Una squadra secondo la teoria dei sistemi complessi può essere definita come un macrosistema composto da 11 sistemi e n sottosistemi, infatti se analizziamo il giocatore come individuo di una squadra notiamo che si compone di 4 aspetti: tecnico, tattico individuale, fisico e psicologico e sembra che proprio su quest’ultimo abbia fatto leva l’arrivo di Solskjær per ridare linfa vitale al suo Manchester United.
Da quando il nuovo tecnico è subentrato a Mourinho la squadra è tornata a vincere incasellando un filo di 6 vittorie consecutive, 5 in Premier League e 1 in FA CUP che gli vale il titolo di allenatore con maggior numero di vittorie consecutive alla guida dei red devils.
Nelle ultime 5 partite il Manchester United non solo ha sempre vinto ma ha segnato 15 reti (media di 3 a partita) subendone solo 3 (0,6 a partita); ha ricostruito, inoltre, il senso del gruppo riconoscibile dall’entusiasmo di giocare, dalla compattezza dei giocatori e dalla volontà di sacrificarsi l’uno per l’altro nei momenti difficili come dimostrato anche nella partita vinta per 0-1 contro il Tottenham che adesso andremo ad analizzare.
FASE DI POSSESSO PALLA
SISTEMA BASE 4-3-2-1, in fase di possesso palla 2/4-3-1, 2/4-1-3
La fase di possesso palla si svolge principalmente mediante lanci per gli attaccanti o sviluppi laterali.
In questa fase vediamo i terzini salire all’altezza dei due mediani con Pogba che si sposta in zona di rifinitura con due dei tre attaccanti i quali non danno punti di riferimento ma scambiano spesso posizione variando da destra a sinistra e venendo incontro alla palla (Rashford e Martial vengono considerate ali ma insieme a Lingard svariano sul fronte offensivo).
La costruzione della manovra dal portiere avviene quasi sempre attraverso lanci lunghi per gli attaccanti (28 sulle 32 totali) e la maggior parte delle volte il possesso non viene mantenuto (15 su 28) ma il rilancio viene spesso effettuato verso la zona centrale dell’attacco in modo particolare con l’ingresso di Lukaku giocatore più dotato fisicamente rispetto a Martial.
In caso di riconquista palla in zona difensiva si cerca il lancio lungo, spesso dal 18 Young verso i tre attaccanti; in caso di pressing avversario si esce dalla zona di pressione mediante cambio gioco, in modo particolare da destra verso sinistra, da Young verso Shaw (3 volte) e quando il pressing avversario risulta meno intenso la squadra preferisce fare giro palla alla ricerca di spazi liberi per avanzare mediante sviluppi laterali o lanci per gli attaccanti.
Lo sviluppo della manovra vede impegnate le catene laterali dove a sinistra troviamo Shaw, Pogba o Matic e Martial e a destra agiscono Young, Herrera e Rashford, notiamo che rispetto a Young, Shaw è più accentrato lasciando l’ampiezza sulla sinistra a Martial.
In zona di rifinitura notiamo agire Pogba o Lingard il cui movimento permette di formare un triangolo con Martial utile a ricercare gli smarcamenti alle spalle dei terzini. Pogba risulta essere il giocatore più pericoloso grazie al suo continuo movimento che lo vede spaziare da destra a sinistra ed inserirsi alle spalle dei terzini o in zona di finalizzazione (6 sulle 11 totali) chiamando Lloris a grandi interventi.
Nel corso della partita notiamo un solo filtrante tra i difensori avversari e tre 1 vs 1 di cui 1 di Martial e 2 di Pogba.

