L’Ungheria di Marco Rossi si è qualificata alle fasi finali di EURO 2020 dopo i play-off vinti con l’Islanda, sorteggiata nel girone F con Portogallo, Francia e Germania.
Dopo esperienze nella serie C italiana, il tecnico Piemontese ha trovato la sua dimensione proprio sulle sponde del Danubio ottenendo ottimi risultati con l’Honved e da tre anni con la Nazionale.
L’Ungheria ha dimostrato di essere una squadra molto organizzata, e in questo, si nota l’impronta della scuola Italiana di Mister Rossi, perciò nonostante sia partita sfavorita nei confronti con le sue dirette avversarie del girone, è una squadra che crea più di un problema alle rivali.
Non vanta giocatori di grande fantasia e tecnica ma è una squadra estremamente organizzata e con giocatori di grande dinamismo perfettamente bilanciati a compagni con grande forza fisica.
Il sistema di gioco dell’Ungheria è un 5-3-2 con Gulacsi in porta difesa a tre Botka – Orban – Szalai
Centrocampo a 5 con Lovrencsics e Fiola sugli esterni Kleinheisler – Nagy – Schafer in mezzo e davanti in attacco la coppia Sallai – Szalai.
P Gulacsi, portiere di esperienza forte tra i pali
DD Botka giocatore di piede destro, rapido e dinamico bravo nelle chiusure in campo aperto, a volte impiegato anche come esterno.
DC Orban leader della difesa, giocatore di piede destro, abile nel gioco aereo.
DS Szalai difensore classe 98’ mancino gioca su piede forte, grande struttura forte nel gioco aereo, rapido.
ED Lovrencsics giocatore di esperienza più difensivo che di spinta
ES Fiola gioca a sinistra nonostante sia destro, giocatore di quantità ma che tende a essere dei due esterni quello che segue di più l’azione in fase offensiva.
CC Nagy metronomo giocatore che da tanto equilibrio alla squadra, bravo nel leggere in fase di non possesso quando scivolare sulla linea di difesa per compattarla, detta i tempi della manovra in possesso.
CD Kleinheisler centrocampista abile in entrambe le fasi del gioco, buon tiro da fuori e bravo nel cercare l’inserimento.
CS Schafer classe 99’ giocatore più di equilibrio rispetto a Kleinheisler gioca più vicino a Nagy.
Destro, buona tecnica e ottimo dinamismo.
PP Szalai prima punta molto forte fisicamente, grande lottatore, giocatore di manovra che lavora molto per la squadra
SP Sallai seconda punta tecnica dinamica veloce, lavora molto alle spalle di Szalai e cerca di attaccare gli spazi che quest’ultimo crea.
SISTEMI DI GIOCO
SISTEMA DI GIOCO BASE 5-3-2
SISTEMA DI GIOCO OFFENSIVO 3-5-2
SISTEMA DI GIOCO DIFENSIVO 5-3-2
FASE DI POSSESSO
La nazionale Ungherese opta spesso per una costruzione diretta giocando palla su Szalai che si allarga cercando di creare spazi alle sue spalle.
La squadra resta sempre molto compatta con indicazioni precise: lo spazio alle spalle lo attacca la seconda punta Sallai mentre l’interno di parte in base a dove va a collocarsi Salzai accorcia e gioca sotto cercando di conquistare le seconde palle o l’eventuale giocata a sostegno.
In questo caso gli esterni si alzano e danno un opzione laterale di sviluppo oppure l’interno in possesso gioca su Nagy e a quel punto si ritorna in struttura.
L’Ungheria cerca maggiormente uno sviluppo centrale della manovra, non è una squadra che attacca molto sulle corsie esterne.La palla da dietro su Szalai la cercano indistintamente i tre centrali, non è una giocata che prova uno soltanto, spesso dopo una trasmissione vicina del portiere Gulacsi su uno dei tre si ricerca il meglio posizionato e si sviluppa la costruzione diretta saltando il centrocampo sulla prima punta.

FASE DI NON POSSESSO
In non possesso l’Ungheria gioca con le linee molto compatte e non rompe mai il 5-3-2.
Lascia il gioco agli avversari fino al centrocampo per poi iniziare una pressione senza mai andare fuori zona.
Gli interni di centrocampo restano dentro e non escono sull’esterno avversario, esce l’esterno di parte e nel caso si spezzi la linea con una uscita alta la compatta o Nagy centralmente oppure l’esterno opposto.In questa fase si vede molto il lavoro tattico di Rossi, l’Ungheria infatti raramente concede la profondita rimanendo compatta e chiudendo tutti gli spazi consapevole che sulle palle alte avversarie con la fisicità del reparto arretrato può soffrire meno.

TRANSIZIONI
TRASINZIONE DIFENSIVA
In caso di transizione difensiva l’Ungheria cerca immediatamente di ricompattarsi chiudendo gli spazi e con giocate preventive sulla profondità.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
Tenendo un baricentro abbastanza basso su riconquista cerca di ripartire in velocità se vede gli avversari sbilanciati in avanti oppure va in struttura cercando il mantenimento con Nagy prima opzione.

PUNTI DI FORZA
- Organizzazione di gioco
- Fisicità
- Palle inattive
- Consapevolezza
- Entusiasmo e il fatto di non aver nulla da perdere
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Inesperienza ad alti livelli
- Poca qualità dei singoli
- Poche possibilità di cambiare in corsa