Arrivato sulla panchina del Club Brugge ad inizio stagione, dove ha già avuto un passato da calciatore dal 2005 al 2009, Leko può contare su delle individualità importanti all interno della sua rosa, a partire dal capitano Vormer autore di 16 assist e 10 goal nella regular season, passando poi al capocannoniere della squadra Diaby con 11 gol.
Il Club Brugge si posiziona in campo con un 1/3-5-2 molto compatto e dinamico, atto ad esaltare le caratteristiche di ogni reparto, ovvero una difesa molto solida ed organizzata, un centrocampo tecnico con degli esterni veloci ed offensivi adatti a supportare una coppia di attaccanti che fanno un ottimo lavoro di manovra con la squadra e attaccano spesso la profondità sfruttando la loro velocità.
FASE DI POSSESSO
In fase di costruzione bassa il portiere tendenzialmente cerca il lancio direttamente sugli attaccanti senza coinvolgere i difensori nel possesso, alzando velocemente il baricentro della squadra.
Quando fa il possesso nella metà campo avversaria i difensori centrali sono i primi ad impostare l’azione, sfruttando i diversi movimenti dei centrocampisti e attaccanti.
I due attaccanti sono ben sincronizzati nei movimenti dove offrono due alternative al portatore di palla: uno dei due ha il compito di venire incontro al compagno, posizionandosi nella zona di rifinitura per attirare la marcatura del difensore avversario e aiutare la squadra nella manovra, mentre il compagno di reparto attacca la profondità giocando sulla linea del fuorigioco, sfruttando gli spazi che si sono venuti a creare. Questo gioco verticale può essere potenzialmente efficace anche a difesa schierata viste le capacità atletiche e la bravura nel scegliere i tempi per attaccare la profondità degli attaccanti di mister Leko.
In alternativa ad un attacco diretto, l’azione si può sviluppare sugli esterni che sfruttano tutta l’ampiezza del campo per poi andare sul fondo e crossare.
L’impostazione parte sempre dai difensori centrali o anche dal mediano,quando libero da marcatura, che con dei cambi di gioco veloci trovano i due esterni di centrocampo i quali accompagnano sempre l’azione, essendo molto tecnici e veloci.
L’obiettivo è portare diversi giocatori in area per creare densità quando arriverà il cross dagli esterni, infatti almeno un centrocampista si inserisce assieme all esterno del lato debole per creare maggiore pericolosità in area.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso i due esterni di centrocampo si abbassano sulla linea dei difensori andando a creare una linea difensiva a 5, trasformandosi quindi in un 1/5-3-1-1.
In fase di non possesso nella proria metà campo la squadra tende a stare molto compatta lasciando libero il gioco sugli esterni, creando densità nella parte centrale del campo.
Interessante notare come i due attaccanti si posizionino in maniera verticale per fare in modo di aiutare la squadra in fase difensiva ed essere subito pronta per una ripartenza sfruttando la profondità concessa.
Le linee tra centrocampo e difesa non sono eccessivamente schiacciate, nel caso in cui l’avversario andasse ad occupare la zona di rifinitura sarebbe compito di uno dei due centrali di difesa ad uscire ed andarlo a contrastare.
Per quanto riguarda il pressing nella metà campo avversaria tendenzialmente si lasciano liberi di giocare i due centrali di difesa, ma rimanendo sempre compatti e non lasciare spazio centralmente.
Quando il gioco si svilupperà sull’esterno, in modo molto coordinato si verrà a creare una situazione di pressing ultra offensivo, alzando il baricentro della squadra e creando densità in una piccola porzione di campo con una marcatura a uomo, con lo scopo di impedire la costruzione della manovra e obbligando l’avversario al rilancio lungo.
TRANSIZIONI
Per quanto riguarda la transizione positiva si sfruttano molto le capacità atletiche dei due attaccanti andando spesso in profondità nel più breve tempo possibile. Per questo motivo non più di due- tre giocatori accompagnano questa fase di transizione, volendo spingersi velocemente oltre la linea difensiva avversaria. Come specificato precedentemente, i due attaccanti in fase difensiva si posizionano in maniera verticale, quindi uno dei due ha il compito di dialogare con la squadra anche in queste situazioni attraverso un gioco di sponda.
Nella fase di transizione negativa si cerca spesso il recupero aggredendo il portatore di palla attraverso in un 1vs1 o anche 2vs1. Il fatto di avere tre difensori sempre dietro permette alla squadra di portare avanti anche 6 giocatori durante un’ azione offensiva, quindi nel caso in cui non ci fosse un recupero palla aggressivo la difesa si troverebbe spesso in una situazione di palla scoperta.
In generale si può dire che il Club Brugge è una squadra con un impostazione offensiva, molto organizzata e dinamica. Difficile da affrontare a difesa schierata vista la compattezza, ma gli interpreti, specie gli esterni e i centrocampisti, faticano ad affrontare l’avversario in un 1vs1 essendo giocatori più tecnici e offensivi.