I Sistemi di Gioco (SDG)
Base: 4-4-2;
Fase di possesso 2/5-2-1
Fase di non possesso 4-4/2
Formazione
Meret
Hysaj – Maksimovic – Koulibaly – Mario Rui (6’ Ghoulam)
Callejòn – Allan – Fabian Ruiz – Zielinski
Mertens (62’ Milik) – Insigne (77’ Verdi)
Introduzione
Dopo la convincente vittoria casalinga contro la Sampdoria (3-0), il Napoli si presenta all’incontro con la Fiorentina in buono stato di salute con le sole assenze del difensore centrale Albiol per infortunio e di Hamsik ormai partente direzione Cina. La squadra di Carlo Ancelotti si dispone in campo con un SDG di base 4-4-2, che in fase di Possesso si trasforma in un 2-5-2-1 realizzato alzando sulla linea dei centrocampisti i due terzini ed accentrando in zona di rifinitura l’esterno di destra Zielinski. In Fase di Non Possesso il Napoli si difende con due linee composte da 4 giocatori ricercando la compattezza tra i reparti e la densità centrale. Il Napoli mostra durante tutto l’arco dei 90 minuti un atteggiamento propositivo volto al controllo del possesso del pallone attraverso una fitta rete di passaggi e triangolazioni.
Fase di Possesso
Costruzione
Il Napoli di Ancelotti alterna costruzioni dal basso a costruzioni dirette adattandosi alla tipologia ed all’intensità della pressione adottata dagli avversari. In situazioni di ripresa del gioco dal portiere, qualora ricerchi l’uscita bassa, i giocatori del Napoli si dispongono come segue:
- I centrali difensivi si
aprono disponendosi all’altezza dell’area piccola;
- I terzini si alzano sulla propria ¾;
- I centrocampisti si abbassano disponendosi in prossimità dell’area di rigore;
- L’esterno di sinistra Zielinski si accentra;
- L’esterno di destra Callejòn si alza sulla linea degli attaccanti.

Di fronte ad avversari che ostacolano la costruzione bassa attraverso un pressing offensivo, come in figura, il Napoli scegli di affidarsi a costruzioni dirette sugli esterni alla ricerca dei terzini.
Sviluppo e Rifinitura
In fase di sviluppo il Napoli si dispone con un SDG di base 2-5-3 con i terzini che si alzano sull’altezza dei centrocampisti. Tale atteggiamento è più accentuato sul out di sinistra dove è l’esterno di destra Zielinski ad assumere una posizione centrale alle spalle della seconda linea di pressione avversaria, liberando la corsia per il terzino sinistro Ghoulam. Sulla corsia opposta l’ampiezza è garantita dall’esterno di destra Callejòn con il terzino Hysaj spesso disposto internamente a supporto.

Lo sviluppo dell’azione predilige un gioco corto ricercato attraverso una fitta rete di passaggi ad uno/due tocchi e la disposizione in triangoli e rombi. In questa fase il centrocampo del Napoli gode di parecchia libertà e mobilità, sono frequenti infatti gli interscambi di posizione e le rotazioni. Esempio lampante di quanto appena detto è la liberta lasciata all’attaccante N°24 Insigne che in questa fase si abbassa spesso per partecipare attivamente alla manovra. Nell’immagine sopra si può notare come i riferimenti per superare la linea di centrocampo avversaria siano rappresentati dall’attaccante Insigne e dall’esterno di destra Zielinski, l’altro attaccante Mertens si occupa invece di allungare la squadra avversaria attaccando la profondità.
L’impiego in posizione offensiva di due attaccanti “piccoli” come Insigne e Mertens porta vantaggi in termini di mobilità ed imprevedibilità ma obbliga la squadra ad una costruzione manovrata infatti nelle situazioni di costruzione diretta i due attaccanti hanno spesso perso il duello con il rispettivo marcatore.
Finalizzazione
Il Napoli tenta di superare la linea avversaria in svariati modi:
- Sfruttando le corsie esterne attraverso:
- La sovrapposizione dei terzini;
- Cross e traversoni.
- Sfruttando la zona centrale del campo attraverso:
- Rapide triangolazioni;
- Tagli e Passanti da parte degli attaccanti.
Anche in questa partita si è ripetuta una situazione che ha già portato a diverse realizzazioni da parte dei Partenopei in questa stagione:
- Attacco del lato debole della difesa in situazioni di palla laterale attraverso l’inserimento dell’esterno alto.

Fase di Non Possesso
Pressione Alta
Il Napoli attua un pressing offensivo avente come riferimento l’avversario. In caso di costruzione bassa degli avversari la tendenza è quella di orientare lateralmente l’uscita del pallone e poi procedere con un pressing organizzato attraverso l’esterno alto che esce forte sul terzino avversario mentre le due punte impediscono il cambio di lato, i restanti giocatori si orientano in direzione del pallone chiudendo scarichi ed appoggi degli avversari.
Sotto Palla
In fase di non possesso sotto palla il Napoli si dispone con SDG 4-4-2.
In questa fase le principali armi del Napoli per la riconquista della palla sono la compattezza tra i reparti e la grande densità in zona palla. I centrocampisti partenopei faticano ad seguire l’inserimento alle spalle del terzino da parte dei centrocampisti avversari, tali inserimenti vengono dunque assorbiti dai difensori centrali.
Linea Difensiva
La linea difensiva del Napoli composta dai 4 giocatori lavora di reparto, a zona avendo come principale riferimento la palla.
Con palla laterale vi è spesso il raddoppio di marcatura portato dall’esterno alto di parte.
Con attacco in zona centrale la difesa attua la piramide difensiva, uno dei due centrali attacca l’avversario in possesso di palla mentre i restanti tre membri della linea difensiva si stringono in copertura.
Transizione
Difensiva
In caso di perdita del possesso il Napoli tenta immediatamente la riconquista attraverso una riaggressione immediata facilitata dalla grande densità in zona palla, qualora questa riaggressione fallisca o non sia possibile il Napoli ripiega sotto palla ricercando la compattezza tra i reparti.
Il Napoli attua delle coperture preventive solitamente eseguite dai due difensori centrali a cui si può aggiungere anche il terzino del lato debole.
Offensiva
Appena riconquistato il possesso del pallone il Napoli ricerca immediatamente la giocata verticale con un contropiede organizzato. In queste situazioni si assiste all’attacco della profondità da parte delle punte e degli esterni d’attacco. Qualora non ci siano i presupposti per attaccare la profondità il Napoli preferisce consolidare il possesso del pallone utilizzando anche passaggi indietro ed appoggiandosi al portiere.
Il Napoli attua degli smarcamenti preventivi lasciando uno od entrambe le punte in zona di rifinitura in modo da fungere come punto di appoggio per l’eventuale transizione offensiva.
Palle inattive
Il Napoli in situazione di palla inattiva a sfavore attua una difesa a zona; sui calci d’angolo a sfavore tutti gli uomini partenopei ripiegano nella propria area di rigore.