano per prendere posizione di difesa, ciò che rimane del centrocampo, quindi Coulibaly, Bonazzoli, Vihena tentano di recuperare immediatamente palla tramite un contropressing sul portatore.

Punti di forza
- Risultano molto efficaci i cambi di gioco durante la fase di sviluppo, per prevenirli la squadra avversaria sarebbe costretta ad allargarsi, facilitando quindi il fraseggio.
- Il fatto che Bonazzoli marchi sempre stretto il play avversario, può rendere davvero difficoltosa la prima fase di costruzione. Se questa marcatura venisse accompagnata con un pressing più organizzato, che impieghi anche più giocatori, si porterebbe l’avversario a commettere degli errori tecnici in zona pericolosa, certo verrebbero coperti meno spazi di difesa e ci si prenderebbe qualche rischio in più.
- Crnicoj riesce a macinare molti km in gara, viene impiegato sia in fase di difesa, dove lo si vede spesso prendere parte della difesa a 5, che in fase di attacco, dove in caso di cross entra spesso in area
punti di debolezza
- Quando la squadra cerca il fraseggio, specie in fase difensiva, e l’avversario inizia a pressare sul portatore, più volte ci sono stati degli errori tecnici dei singoli che hanno messo in pericolo la squadra.
- Piatek riesce a rendersi utile nel gioco aereo pur non essendo di natura una torre grazie ai suoi accorci, in modo da non avere un avversario da potergli contendere il pallone. Ma troverebbe maggiore difficoltà se un giocatore di centrocampo scendesse per poter contendere palla, senza dover impiegare un difensore e liberare spazzi che permettano le imbucate.
- La Salernitana inizia ad avere problemi di sviluppo nel momento in cui trova di fronte a sé una squadra che non si scopre. Non utilizzando un livello di pressing troppo elevato, riducendosi solo a qualche copertura preventiva ed un leggero pressing sul portatore, quando la squadra avversaria ha la palla e vuole controllare il match, il recupero rimane difficoltoso.