Il 2-2 contro il Vicenza mette i titoli di coda al campionato del Bassano Virtus, che in questa stagione chiude all’ottavo posto. Una stagione iniziata con la prima partita persa in trasferta, ma che ha visto poi i ragazzi di Colella conquistare 8 risultati positivi di fila, con 5 vittorie e 3 pareggi. Dopo questi due mesi trascorsi in entusiasmo, per il Bassano inizia il suo periodo no, raccogliendo un solo punto nelle otto partite successive chiudendo il 2017 in decima posizione, ma con l’inizio del nuovo periodo positivo per i veneti. Infatti i giallo-rossi metteranno a segno nove risultati positivi di fila con 6 vittorie e 3 pareggi salendo fino alla terza posizione in campionato. Putroppo, come successo in precedenza, la squadra di mister Colella accusa un calo e grazie ai soli 8 punti raccolti nelle ultime 8 partite disputate, il Bassano chiuderà la stagione all’ottavo posto in classifica.
FORMAZIONE: (4-3-2-1): 22.Grandi; 2.Andreoni, 13.Pasini, 5.Bizzotto, 3.Karkalis; 8.Bianchi, 14.Botta, 4.Proia; 19.Venitucci, 10.Minesso; 18.Diop.
Il Bassano Virtus scende in campo con un 4-3-2-1 che non subisce grandi variazioni nel corso della partita, eccezione fatta quando le due mezz’ali partono già larghe e vanno a creare una linea d’attacco a tre.
Alla guida della difesa c’è capitan Bizzotto, carismatico trascinatore dei gialo-rossi; i terzini Andreoni e Karkalis offrono molta spinta sulle fasce a partire già dalla fase di costruzione. La linea a tre di centrocampo è composta dal centrale (Botta) e dai due centrocampisti ai suoi lati (Bianchi e Proia) che in fase di possesso sostengono la manovra offensiva e in fase opposta ripiegano in modo repentino in base alla posizione del pallone. Le due mezz’ali Minesso e Venitucci (che agiscono dietro l’unica punta Diop) sono parte fondamentale della manovra offensiva del Bassano Virtus; in fase di possesso tendono ad allargarsi per portare superioretà numerica sulle fasce con i terzini e il centrocampista di riferimento. Tra i vari giocatori di Colella spiccano più degli altri per valore assoluto il capitano Bizzotto vero leader della difesa, il fantasista Minesso che con 34 presenze e 8 goal risulta il giocatore più influente tra i giallo-rossi; invece a centrocampo la fa da padrone Proia con 6 reti, stesso numero di reti per la punta Diop.
FASE DI POSSESSO:
Il Bassano effettua una costruzione bassa, preferibilmente sugli esterni, ma non direttamente con i terzini bensì con il centrale difensivo che dialoga con il centrocampista di rifermento che abbassandosi permette al terzino di salire, alzandosi già sulla linea di centrocampo. Una manovra utile ed efficace per quello che sarà successivamente la fase di sviluppo del gioco. La squadra in fase di costruzione occupa tutto il terreno di gioco in ampiezza con le mezz’ali Minesso e Venitucci che tendono ad allargarsi in base alla fascia scelta per la costruzione. I giallo-rossi tendono a non buttare mai via la palla e raramente provano l’attacco diretto sulla punta Diop, il quale comunque risulta più portato per l’attacco della profondità che per la protezione del pallone.
In fase di sviluppo la squadra di Colella, procede per catene esterne composte dal centrocampista, la mezz’ala e con il terziono di riferimento posizionato già molto alto in fase precedente di costruzione. Il terzino appoggia alla mez’ala che si allarga, la quale appoggia all’indietro per il centrocampista che avrà a questo punto l’opportunità di effettuare il passaggio lungo per la sovrapposizione del terzino, o gestire la palla all’interno del campo dove i centrocampisti sono disposti a scaglioni, senza dare grandi punti di riferimento e occupando in modo ottimale tutte le zone del campo. La punta in questa fase di gioco resta in posizione centrale, pronta ad inserirsi tra i due centrali difensivi.
Come possiamo vedere successivamente la catena di sinistra del Bassano Virtus è composta dal terzino Karkalis, dalla mezz’ala Minesso e dal centrocampista Proia. Invece a destra troveremo la catena composta dal terzino Andreoni, dalla mezz’ala Venitucci e dal centrocampista Bianchi.
I giallo-rossi sviluppano la manovra offensiva in modo molto ordinato, passando sempre per le mezz’ali e con i terzini sempre molto alti. Le qualità tecniche di giocatori come Minesso, Venitucci, Proia e Bianchi sono il valore aggiunto di questa squadra, e offrono sempre una garanzia qualitativa in fase di possesso.
In zona rifinitura giocano più di tutti le mezz’ali Minesso e Venitucci che sono il vero fulcro di gioco per le azioni offensive del Bassano, i due in questa zona giocano molto vicini. Possono dialogare tra di loro o rifinire l’azione con l’appoggio del centrocampista, spesso è Proia ad amplificare l’azione offensiva inieme alle due mezz’ali.
