Analisi realizzata da Luca D’Amico, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
SISTEMI DI GIOCO
BASE: 1-4-3-3
POSSESSO: 1-4-3-3; 1-4-1-4-1
NON POSSESSO: 1-4-1-4-1; 1-4-5-1
Introduzione
Dopo le prime partite roboanti, da parte della Lazio, c’è stato un netto calo, con tre stop consecutivi due in campionato e uno in Europa League.
Lazio oggi allenata da Maurizio Sarri, fautore del bel gioco in Italia, grazie al suo ex splendido Napoli, dove ha fatto vedere le cose migliore con il suo 4-3-3.
Lazio che nell’ultima partita, il famigerato derby Capitolino, ha di nuovo mostrato di che pasta è fatto vincendo per 3 a 2 contro una Roma molto ostica. Inoltre sembrano tornati i meccanismi, non affatto semplici, adottati dal comandante Sarri.
Lazio che scende in campo con il solito modulo 4-3-3 ma che vedremo spesso cambiare e assumere sia in fase di possesso che in fase di non possesso una sorta di 4-1-4-1, dove i due interni di centrocampo sono molto mobili e alla continua ricerca di profondità.
FASE DI POSSESSO
–Costruzione: La costruzione quando la Lazio è pressata, si prova ad uscire con un fraseggio tra centrali e portiere e l’aiuto anche del mediano sempre palla a terra, nel caso questo tentativo non va a buon fine, Reina lancia lungo sul laterale destro dove trova pronto a saltare Milinkovic Savic.
Invece quando la Lazio non è pressata, o riesce ad uscire fraseggiando in area di rigore è immediatamente fuori, i centrali portano su la palla e la squadra guadagnando cosi metri grazie anche all’appoggio dei terzini, solo in quel momento, cercano di trovare con passaggi verticali i due interni di centrocampo (Milinkovic Savic e Luis Alberto ),che nel frattempo con un movimento incontro chiedono palla per poi scaricare o agli esterni alti o imbucare la palla in profondità per la punta.
–Sviluppo: Lo sviluppo di gioco avviene mediante passaggi tra il difensori centrali e il terzino di riferimento, non cambiando mai gioco, ma rimanendo sempre sulla fascia dove si è deciso di attaccare, ed è proprio li che poi si decide se cercare un appoggio interno, e di conseguenza il passaggio ai centrocampisti posti dietro la linea di difesa avversaria , oppure di appoggiarsi all’esterno alto e tentare la soluzione solitaria.
Un’altra caratteristica importante in fase possesso palla, non trovando particolari sbocchi esterni, è l’avanzamento di Milinkovic sulla linea dei tre d’attacco, con Luis Alberto che viene a giocare palla sulla linea di Lucas Leiva, formando cosi un 4-2-4.

–Rifinitura: La rifinitura viene fatta alle spalle dei centrocampisti, sia dalle due mezze ali che dagli esterni larghi che si addentrandosi nel campo, cercano uno scambio rapido con l’attaccante che fa da boa, per poi andare al tiro.
–Finalizzazione: Ricerca della profondità e degli spazi vuoti alle spalle dei centrocampisti in caso di contropiede ma anche dei difensori centrali, con attacchi da parte dell’attaccante o delle due mezze ali alle spalle dei difensori in zona centrale (come nel caso del primo gol).

NON POSSESSO
–Prima azione difensiva: La Lazio decide di non aspettare mai la Roma nella propria metà campo, e attua un pressing non feroce, ma sempre votato all’andare avanti e mai indietro, ponendo cosi l’accento le marcature uomo su uomo in ogni zona del campo e muovendosi con il 4-1-4-1, costringendo il più delle volte al rilancio lungo da parte del giocatore della Roma in possesso palla.
–Seconda azione difensiva: Laddove il pressing offensivo attuato nella prima fase non risulta efficace, la Lazio decide di abbassarsi fino all’area di rigore propria, formando sempre un 4-4-1 o in alcuni casi un 4-5-1 molto schiacciato lasciando poco spazio tra le due linee di difesa e centrocampo e con la difesa particolarmente stretta optando per non lasciare spazio all’interno del campo.

TRANSIZIONI
–Offensiva: La tattica adottata, sulla transizione offensiva, ottimamente dati i due gol è il contropiede.
–Difensiva: Pressing feroce alla riconquista della palla, portando tanti uomini in zona palla, a formare una sorta di quadrato o rombo, in modo anche cosi da ripartire velocemente o far rientrare i compagni nella zona di loro competenza.
Punti di forza:
-Abilità nel contropiede e rapidità nell’attaccare la profondità;
-Sistema di gioco mobile con mezze ali duttili a più posizioni verticalmente;
-Linea difensiva molto stretta e reparti corti.
Punti di debolezza:
-Manovra lenta;
-Punta lasciata sola;
-Imprecisione nei passaggi.