SISTEMI DI GIOCO: – BASE : 4-4-1-1
- FASE DI POSSESSO : 3-3-4
- FASE DI NON POSSESSO : 4-4-1-1
Alla Trentatreesima giornata della stagione 2017/2018, la guida del Pisa è stata affidata a Mario Petrone, che ha preso il posto dell’esonerato Michele Pazienza.
FASE DI POSSESSO
COSTRUZIONE : In fase di costruzione il Pisa cerca di non correre rischi ;
ove possibile si cerca una costruzione bassa, con possibile scarico veloce sulla fascia. In caso di pressione avversaria alta, il portiere rilancia lungo con i centrocampisti che accorciano alla ricerca delle seconde palle.
SVILUPPO: La manovra del Pisa è estremamente diretta. I due centrocampisti centrali Gucher e De Vitis tendono a disporsi verticalmente, con la seconda punta Masucci che cerca di smarcarsi tra le linee fungendo da collante tra i reparti. I due esterni di centrocampo Lisi e Di Quinzio restano larghi e molto alti per fornire uno scarico laterale.
I terzini Birindelli e Filippini in fase iniziale tengono una posizione bassa per prevenire eventuali transizioni difensive ed assicurare sempre un appoggio sicuro.
RIFINITURA : L’attacco costante alla profondità da parte di Eusepi crea spazi sulla trequarti per il movimento incontro di Masucci che ha il compito di raccordare i reparti. L’esterno lato forte attacca la profondità sulla fascia mentre quello lato debole si accentra fornendo un’alternativa al portatore di palla. A quel punto si cerca un filtrante sull’esterno per un cross con conseguente attacco dell’area avversaria. Il terzino lato palla, solo ad azione consolidata nella metà campo avversaria, sale a supporto. Il terzino lato debole tiene la posizione per assicurare la superiorità numerica in transizione difensiva, è raro vedere ambo i terzini nella metà campo avversaria.
FINALIZZAZIONE : Il Pisa cerca di attaccare la linea avversaria prevalentemente con cross dal fondo. L’esterno lato debole attacca il secondo palo con Masucci ed Eusepi che attaccano invece la zona centrale dell’area di rigore. I due centrocampisti De Vitis e Gucher restano al limite dell’area pronti a sfruttare eventuali respinte. Si cerca sempre il ogni caso di concludere l’azione anche con un tiro dalla distanza.
FASE DI NON POSSESSO
Su rinvio avversario, il Pisa attua una pressione a uomo volta a costringere gli avversari al rilancio lungo. In caso di costruzione avversaria bassa, Eusepi porta il primo pressing sul centrale avversario con Masucci qualche metro più dietro che scherma il mediano avversario. Gli esterni di centrocampo attuano un pressing alto solo in determinati momenti ( es. passaggio laterale tra difensore centrale e terzino ) .
I due centrocampisti tendono a mantenere la posizione schermando la linea difensiva da eventuali smarcamenti tra le linee avversari.
Ove superata la prima fase di pressione, il Pisa si compatta nel suo 4-4-1-1.
Su attacco laterale avversario, la linea difensiva adotta una diagonale lunga tra terzino e difensore centrale, con il centrocampista lato forte che si sdoppia nella copertura della profondità/raddoppio.
La squadra marca a zona con riferimento l’uomo soprattutto negli ultimi 25 metri.
TRANSIZIONI
OFFENSIVE: una volta riconquistata la sfera, il Pisa cerca immediate verticalizzazione per il tandem offensivo che effettua il classico contro movimento. Ricevuta palla sulla trequarti, si tende ad allargare immediatamente il gioco per cercare un 1vs1 dell’esterno d’attacco.
Da notare, in fase difensiva, un sistematico smarcamento preventivo dell’esterno lato debole che priva la squadra delle giuste scalate laterali ma al tempo stesso la rende potenzialmente letale in contropiede.
DIFENSIVE: in transizione difensiva, il giocatore più vicino al portatore di palla accorcia cercando una riconquista immediata o eventualmente un fallo tattico, dando così il tempo alla linea difensiva di arretrare negando la profondità agli avversari.