Analisi realizzata da Marzo Zizza, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
SISTEMA DI GIOCO (SDG)
Di Base | Difensivo | Offensivo |
4-1-4-1 (più utilizzato) 3-5-2 (Vs City) | 4-1-4-1 (più utilizzato) 5-3-2 (Vs City) | 2-4-2-2 (più utilizzato) 3-5-2 (Vs City) |
INTRODUZIONE
Il Leicester dei miracoli del 2015-2016 è ormai un lontano ricordo.
Della rosa di quell’annata sono rimasti in 7: Schmeichel (nuovo capitano), Morgan (ex capitano), James, Vardy, Albrighton, Fuchs, Chilwell, Amartey e Gray.
Esclusi gli ultimi 3 nomi, i restanti compongono lo zoccolo duro del Leicester che ha portato alla vittoria della Premier League pochi anni fa.
- Kasper Schmeichel, figlio dello storico portiere del Manchester United, è l’attuale portiere titolare e capitano.
- Wes Morgan, difensore centrale di gran fisico, capitano “morale” ma ormai utilizzato col contagocce.
- Matty James, centrocampista centrale da 7 anni a Leicester, a causa di un brutto infortunio ha saltato l’intera stagione 2015-2016.
- Jamie Vardy, punta centrale veloce e abile nella finalizzazione, è l’anima dell’attacco e attuale capocannoniere della squadra con 19 gol.
- Marc Albrighton e Christian Fuchs, rispettivamente centrocampista laterale di destra e terzino sinistro (utilizzato anche come centrale di sinistra nella difesa a 3), titolari inamovibili nell’annata storica, utilizzati a metà servizio nella stagione in corso.
- Ben Chilwell, terzino sinistro di gran corsa, nato e cresciuto nelle giovanili, ha scalato le gerarchie conquistando il posto da titolare dalla stagione 17-18.
Il lavoro fatto dalla società in questi 3 anni ha permesso di affiancare ai senatori, giovani promettenti e giocatori di esperienza.
In difesa, gli acquisti di Evans (ex centrale dello United e del West Bromwich) e di Soyuncu hanno sopperito alla partenza di Maguire (direzione United); l’innesto di Ricardo Pereira dal Porto ha garantito una spinta costante sulla fascia destra e la conferma di Chilwell a sinistra, hanno svecchiato un reparto con età media di 30,8 anni.
Il reparto nel quale gli acquisti hanno più lasciato il segno è il centrocampo.
L’arrivo nel Gennaio 2019 di Youri Tielemans è stato sicuramente il punto di svolta infatti il belga, a soli 22 anni, ha già un bagaglio di esperienza internazionale maturata in nazionale e nell’Anderlecht, e possiede quella spregiudicatezza che, unita alla tecnica, permette giocate di livello capaci di ribaltare le partite, tanto che risulta primo (a pari merito con Barnes) nella classifica assist della squadra e con 5 gol all’attivo.
Se Tielemans è il vero metronomo della squadra, il trequartista James Maddison risulta il centrocampista più prolifico. Nella stagione in corso, ha già realizzato 6 reti in Premier League e 3 in EFL, anche grazie al fatto che è il tiratore di punizioni, con l’aggiunta di 3 assist. Giocatore tecnico e veloce, può giocare anche da esterno sinistro, ruolo nel quale tende ad accentrarsi lasciando libera la propria zona di competenza. Difende evitando il contatto fisico. Harvey Barnes è l’altro elemento pericoloso del centrocampo. Nonostante lo si inserisca nella zona mediana del campo, la sua posizione è un ibrido tra seconda punta ed esterno (più a sinistra che a destra) che permette ai compagni di squadra l’inserimento o la verticalizzazione, dove è molto abile nel creare lo spazio per la corsa. Diversa la fase difensiva dove risulta in deficit. Se aggirato con dribbling, tende a restare sul posto e non seguire. Cresciuto nel Leicester, ha avuto qualche esperienza in Championship (sempre breve, al massimo metà stagione) nel West Bromwich e nel Barnsley.
A concludere il reparto troviamo Dennis Praet, ex Sampdoria, anche lui belga del vivaio Anderlecht, capace di giocare sia da mezz’ala che da mediano, Wilfred Ndidi, mediano nigeriano ex Genk, corridore ed incontrista, Hamza Choudhury, inglese di origine bengalese, cresciuto nelle giovanili del Leicester. Tutti e 3 i giocatori vengono utilizzati con compiti prevalentemente di smarcamento in appoggio o sostegno al metronomo della squadra.
In attacco Jamie Vardy è l’anima della squadra. Nella stagione in corso ha già realizzato 19 gol (24 gol il suo record nell’anno dello scudetto) fornendo 4 assist ai compagni. Lavora con smarcature preventive posizionandosi sempre sulla linea di passaggio fra i centrali, specialmente su quella di sinistra (lato che preferisce), pronto a scattare se intercetta (molto bravo nel controllo orientato). Veloce e bravo nella finalizzazione. Non partecipa attivamente alla fase difensiva. L’alternativa all’attaccante inglese è il nigeriano Kelechi Iheanacho punta centrale dal fisico atletico e veloce. Abile ad inserirsi nello spazio tra i centrali, ha una buona tecnica che gli permette di abbassarsi spalle alla porta per l’uno-due col compagno. Nonostante la fisicità sia diversa, ricorda molto Balotelli. Arriva dal Manchester City nel quale è cresciuto. Ayoze Perez e Demarai Gray completano il reparto. Entrambi sono giocatori brevilinei tecnicamente dotati e molto agili. Il primo, spagnolo, viene utilizzato molto spesso e risulta il quarto marcatore della squadra con 7 centri e 5 assist. Discorso diverso per il secondo che, nonostante le 21 presenze stagionali, non è stato in grado di incidere maggiormente.
Nella tabella sottostante le statistiche dei primi 5 marcatori (Perez e Barnes a pari merito) per comprendere il monte gol ed assist in rapporto alle presenze.

