Analisi realizzata da Flavio Leanza, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Lo Spezia, al suo terzo campionato consecutivo in massima serie dopo una storica promozione targata Vincenzo Italiano del 2019-2020, cerca di raggiungere l’obiettivo salvezza anche quest’anno.
La stagione inizia con mister Luca Gotti al comando, ed una rosa formata da un mix di giocatori giovani ed esperti.
In porta il titolare è l’ex Fiorentina Dragowski, tornato a disposizione dopo una serie di problemi fisici, e dopo aver visto giocare al suo posto il vice Zoet, il giovane Zovko e l’espertissimo Marchetti.
Al centro della difesa, che durante la stagione è stata spesso schierata a 3, dopo la partenza di Kiwior i più utilizzati sono diventati Nikolaou, Caldara, Amian e Ampadu quest’ultimo utilizzato anche come mediano. Sulle fasce si sono alternati Amian e Holm sulla destra e Reca e Bastoni sulla sinistra.
I perni del centrocampo in questa stagione sono Bourabia e Agudelo, spesso coadiuvati da Ekdal o Kovalenko.
In attacco Nzola è il riferimento offensivo principale, affiancato da Gyasi, Strelec o Verde; nella sessione di mercato invernale per completare il reparto è arrivato l’uzbeko Shomurodov dalla Roma.
La stagione dei liguri non è stata sinora entusiasmante: alla 22esima giornata con 19 punti, si è trovata al quart’ultimo posto con soli 2 punti di margine sul Verona terz’ultimo. La proprietà ha deciso che a pagare per questo andamento negativo è mister Luca Gotti, chiamando in sua sostituzione Leonardo Semplici.
La partita analizzata per la stesura di questa analisi è Udinese-Spezia 2-2, che coincide esattamente con l’esordio in panchina del tecnico toscano.
SISTEMI DI GIOCO
- Normale:
1-4-2-3-1;
Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia (89’ Kovalenko), Ekdal; Verde (62’ Shomurodov), Agudelo (74’ Maldini), Gyasi; Nzola (89’ Caldara).
- Normale:
- Fase di possesso:
1-2-3-4-1;
Dragowski; Ampadu, Nikolaou; Amian, Ekdal, Reca; Verde, Bourabia, Agudelo, Gyasi; Nzola.
- Fase di possesso:
- Fase di non possesso:
1-4-4-2;
Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia, Ekdal, Agudelo, Gyasi; Verde, Nzola.
1-4-5-1;
Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Verde, Bourabia, Ekdal, Agudelo, Gyasi; Nzola.
- Fase di non possesso:

FASE DI POSSESSO
Costruzione_
Lo Spezia, durante il match, ha utilizzato due tipi di costruzione, a seconda della pressione portata dagli avversari.
Date le caratteristiche del suo centravanti, la squadra ligure ha la possibilità di optare per una costruzione diretta alla ricerca di Nzola (bravo nelle sponde verso i compagni e nell’attaccare la profondità), a cui spesso viene chiesto di smarcarsi preventivamente.
Semplici ha scelto di alternare a questa opportunità, la ricerca di una costruzione a 3 dal basso, con uno dei centrocampisti (maggiormente Ekdal) che si abbassa sulla linea dei due difensori centrali.

Sviluppo:
In fase di sviluppo il centrocampo è discretamente dinamico: si passa spesso da una linea a 2 (Bourabia-Ekdal) più un vertice alto (Agudelo), ad un reparto a 3 con uno tra Ekdal e Bourabia vertice basso. Quest’ultima situazione che accade la maggior parte delle volte quando lo Spezia si trova nella trequarti di centrocampo, fa quindi della scambiabilità dei ruoli e della dinamicità le caratteristiche principali della fase di sviluppo della squadra ligure.
Lateralità offensiva:
Il tecnico toscano ha scelto di utilizzare frequentemente le catene laterali, sia perchè è un principio di gioco che predilige, ma probabilmente anche per cercare di sfruttare una superiorità numerica sulle corsie esterne che poteva far male all’Udinese.Sulla fascia sinistra, al capitano Gyasi si sovrappone il terzino Reca, e vanno in aiuto uno tra Agudelo e Ekdal o entrambi.
Sulla destra, invece, si viene a formare un triangolo costituito da Verde, Bourabia e Amian.