FASE DI NON POSSESSO PALLA
4-2-1-3 pressing ultra offensivo, 4-2-3/1 pressing offensivo, 4-3-1/2 sistema difensivo
La fase di non possesso palla vede la squadra impegnata in modo diverso tra il primo ed il secondo tempo con maggior pressing nella prima parte della partita e una maggior compattezza nella seconda. In particolar modo tra il 45’ ed il 60’ e tra il 75’ ed il 90’ quando si assiste all’ingresso in campo di Lamela per Sissoko e di Llorente per Winks con Eriksen ed Alli ad agire a centrocampo e agli scambi di posizione tra Son, Lamela e Alli prima Son, Lamela, Kane e Llorente che con maggior densità al centro ed ampiezza data dai terzini Trippier e Devis, ha messo diverse volte in difficoltà la retroguardia dei Red Devils.
Dall’analisi statistica si nota infatti che il Manchester ha subito 23 tiri di cui 16 nel secondo tempo mentre de Gea ha effettuato 11 parate e tutte nel secondo tempo, principale finalizzatore del Tottenham risulta Kane con 4 tiri su 11.
La fase difensiva inizia con il pressing portato dagli attaccanti ed accompagnato dai centrocampisti mentre i difensori prima mantengono le posizioni per poi uscire sugli attaccanti andati incontro alla palla oppure pronti a scappare indietro per poi chiudere gli avversari o lasciarli in fuorigioco.
Se il Tottenham costruisce l’azione da destra notiamo Martial aggredire il portatore palla, Pogba sul terzino e Lingard sul mediano di riferimento mentre Matic e Shaw chiudono gli appoggi in verticale del Tottenham; se invece inizia da sinistra Rashford porta pressione al portatore palla e Lingard si abbassa sul centrocampista di riferimento mentre Herrera e Young chiudono gli appoggi verticali.
I due centrocampisti Matic ed Herrera ricoprono prevalentemente il ruolo di copertura avanti alla difesa e quando un difensore esce in marcatura sull’attaccante incontro alla palla(14 volte Lindelof e 19 volte Jones con Matic che scala tra i difensori 20 volte e Herrera 14) ed in particolare su Kane e Son; in caso di uno scivolamento difensivo con terzino uscito in pressione o come nel secondo tempo in caso l’altra squadra porti un numero maggiore di attaccanti in area, invece, si abbassano sulla linea dei difensori per creare densità in area.
Nel secondo tempo vediamo maggior spazio tra le linee di centrocampo e difesa dove trovano gioco facile Lamela, Son, Kane e Alli; successivamente notiamo la squadra abbassare il baricentro e le ali abbassarsi, in particolare sulla sinistra prima con Martial e, dopo l’ingresso di Lukaku e Dalot, Rashford.
La difesa guidata dai due centrali lavora di reparto praticando una marcatura a uomo nella zona e scappando indietro in caso di palla scoperta per poi lasciare gli avversari in fuorigioco oppure alzandosi in pressione sull’avversario che riceve palla spalle alla porta dietro la linea dei mediani, in tal caso un mediano scala sulla linea dei difensori i quali coprono lo spazio alle spalle del difensore in uscita. Quando la squadra avversaria attacca dalle corsie laterali in chiusura interviene il terzino, coperto dal difensore centrale mentre se il terzino è in ritardo esce il centrale di zona con un mediano che si inserisce tra i difensori, se invece l’attacco arriva da posizione centrale i mediani lavorano da schermo alla difesa o raddoppiano le marcature.
In due casi possiamo notare la diagonale difensiva operata da Lindelof per chiudere l’attaccante alle spalle di Jones.
Il principale metodo di attacco utilizzato dal Tottenham è rappresentato da cross, 5 volte su 11.

TRANSIZIONE OFFENSIVA
La disposizione della squadra in fase di non possesso palla e il sistema difensivo a uomo nella zona permettono di portare molto vicino allo zero il tempo di transizione offensiva infatti, sia la pressione e la copertura delle linee di passaggio da parte di attaccanti e centrocampisti, come nel caso del goal, sia la marcatura dell’avversario e copertura dello spazio da parte dei difensori, permettono al Manchester di difendere e lanciare immediatamente palla verso i tre attaccanti che effettuano smarcamento preventivo e vengono coadiuvati da Pogba e in alcuni casi dai due terzini.
