INTRODUZIONE
Dopo aver sfiorato la Serie A , persa nella finale di ritorno dei Play-off contro il Verona, il Cittadella riparte nella stagione ’19/’20 con l’obiettivo , seppur non dichiarato, di collocarsi per la quarta stagione consecutiva tra le prime 8 del torneo cadetto.
In panchina , alla sua 5a stagione, viene confermato Roberto Venturato; la rosa subisce inevitabilmente , come filosofia Cittadella impone, numerose variazioni con 12 nuovi innesti a cui si aggiunge l’arrivo di Francesco Stanco nella sessione invernale di mercato.
Al termine della 28° giornata il Cittadella occupa la 6a posizione con 43 punti frutto di 12 vittorie (5casa – 7 fuori c.) , 7 pareggi (4 casa – 3 fuori c.) e 9 sconfitte (6 casa – 3 fuori c.).
Uomo simbolo e faro della squadra è il capitano Manuel Iori , alla sua ottava stagione (non consecutiva) con i granata. Dotato di ottima tecnica , carisma e intelligenza tattica occupa la posizione nevralgica nello scacchiere di mister Venturato. Suo il compito di dettare tempi di gioco , è inoltre il rigorista della squadra (6 gol in questa stagione, 5 su calcio di rigore).
Formazioni
Cittadella (1-4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Perticone, Frare, Rizzo; Proia , Iori (79′ Gargiulo), Branca; D’urso, Diaw (86′ Panico) , Rosafio (66′ Stanco). All.: R. Venturato
Juve Stabia (1-4-2-3-1):Provedel; Vitiello,Tonucci,Troest,Germoni;Calò, Addae (65′ Di Mariano); Canotto, Mallamo, Bifulco (54′ Rossi) ; Forte (78′ Izco). All. F. Caserta
SISTEMI DI GIOCO
- Sistema di gioco di base: 1-4-3-1-2
- Sistema di gioco in possesso palla: 1-3-4-1-2 / 1-3-4-3
- Sistema di gioco in non possesso palla: 1-4-3-1-2
FASE DI POSSESSO
La squadra in possesso palla spesso si dispone con un 3-4-1-2, i due esterni bassi sono dotati di ottime doti atletiche e non è raro trovare uno dei due sulla linea dei centrocampisti a supportare lo sviluppo dell’azione.
Nel caso in cui la squadra non riuscisse a trovare le giuste linee di passaggio nella zona centrale di campo i tre attaccanti si dispongono in linea ampliando così il fronte d’attacco.

Costruzione
La costruzione parte dal basso, sono spesso i due centrali a manovrare l’azione.
A volte si cerca un giro palla per consentire di far allargare la squadra avversaria al fine di togliere la marcatura ad uno dei centrocampisti che quasi sempre è a supporto dei centrali nella costruzione dell’azione.
E’ in particolare Iori ( o il vertice basso dei tre centrocampisti) ad abbassarsi ma il più delle volte questo movimento è finalizzato a farsi seguire dal marcatore e liberare campo per uno dei due centrali e permettergli di avanzare e sviluppare l’azione.
Nel caso in cui la squadra avversaria attuasse una forte pressione sui due centrali il Cittadella si affida o ai i due esterni bassi per la costruzione e la successiva giocata è sul centrocampista di zona che nel frattempo si è allargato sulla linea laterale o ad una costruzione “alta” con Paleari che gioca sulla “spizzata” di Stanco o Diaw che, per struttura e abilità, sono i più abili nel gioco aereo.
Sviluppo
Se l’azione si sviluppa con una costruzione dal basso il Cittadella principalmente adotta due giocate che si alternano e dipendono molto dallo schieramento avversario.
Lo sviluppo maggiormente utilizzato coinvolge le fasce laterali , quando la palla arriva ad uno dei due esterni il centrocampista in zona forte si allarga sulla linea laterale a creare una catena. Questo movimento ha lo scopo di creare un appoggio per il terzino ma anche di attirare su di sé un marcatore (spesso esterno avversario) creando spazio o per una giocata centrale o per sfruttare un taglio dell’attaccante nello spazio lasciato libero alle spalle del terzino avversario.