Questi dialoghi tra mezz’ali e centrocampista portano alla fase di finalizzazione le stesse mezz’ali, che hanno come punti di forza, l’inserimento in area di rigore tramite triangoli. Quindi vedremo come Proia abbia il compito di seguire l’azione e ricevere l’appoggio per poi proporre il passaggio decisivo per Minesso o Venitucci che s’inseriscono centralmente. La punta Diop partecipa in modo indiretto all’azione nell’intento di portare più difensori in marcatura su di sé, liberando lo spazio er l’inserimento delle mezz’ali.
I giocatori Bassanesi sono molto bravi tecnicamente nell’effettuare queste manovre offensive, infatti riescono a farlo in modo molto veloce giocando spesso con due tocchi massimo per giocatore. Questo comporta un imprevedibilità e rapidità di gioco che mette in difficoltà il sistema difensivo avversario e spesso si creano i presupposti per la chiara occasione da rete. Questo avviene anche grazie ai movimenti dei giocatori senza palla, come accennato in precendenza per la punta Diop.
FASE DI NON POSSESSO:
In questa fase il Bassano esprime una collaborazione di squadra efficace, i reparti riescono a compattarsi tra loro, tranne la punta che è libera da compiti di marcatura, e le mezz’ali che rientrano a supporto dei centrocampisti. Quando la squadra avversaria consolida il possesso nella metà campo giallo-rossa, notiamo come i ragazzi di Colella coprano i buchi difensivi lasciati dai compagni di squadra in precedenza saliti all’attaco, come nel caso di Botta che scala in copertura nella zona di Karkalis, spintosi in attacco in fase di possesso. Il terzino opposto Andreoni rimasto in posizione, insieme ai due centrali difensivi Pasini e Bizzotto, crea una linea a tre di difesa, più l’eventuale supporto appunto del centrocampista Botta che scala a fare il terzino. Gli altri due centrocampisti Bianchi e Proia fungono da schermo difensivo davanti alla difesa, contrastando eventuali inserimenti o linee di passaggio centrali.
Quando invece la squadra difende a difesa schierata su un attacco diretto sulla fascia, i difensori effettuano una diagonale difensiva lunga con il centrale difensivo che copre la zona all’interno dell’area di rigore lasciando sull’uno contro uno il terzino con l’ala avversaria, dando precedenza al pericolo imminente più vicino alla porta. In questa fase tutta la squadra riesce ad essere coordinata bene e in sintonia, infatti anche i centrocampisti ripiegano in modo repentino sui sui propri difensori, tenendosi alle spalle i centrocampisti avversari nel tentativo di togliere eventuali appoggi al portatore di palla e non permettendo così gli inserimenti tra i reparti.
TRANSIZIONI:
In fase di transizione offensiva i giocatori del Bassano si propongono in ampienza, gestendo palla con i centrocampisti fino ad arrivare all’apertura per gli esterni, uno dei due terzini e una mezz’ala si allargano e puntano alla profondità. In questo caso vediamo la palla recuperata dal centrocampo giallo-rosso con Proia, il terzino destro Andreoni e la mezz’ala Minesso a sinistra che allargano la squadra avversaria proponendosi larghi e salendo molto velocemente. Questa manovra consente una gestione della palla più sicura a centrocampo, avendo più spazio e tempo per decidere il passaggio, dato che i loro avversari (anche perché attirati dall’avanzamento offensivo sugli esterni) non effettuano un contropressing sul giocatore in possesso palla. Quindi Proia appoggia a Bianchi che apre sull’esterno per Andreoni, mentre al centro salgono i centrocampisti per ricevere successivamente l’appoggio dal terzino destro.
In fase di transizione difensiva la squadra tenta di compattarsi attorno alla zona palla, cercando di chiudere le linee di passaggio e puntando al recupero palla. L’esperto difensore e capitano Bizzotto assume il compito d’intervento sul giocatore in possesso, mentre l’altro centrale lo copre qualche metro dietro e il terzino scala dietro i due centrali pronto alla diagonale difensiva. I centrocampisti accorciano in zona palla pronti a ricevere la palla recuperata per effettuare una nuova manovra offensiva. Durante la transizione difensiva le mezz’ali Venitucci e Minesso insieme alla punta Diop non hanno compiti di marcatura precisi, ma rientrano solo per un eventuale appoggio in fase di contropiede. (foto:T2)
CONCLUSIONI:
In conclusione si può affermare con certezza che i veri punti di forza di questra squadra sono: la superiorità numerica sulle corsie laterali portata dai terzini di grande spinta offensiva e gli inserimenti delle mezz’ali. Senza escludere la compattezza e l’organizzazione difensiva, e senza dimenticarci del valore dei singoli come il capitano Bizzotto in difesa, il fantasista Minesso sulla trequarti e la lucida regia di Proia a centrocampo. Bassano Virtus che avrebbe meritato molto di più di quello che ha raccolto per questa stagione, segnata da un periodo buio della squadra durato nei mesi di novembre e dicembre.