Rifinitura:
Mister Semplici ha ripetuto in conferenza stampa di contare molto sulla tecnica di giocatori come Agudelo, Verde o Maldini e probabilmente la zona di rifinitura è quella che maggiormente può mettere in mostra le qualità di questi giocatori. Nella partita contro l’Udinese, infatti, soprattutto Agudelo,autore anche di un assist, ha cercato di ritagliarsi uno spazio in zona di rifinitura, nonostante in più di un’occasione i difensori avversari lo raddoppiassero.
Finalizzazione:
Una buona prestazione offensiva dei liguri è frutto di una ricerca di svariati modi di finalizzare l’azione.
Si è visto cercare le sovrapposizioni dei terzini sulle fasce di competenza, che poi andavano a finalizzare con un cross o un rasoterra alla ricerca di Nzola.
L’attaccante angolano è spesso protagonista anche di movimenti a cercare la profondità con tagli alle spalle della linea difensiva, servito bene in alcune occasioni da Agudelo.
Data la qualità tecnica di capitan Gyasi e di Verde, lo Spezia ha anche provato spesso a superare la linea difensiva avversaria con degli Uno vs Uno.
FASE DI NON POSSESSO
Prima azione difensiva:
Nonostante la squadra fosse abituata a giocare con una difesa a 3, e nonostante i pochi allenamenti che ha avuto a disposizione il tecnico toscano, lo Spezia ha scelto di attuare una prima pressione coprendo le linee di passaggio avversarie e riuscendo a volte a limitare in questo modo l’uscita palla al piede dell’Udinese.
In qualche occasione il reparto offensivo ha chiamato il pressing in avanti: è stata una situazione abbastanza sporadica probabilmente perché la squadra ha bisogno di essere più in fiducia e di riuscire a giocare più corta.
Centrocampo difensivo:
La maggior parte delle volte il centrocampo in fase difensiva si schiera a 3, con Agudelo e Bourabia al fianco di Ekdal (leggermente più arretrato), mentre sulle corsie laterali danno una mano Gyasi e Verde.
In altre situazioni si nota come lo Spezia preferisca lasciare Verde accanto a Nzola pronti per una possibile ripartenza, ed in quel caso il reparto di centrocampo si schiera a 4, con Gyasi e Bourabia sugli esterni e Agudelo-Ekdal coppia centrale.
Lateralità difensive:
Data l’ottima qualità sulle corsie esterne degli avversari, lo Spezia ha evitato di concedere l’Uno vs Uno ad un esterno pericoloso come Udogie: ecco che ad aiutare Amian in marcatura raddoppiava Bourabia, o a volte Verde. Stessa cosa sull’altra corsia, dove il terzino Reca ha trovato appoggio in Gyasi o in uno tra Ekdal e Agudelo.
Comportamento della linea difensiva:
L’impatto di Semplici è stato chiaro subito dal primo minuto: è necessario ritrovare compattezza difensiva dato il numero elevato di gol subiti dai liguri prima del suo arrivo in panchina.
Il comportamento della linea difensiva, schierata a 4, è chiaro: cercare di mantenere una linea stretta con diagonali corte, evitando di concedere la profondità ai due attaccanti molto veloci dell’Udinese. Se delle volte ha funzionato, è tuttavia innegabile l’errore dei due centrali (oltre la bravura dell’attaccante avversario) nel caso del primo gol dell’Udinese quando Beto ha approfittato di un non perfetto posizionamento della linea di difesa.
FASE DI TRANSIZIONE
Transizione offensiva:
Nel momento in cui ritorna in possesso di palla, lo Spezia verticalizza immediatamente alla ricerca di Nzola che nel frattempo ha il compito di smarcarsi preventivamente, esempio di transizione offensiva che è pienamente riuscita nel caso del primo gol dei liguri (con complicità della difesa avversaria).
Transizione difensiva:
Appena perso il controllo del possesso, la squadra ligure prova a recuperare palla immediatamente se si trova con molti giocatori in zona palla e soprattutto se si trova nella trequarti difensiva degli avversari.
Più frequentemente invece decide di riposizionarsi dietro, evitando le possibili ripartenze fulminee dell’Udinese, con i due centrali difensivi che tendono a rimanere fissi in copertura preventiva su Beto e Success.
PUNTI DI FORZA
- Nzola: doppietta e partita di spessore per il centravanti angolano.
- Transizione offensiva: buona velocità nel capovolgere l’azione da difensiva in offensiva.
- Catene laterali: tanta presenza sulle fasce, sia in fase di possesso che in fase di non possesso.
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Fase difensiva: difesa molto battuta e diverse disattenzioni di reparto.
- Poca precisione nell’ultimo passaggio: due soli passaggi chiave in tutta la partita ne sono la dimostrazione.
- Poca cattiveria sulle seconde palle.