Altra giocata che parte sempre dai piedi dei due centrali di difesa è la verticalizzazione centrale sul trequartista ( D’Urso o Luppi). La giocata inizia con Iori che “finta” di abbassarsi per contribuire alla costruzione ma spesso lo fa sul centrale opposto a quello deputato all’impostazione liberandogli così lo spazio per avanzare e giocarla diretto sul trequartista. Quest’ultimo ,spesso marcato e impossibilitato a girarsi, scarica su uno dei tre centrocampisti che a loro volta cercheranno la verticalizzazione immediata sullo spazio sfruttando i tagli delle punte.
Rifinitura e finalizzazione
Le rapide verticalizzazioni che il Cittadella attua non impediscono alla squadra di creare un’elevata densità in zona di rifinitura e in area di rigore. Questo è sicuramente possibile anche grazie all’ottima capacità atletica di tutta la squadra.
Sfruttando le catene esterne e il gioco in profondità degli attaccanti negli spazi che si creano tra i centrali e gli esterni avversari la squadra di Venturato arriva spesso al cross o al traversone. Uno dei punti di forza di questa squadra è appunto la grande partecipazione alla fase offensiva (anche dei terzini che sovrappongono spesso); in aerea di rigore sono spesso presenti almeno 4 giocatori e almeno 1 o 2 si trovano appena fuori pronti a giocare sulle seconde palle. Questo coinvolgimento è risultato anche delle qualità di inserimento che sono comuni a tutti e tre i centrocampisti (in particolare Proia a quota 4 gol).
Da non sottovalutare però la posizione di D’urso che , oltre ad attrarre e a “portar fuori” il marcatore rappresenta un’ottima alternativa alle giocate laterali potendo creare superiorità numerica in fase di rifinitura grazie ad un’ottima abilità nell’1c1.
TRANSIZIONE POSITIVA
Il momento della transizione positiva si trasforma velocemente in una ripartenza con verticalizzazioni veloci e quasi sistematiche. Il pressing è ben coordinato e viene fatto nella metà campo offensiva, la squadra cerca di chiudere tutte le linee di passaggio per orientare la giocata avversaria Gli attaccanti sono rapidi , molto abili negli smarcamenti preventivi e nel gioco sullo spazio , cercano di sfruttare tutta l’ampiezza del fronte d’attacco lasciando ai centrocampisti gli spazi per gli inserimenti centrali.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso palla il Cittadella si schiera con un 1-4-3-1-2.
La squadra in non possesso palla è molto compatta e reattiva anche sui raddoppi , i reparti molto vicini e la partecipazione di tutti gli 11 in campo.
La prima linea di pressione è affidata ai tre attaccanti che mantengono lo scaglionamento tra punte (in pressione sui due centrali) e rifinitore, molto spesso quest’ultimo funge da marcatore sul centromediano metodista avversario.
Questa scelta costringe l’avversario il più delle volte o a cercare una costruzione bassa partendo dagli esterni o una costruzione alta.
Obiettivo primario della prima azione difensiva è però quello di indirizzare la costruzione avversaria sugli esterni. E’ qui dove il Cittadella riesce a interpretare al meglio la transazione negativa ed è in questa zona che avviene il pressing per cercare di riconquistare la palla.
Quando gli avversari giocano sugli esterni , essi vengono pressati in tempi molto rapidi dal centrocampista di zona, e con altrettanta rapidità gli altri due centrocampisti stringono scaglionandosi e creando anche 3 linee di difesa. Al fine di non concedere completamente il lato debole agli avversari uno degli attaccanti arretra offrendo allo stesso tempo un’alternativa per un eventuale ripartenza.

Nel caso in cui la squadra avversaria opti per una costruzione alta molto spesso però è Perticone ad “uscire” cercando l’anticipo sull’avversario, dietro a lui i due terzini e l’altro centrale si stringono a coprire. Questo avviene anche se gli avversari riescono a superare il forte pressing e a superare la metà campo
TRANSIZIONE NEGATIVA
E’ il vero punto di forza di questa squadra che fa dell’intensità e del recupero palla immediato due pilastri fondamentali.
Se la palla è persa nella metà campo avversaria viene attuato un forte pressing finalizzato alla riconquista della palla immediato, questo permette , in caso la pressione abbia esito positivo, di trovarsi in zona di rifinitura con almeno 5 uomini.
Se la palla invece è persa nella propria metà campo la difesa “scappa” per cercare la miglior copertura della porta per poi nel caso riattaccare il possessore palla.
Lateralità
Nelle rimesse laterali contro il Cittadella crea una forte densità, non è raro trovare 4-5 giocatori in pochi metri. Ciò per cercare un recupero immediato della palla.
Nelle rimesse laterali a favore spesso viene cercato Diaw per un’eventuale “spizzata” o per uno scarico su un centrocampista che velocemente verticalizza.
Punti di forza
- Paleari : eletto miglior portiere della stagione scorsa è diventato negli anni punto di forza e sicurezza per la sua squadra.
- Iori: capitano e uomo ovunque di questa squadra
- Ottimo mix tra giovani e giocatori d’esperienza che favorisce i primi nella crescita costante.
- Tutti i centrocampisti possiedono capacità di interdizione, costruzione e inserimento
- Condizione atletica eccellente
Punti di debolezza
- I due esterni bassi sono spesso in difficoltà nella lettura delle traiettorie
- Il gioco del cittadella è molto dispendioso, soprattutto a centrocampo, in assenza di un’ottimale condizione atletica la squadra potrebbe andare in difficoltà non riuscendo più a garantire le giuste distanze tra i reparti e tra i giocatori del reparto
- Concretezza delle punte data la grande mole di occasioni create
- I due centrali difensivi sono giocatori strutturati e non molto dinamici, possono soffrire attaccanti brevilinei e veloci