- SISTEMI DI GIOCO
BASE: 5-3-2
FASE DI POSSESSO: 3-4-4
FASE DI NON POSSESSO: 5-3-2 (a volte 5-4-1)
- INTRODUZIONE
Si chiama Aspire Academy, il nuovo movimento sportivo qatariota il quale fa dell’eccellenza, della professionalità e del lavoro di squadra i propri punti cardini. E’ stato costruito un centro sportivo all’avanguardia dove il Qatar sta mettendo le basi per fare crescere e maturare i talenti del domani, sorto da zero nel 2004 per decreto dell’ex emiro Hamad Al Thani. L’accademia tratta tutti gli sport: atletica, pallamano, basket, tennis e ovviamente il calcio, il sogno del Qatar per i Mondiali in casa del 2022.
Per cercare di dare un’impronta fin dall’età giovane, il settore giovanile è stato affidato a staff di scuola europea, tra cui Felix Sanchez Bas, attuale CT del Qatar. Dal 1996 al 2006 ha allenato le giovanili del Barcellona. Nel 2006 si trasferì in Qatar, lavorando in Academy per 7 anni. Vinse il campionato asiatico Under-19 del 2014 alla guida della selezione Under-19 qatariota. Dopo brevi gestioni della nazionale Under-20 e della nazionale Under-23, il 3 luglio 2017 Sánchez ha rimpiazzato Jorge Fossati alla guida della Nazionale Maggiore.
I risultati arrivano sin da subito, il Qatar raggiunge gli ottavi di Coppa d’Asia, primo posto nel girone a punteggio pieno e 7 reti di Almoez Ali, centravanti del ’96 cresciuto proprio nell’Aspire Academy. Ma questo è solo l’inizio, la squadra di Felix Sanchez Bas, trascinata dal suo centravanti, supera il Giappone 3-1 e vince la prima Coppa d’Asia della sua storia. Un segnale importante della nazionale qatariota in vista del Mondiale in casa del 2022.
La squadra di Felix Sanchez Bas scende in campo con un 5-3-2. In porta viene schierato Al Sheeb. Linea di difesa a 5, a destra un terzino di spinta Pedro Miguel, portoghese di nascita ma con passaporto qatariota, sempre presente in fase offensiva, mentre a sinistra Abdelkarim Hassan, fisicamente ben dotato ma con lacune tecniche. I tre centrali sono Tarek, Bassam e Boualem, quest’ultimo gioca da libero, molto bravo nelle chiusure e nel gioco aereo, tenta molto spesso l’anticipo (caratteristiche che accomuna anche gli altri due centrali difensivi). A centrocampo, come mediano, viene schierato Assim Madibo, un motorino con compiti prettamente difensivi, ottimo nei raddoppi e nelle chiusure. Completano questo reparto Hatem, molto bravo negli inserimenti, e Al Haydos, numero 10 con buona tecnica.
Il reparto offensivo è invece composto da due attaccanti. La prima punta è Almoez Ali, buon giocatore di soli 22 anni capace di segnare in tutti i modi (tacco, rovesciata, tiro da fuori), bravo nei tagli e con un’ottima finalizzazione sotto porta. La seconda punta invece è Akram Afif, il quale invece fa della velocità e della tecnica le sue armi piu’ pericolose. In fase di possesso la seconda punta (Akram Afif) si allarga spesso per lasciare spazio all’inserimento di una delle due mezzali. Mentre, in fase di non possesso, durante la costruzione avversaria, la difesa si dispone in linea, anche i tre centrocampisti si dispongono in linea, con una mezzala sempre pronta ad uscire in pressione aiutando in questa fase i due attaccanti.
- FASE DI POSSESSO
In fase di costruzione, nella maggior parte delle volte, Il Qatar effettua un attacco diretto con un lancio sugli esterni, principalmente il lancio ha come destinatario finale il terzino sinistro (Abdelkarim Hassan), nel frattempo il terzino opposto sale sulla linea degli attaccanti mentre la mezzala o la seconda punta si abbassano in cerca dello scarico. Un’altra opzione è un attacco diretto con lancio sulla punta (Almoez Ali) che si abbassa sul cerchio di centrocampo, il quale cerca la sponda per un centrocampista. Durante questo movimento la mezzala destra (Abdulaziz Hatem) si inserisce diventando l’attaccante di riferimento.
In fase di sviluppo, i tre di centrocampo sono scaglionati, c’è un vertice basso (Assim Madibo) che fa da filtro difensivo e due mezzali. La mezzala sinistra (Hasan Al Haydos) cerca spesso lo smarcamento per prendere palla e far partire l’azione, mentre la mezzala destra (Abdulaziz Hatem) cerca di piu’ gli inserimenti offensivi, posizionandosi spesso tra le linee.

Lo sviluppo del gioco avviene molto in verticale, con lanci sulla prima punta o sugli esterni. Quando invece si vuole costruire con palla a terra la seconda punta (Akran Afif) si abbassa sulla linea delle mezzali a prendere palla ed uno dei due inserisce in profondità.
In zona di rifinitura e finalizzazione si creano principalmente due situazioni. La mezzala di destra (Abdulaziz Hatem) si posiziona quasi sempre tra le linee, diventando un attaccante aggiunto giocando sulla linea del fuorigioco, aspettando il lancio del compagno, nel frattempo la seconda punta (Akran Afif) si allarga e il terzino opposto sale.