Su 19 transizioni verticali in 12 casi si è perso il possesso palla mentre 3 volte si è giunti alla finalizzazione, in 1 caso si è giunti al goal.
Il goal della vittoria nasce da un pallone intercettato a centrocampo (passaggio orizzontale) e immediatamente giocato in profondità da Pogba verso Rashford che in situazione di 1 vs 1 risulta più veloce del difensore e batte il portiere con un tiro nell’angolo basso.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
La squadra risulta lenta nella transizione difensiva lasciata prevalentemente ai giocatori della linea difensiva e ai centrocampisti, nella maggior parte dei casi si cerca l’aggressione all’attaccante girato di spalle commettendo anche fallo ma quando questa viene superata e la squadra avversaria riesce a partire in verticale si riscontrano difficoltà in chiusura.
PALLE INATTIVE
CORNER CONTRO
La squadra pratica una marcatura a uomo e posiziona un libero in copertura del primo palo, un mediano spesso Matic, avanti alla difesa per intervenire in caso di respinta centrale (2 su 4) e due giocatori Lingard e Martial restano pronti per partire in contropiede.
CORNER A FAVORE
La battuta sia da destra che da sinistra viene affidata a Young che chiama lo schema alzando il braccio destro e calcia piazzando il pallone al centro del castello difensivo, Lingard si propone per uno scambio corto mentre Shaw e Rashford fuori area pronti a intervenire in caso di respinta, leggermente più dietro Herrera, non vi è bisogno di marcatura preventiva in quanto gli avversari difendono tutti in area di rigore.
PUNIZIONI CONTRO
Barriera formata da sei, sette uomini mentre in marcatura restano Young, Lingard, Herrera, Shaw.
Il portiere posizionata la barriera, si posiziona dal lato opposto al punto di battuta, circa un metro avanti alla linea di porta, e ha l’abilità di restare fermo fino al momento della battuta per poi fare un passo utile a caricare e poi tuffarsi per bloccare o intercettare il tiro.
PUNIZIONI A FAVORE
Schema su punizione dalla tre quarti lato sinistro con la battuta è affidata a Young con Lingard poco distante pronto a ricevere palla e Pogba ad infastidire l’avversario andato in marcatura sulla fascia ed Herrera pronto a chiudere eventuali respinte della difesa, Shaw in copertura preventiva; posizionamento di Jones, Rashford, Martial, Lindelof e Matic sulla linea dei difensori.
Il pallone viene giocato corto su Lingard mentre Pogba effettua un movimento in diagonale verso l’esterno del campo, il pallone viene crossato in area di rigore all’altezza del secondo palo dove va a staccare in corsa Jones.
PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA
Tra i punti di forza troviamo in fase di non possesso palla la grande compattezza difensiva e la collaborazione difesa centrocampo coadiuvata da un grande portiere, le cui qualità sono la freddezza negli interventi sia sui tiri alti o bassi sia nell’uno contro uno con l’avversario,e in fase di possesso palla la squadra riesce a portare valori vicini allo zero nel tempo di transizione e presenta nei tre avanti grande rapidità, i terzini accompagnano entrambi la manovra e Pogba che svaria molto alle spalle degli attaccanti, sia giocando tra le linee di centrocampo e difesa avversarie pronto anche all’inserimento centrale e laterale, sia in prima pressione andando a chiudere il mediano o il terzino avversario.
Tra i punti deboli in fase di non possesso abbiamo la scarsa copertura delle ali e della punta, la difficoltà a leggere le palle tra le linee e un tempo di transizione difensiva troppo lungo per impedire all’avversario di ripartire in verticale mentre in fase di possesso palla la manovra non inizia dal basso ma con lanci lunghi dove, in assenza di Lukaku, la maggior parte delle volte diventano palle consegnate agli avversari sia a causa della scarsa precisione del portiere sia a causa della fisicità degli avanti.