Nell’analisi andremo ad analizzare la partita contro il Manchester City del 22/02/2020, persa in casa dal Leicester per 1-0 con un gol al 79’ di Gabriel Jesus. Nella partita contro la diretta concorrente al secondo posto, la squadra viene schierata con un SDG (3-5-2) utilizzato solo in un’altra occasione, contro il Newcastle in trasferta.
FORMAZIONE

NON POSSESSO // SDG 5-3-2
La squadra si posiziona sin dal calcio d’inizio col 5-3-2 con gli esterni di centrocampo (3 – 21) che si abbassano per completare la linea difensiva. Questo movimento lo si vede in particolar modo quando l’azione offensiva avversaria è manovrata.
Nonostante la presenza di 3 difensori, il centrale di centrocampo (26) rimane più basso rispetto ai compagni di reparto. Se nel SDG “usuale”, questa posizione viene esplicitata con l’inserimento di un mediano di interdizione (Ndidi o Choudhury), nella partita presa in considerazione avviene tramite scaglionamento dei 3 centrocampisti centrali. I compiti per la posizione restano gli stessi: interdizione, sostegno-appoggio e alternativa alla costruzione.
Se l’avversario cerca la costruzione bassa, viene affrontato con 3 soluzioni differenti:
- Una mezzala (8 – 10) sale per pressare il mediano opposto tentando di recuperare palla sulla trequarti avversaria.
- Le punte (9 – 14) giocano in marcatura preventiva bloccando le linee di passaggio obbligando o al lancio a scavalcare il centrocampo o ad allargare sugli esterni.
- La mezzala (8) si alza, la punta (14) si abbassa formando un 3-4-2-1 per pressare mediano e centrocampista d’appoggio avversari. Questa soluzione viene proposta meno.
In particolare, nella partita contro il City, se la palla supera la metà campo il 14 (con la sostituzione, il subentrante eredita stesso atteggiamento) prende a uomo il mediano avversario (Rodri) cercando di non fargli prendere palla effettuando una pressione sistematica sul giocatore con la squadra che si posiziona in campo con un 4-4-1-1, dove la linea di difesa è formata dai 3 centrali più l’esterno opposto al lato di sviluppo dell’azione avversaria. Per contrastare la densità creata dagli avversari nella propria trequarti, difesa e centrocampo risultano strettissime per evitare l’inserimento tra le linee.
L’indicazione generale data alla squadra è quella di effettuare pressing al fine di recuperare palla nella zona di campo più alta possibile, anche tramite giocate d’anticipo dei centrali di difesa (che coprono a zona) o dei centrocampisti.

POSSESSO // SDG 3-5-2
L’impostazione della squadra votata al pressing alto, si ripercuote direttamente sulla fase di possesso che risulta finalizzata alla verticalizzazione più velocemente possibile.
Col SDG più utilizzato (4-1-4-1) riscontriamo una maggiore propensione alla costruzione dell’azione, che anche se bassa, risulta molto veloce e ottimizzata per la verticalizzazione.
Solitamente viene preferito lo scambio ripetuto tra centrali di difesa aspettando la linea di passaggio con il mediano o il centrocampista centrale che si abbassa. Proprio questo movimento è quello che caratterizza la fase di costruzione del Leicester, con Tielemans (8 – tecnicamente migliore di tutti i CC, riceve 80% dei palloni da giocare) che arretra all’altezza del mediano per ricevere palla. Se la linea di passaggio è coperta, inizialmente si attende la smarcatura ed eventualmente si opta per il passaggio all’altro mediano.
Nella partita contro il City questa opzione non viene completamente scartata ma viene preferita la giocata con i 3 difensori centrali (col supporto del portiere) che fanno giro palla aspettando il movimento dei compagni per poi lanciare su di essi, eludendo la prima linea di pressing avversaria.
Le soluzioni utilizzate sono:
- Allargando sugli esterni (3 – 21) per poi cercare la profondità.
- Verticalizzando sulla punta (14) che fa sponda, favorendo l’inserimento.
- Verticalizzando sull’altra punta (9) che è abile a cercare la profondità in velocità.
Se l’azione non riesce a ripartire velocemente, la squadra consolida il possesso palla ridisponendosi in campo e ripartendo dal basso ma cercando nuovamente la giocata in profondità o di sponda su esterni/punta. Da segnalare l’utilizzo differente delle mezzali con Tielemans (8) che lavora d’impostazione mentre Maddison (10) in rifinitura, cercando di posizionarsi tra le linee.

TRANSIZIONI // Positive e negative
La squadra punta su contrattacchi rapidi appena recuperata palla ma risulta meno repentina e più prudente quando la perdono. Il gol della sconfitta nasce proprio da questo atteggiamento.
Palla in profondità sulla fascia sinistra dell’esterno Chilwell (3) su Vardy (9) che arriva sul fondo effettuando un cross troppo alto per Barnes (15), palla recuperata dal lato opposto dagli avversari che ripartono e portano palla con Mahrez (ex Leicester) per 50 metri fino al limite dell’area dove Fuchs (28 – Centrale di sinistra) viene preso in contro tempo e perde Gabriel Jesus dietro di lui, che solo davanti al portiere segna.
Il giocatore avversario ha di fatto percorso metà campo senza nessuno che andasse a contrasto.