Questo movimento permette alla seconda punta di avere molto spazio nella zona laterale e quando viene cercato dal portatore palla crea pericoli, puntando l’uomo o facendo un cross per la prima punta o la mezzala che si è inserita.
Sono presenti due giocatori con una tecnica maggiore rispetto al resto della squadra (Akran Afif – Seconda Punta, Hasan Al Haydos – Mezzala Sinistra), proprio su questa caratteristica si basa la seconda situazione che si crea spesso. La seconda punta scende sulla linea dei centrocampisti per prendere palla, la mezzala destra (Abdulaziz Hatem) si posiziona nella zona centrale di attacco, mentre la prima punta (Almoez Ali) si allarga. La seconda punta e la mezzala sinistra triangolano per poter uscire ed aprire l’azione sulla sinistra dove si è allargata la prima punta o sull’out di destra dove il terzino (Pedro Miguel) segue sempre l’azione di attacco.
- FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso la squadra si schiera con un 5-3-2 compatto nella propria metà campo. La prima punta (Almoez Ali) è l’unico giocatore libero da compiti di marcatura, la seconda punta (Akran Afif) non sempre torna a fare la fase difensiva lasciando i tre centrocampisti soli.

Quando gli avversari costruiscono dal basso le due punte fanno solamente pressione, all’altezza del centrocampo mentre i due attaccanti fanno pressione a volte una mezzala esce in pressione costringendo l’avversario a scaricare sull’esterno ed allora anche i terzini escono in pressing.
In fase difensiva le mezzali si abbassano sulla linea del mediano, creando ancora più densità in mezzo al campo, e riducendo la zona di rifinitura avversaria. Questo porta la squadra avversaria giocare sulle corsie laterali dove i terzini fanno copertura.
In fase di non possesso i cinque difensori stanno in linea, dei tre centrali due marcatori a uomo e un libero. In zona palla fanno molta densità che permette di recuperare molti palloni e ripartire con contropiedi diretti verticalizzando sulle due punte. I difensori puntano molto (quasi sempre!) sulle marcature preventive, questo gioco di anticipo porta a recuperare molti palloni ma molto rischioso.
- TRANSIZIONE OFFENSIVA
Nella propria metà campo viene fatta densità in zona palla con raddoppi. Linee compatte che limitano il gioco tra di esse. Quando si consolida il possesso palla la prima opzione è la ripartenza veloce con un lancio sugli attaccanti, spesso però questa scelta porta a riperdere subito il possesso palla. Se invece si riparte palla a terra la mezzala sinistra diventa il play da cui far partire l’azione (Hasan Al Haydos) con giocata sulla seconda punta che si è spostata sulla parte esterna o sul terzino destro in sovrapposizione.
- TRANSIZIONE DIFENSIVA
Principalmente quando perdono palla, i centrocampisti fanno un contro pressing aggressivo con raddoppi di marcatura, questo permette ai cinque difensori di rimettersi in linea chiudendo gli sbocchi per un contropiede.
- ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
- Densità in mezzo al campo porta gli avversari a giocare sull’esterno dove comunque c’è la copertura dei due terzini.
- Difesa che concede pochi tiri da fuori.
- Inserimento centrocampisti.
- Velocità nella ripartenza.
PUNTI DEBOLI
- Imprecisione sui lanci
- Difficoltà sulla costruzione dal basso.
- Se pressati forte in zona di costruzione sono costretti a lanciare e nella maggior parte dei casi perdono palla.
- Terzino sinistro (Abdelkarim Hassan) ha difficoltà nella fase di costruzione, spesso porta a perdere il possesso palla.
- CONCLUSIONI
Concludendo, è una squadra abbastanza organizzata che sa soffrire in fase difensiva con compattezza tra reparti. In fase di costruzione ancora ci son difficoltà, soprattutto sotto pressione. In fase di rifinitura e finalizzazione i movimenti offensivi sono stati l’arma in più, dove la mezzala si inseriva con la seconda punta che scalava sulla corsia laterale ed il terzino opposto che saliva costruendo una linea di attacco di 4 giocatori con a supporto il terzino sinistro e l’altra mezzala e il mediano in copertura. Queste caratteristiche probabilmente l’hanno portata ad avere la meglio su compagini con più tradizione ed esperienza (come Corea del Sud e Giappone), dando un’occhiata alle statistiche dell’ultima Coppa d’Asia giocata si ha un’ulteriore conferma: 19 gol fatti, 1 solo gol subito.
Ci sono tre giovani interessanti da segnalare, Almoez Ali (Al-Duhail), capocannoniere del torneo con 9 gol, Akran Afif (di proprietà del Villareal), seconda punta con buona tecnica e velocità, ed infine Assim Madibo (Al-Duhail), motorino di centrocampo, fondamentale come collante tra difesa e centrocampo.