Dopo 13 stagioni consecutive in Premier League , una coppa Intertoto nel 2001 ed una finale di Europa League raggiunta nel 2010 , nel maggio 2014 il Fulham retrocede in Championship.
Una stagione funesta, con ben 3 allenatori che durante la peggior stagione in Premier del club, sono riusciti a stabilire molti record negativi con appena 5 vittorie in 38 partite.
Serviva una svolta immediata per tornare subito in Premier League , ma le 2 successive stagioni hanno portato in dote un 17° ed un 20° posto e lo spettro di un’umiliante retrocessione in First Division.
Nel maggio 2016 viene assunto il serbo Slavisa Jokanovic, già in grado di conquistare 2 double consecutivi in patria con il Partizan nel biennio 2008/2010 ed una storica promozione in Premier con il Watford nel 2015.
Il serbo porta subito una mentalità diversa al club che torna a giocarsi i Playoff a seguito di un 6° posto in campionato, e con la bruciante eliminazione ad opera del Reading prima dell’atto finale a Wembley.
In estate gli arrivi di Rui Fonte, Kamara, Ojo ed il rinnovo dei prestiti di Kalas e Piazon dal Chelsea hanno consegnato una squadra più talentuosa al pubblico di Craven Cottage.
Un inizio di stagione un po anonimo , con alcuni meccanismi che andavano oleati e lo scarso rendimento offensivo, portano il Fulham al 14° posto a metà dicembre, a seguito della cocente sconfitta 1-0 rimediata sul campo del derelitto Sunderland , incapace di vincere una partita tra le mura amiche da più di un anno solare.
Le critiche della stampa londinese nei confronti di Jokanovic non tardano ad arrivare , ma proprio in quel momento, qualcosa scatta nell’orgoglio dei Whites.
Assistiamo all’esplosione del giovane Ryan Sessegnon,terzino mancino classe 2000, capace di propulsioni offensive in grado di trascinare tutta la squadra, permettendo cosi a Jokanovic di avanzarlo nel tridente offensivo e finalmente trovare la scossa che tanto serviva alla stagione.
Da allora 22 risultati utili consecutivi , tra cui 17 vittorie; alcune delle quali davvero schiaccianti come il 6-0 contro il Burnley,il 3-0 al “The Den” contro i rivali del Milwall o il doppio 2-0 con il quale gli Whites hanno schiantato al “Cottage” la rivale Aston Villa e lo schiacciasassi Wolverhampton , padrone indiscusso della Championship 2017/18.
Nel mercato di gennaio è stata completata la rosa con i tasselli mancanti come quello dei terzini Christie e Targett, e sopratutto l’arrivo del panzer serbo Mitrovic in prestito dal Newcastle.
Proprio l’arrivo di un attaccante di una categoria superiore ,dal fisico possente e dal fiuto del gol innato, ha permesso al Fulham di concretizzare la mole di gioco costruita in ogni partita.
MODULO DI BASE
Il Fulham si schiera di base con un 4-3-3 composto dal portiere Bettinelli tra i pali, ed una linea difensiva che spesso cambia in base all’avversario che andrà ad affrontare. Lo spostamento definitivo di Sessegnon qualche metro più avanti lascia lo slot di terzino sinistro a Targett. La coppia di centrali è composta dal solidissimo Ream che vede alternarsi al suo fianco il belga Odoi ed il ceco Kalas, mentre sull’out destro Fredericks è il titolare con Christie pronto a subentrare
Davanti la difesa opera lo scozzese Kevin McDonald,vero e proprio equilibratore e recuperatore di palloni , che permette alle 2 mezz’ali , Johansen e Cairney di potersi inserire liberamente senza palla in fase offensiva. La prima alternativa ai titolari è costutuita dal nordirlanese Norwood.
Il tridente ha in Sessegnon e Mitrovic 2 intoccabili mentre sull’out di destra Ayitè, Piazon ed Ojo si alternano spesso.
Il Fulham è una squadra abilissima nelle ripartenze, frutto della grande velocità delle ali e sopratutto dall’ottimo lavoro in fase di transizione del trio di centrocampo , che ha nel capitano Cairney il principale regista dello sviluppo della manovra.
FASE DI COSTRUZIONE
I 2 centrali difensivi sono entrambi molto dotati tecnicamente, tanto da lasciare a loro la costruzione del gioco, con la ricerca continua dello scarico sui terzini ed il conseguente appoggio della mezz’ala di riferimento. Nelle situazione nella quale vengono pressati i 2 centrali, vediamo arretrare McDonald per avere comunque una superiorità numerica in fase d’impostazione. Il conseguente arretramento di Mc Donald crea un abbassamento di Johansen in prima battuta e la ricerca di Cairney della zona luce tra le linee. Questi movimenti in simultanea , creano sempre scompiglio alla linea di pressione del centrocampo avversario , non avendo più punti di riferimento in zona pressing, con la consapevolezza di lasciare metri per le accelerazioni di Sessegnon ed Ayitè , maestri in questo tipo di situazioni.
Molto interessante quindi lo sviluppo del gioco dei Cottagers che in base al tipo di pressione subita hanno sviluppato diversi modi di eludere la riconquista palla avversaria. Il lancio su Mitrovic, rappresenta la 3 opzione di costruzione , in quanto il serbo è maestro nel proteggere il pallone e consentire ai suoi di salire, quando c’è molta densità in mezzo al campo.
FASE DI SVILUPPO E RIFINITURA
Proprio la continua ricerca in fase di sviluppo della verticalizzazione sul 32 serbo, permette alla squadra di attaccare gli spazi in ampiezza e la continua ricerca dell’imbucata o del cross dal fondo rappresentano il marchio di fabbrica della squadra di Jokanovic. La maggior parte dei gol avviene a seguito di un cross dal fondo sui giocatori abili a staccarsi dalla marcatura o dai centrocampisti sempre puntuali a rimorchio.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso , la squadra risulta molto corta con 2 linee di 4 giocatori a coprire gli spazi e la presenza di McDonald come vertice basso del triangolo di centrocampo, consentono una costante densità in zona palla con veloci scalate in blocco di tutta la squadra.
Molto abili le catene laterali a saper leggere i cambi di gioco avversari, portando costanti raddoppi e costringendo spesso lo scarico indietro sui difensori centrali per ricominciare la manovra.
Jokanovic preferisce lasciare l’impostazione da dietro ai suoi avversari per ricompattare la propria squadra , quasi invogliando gli avversari al lancio lungo per poi andare ad aggredire le seconde palle e trasformare velocemente le transizioni offensive in vere e proprie armi letali.
Dopo quest’impressionante rimonta, al momento il Fulham si sta contendendo con il Cardiff la seconda posizione, che garantirebbe la promozione immediata, senza dover passare per l’incognita playoff.
Per il gioco espresso e la consapevolezza raggiunta nei propri mezzi , il Fulham si presenta al rush finale con grandi probabilità di fare ritorno in Premier e poter dar vita di nuovo al derby con i vicini rivali del Chelsea.
A prescindere dal tifo , siamo certi che la stragrande maggioranza degli inglesi non vede l’ora di poter rivedere il campionato più bello del mondo , tornare nel più affascinante impianto d’Oltremanica; il Craven Cottage merita la Premier e il con il duo Sessegnon-Mitrovic ,sognare è d’obbligo sulle rive del Tamigi.