Il Red Bull Salisburgo conclude la stagione calcistica 2017-2018 con la conquista del suo quinto scudetto di fila, lasciando 13 punti di distacco sulla seconda e confermando sempre il miglior attacco e la miglior difesa, perde la finale di ÖFB Cup contro lo Sturm Graz e riesce a proseguire il cammino in Europa League, raggiungendo le semifinali, ed eliminando squadre blasonate del calibro di Borussia Dortmund e SS Lazio; da ricordare che prima della sconfitta in casa contro i biancocelesti, il Salisburgo non perdeva addirittura da 35 incontri ufficiali e precisamente dal 27 Agosto contro lo Sturm Graz.
Il traghettatore di questa grandissima realtà è Marco Rose, ex giocatore tedesco nato a Lipsia. Nel 2013 è entrato nel settore giovanile del Red Bull Salisburgo da allenatore. In 5 anni ha allenato gli U-16, U-18, U-19 e i professionisti, ha fatto più di 140 partite; quella attuale è la sua prima stagione tra i professionisti e si è dimostrato uno dei giovani allenatori più promettenti nel mondo del calcio.
Marco Rose predilige il sistema di gioco 4-3-1-2, e dispone di una rosa giovanissima con una media età di 23,5 anni. Il gioco di Rose è molto rapido, e nonostante questa rapidità non ci sono carenze tecniche sostanziali; la squadra riesce molto bene sia ad allungarsi che ad accorciarsi e non si abbassa molto, infatti utilizza l’arma del fuorigioco che sa sfruttare nel migliore dei modi.
In questa rosa troviamo diversi punti di forza tra cui: una difesa solida e scattante, un centrocampo e un attacco con giocatori duttili e con grande intelligenza tattica, oltre che tecnica.
Con il sistema di gioco 4-3-1-2, a rimanere bassi sono i due DC (ANDRÈ RAMALHO e CAETA-CAR) e il MED (SAMASSEKOU); il TD e TS (rispettivamente LAINER e ULMER) rimangono alti e aiutano nella fase di impostazione e finalizzazione, con lanci lunghi e sovrapposizioni, anche se in questo modo lasciano la fascia dietro di loro scoperta; i CCD/CCS (HAIDARA e BERISHA) si spostano continuamente in mezzo al campo, HAIDARA resta più vicino al TD (LAINER), mentre BERISHA si accentra moltissime volte e si scambia posizione con la PCS (DABBUR). Tutti e due i CC aiutano in fase difensiva e mentre uno scende per ricevere il passaggio da un difensore centrale, l’altro si allarga per creare maggiore spazio in mezzo al campo; il TRQ (SCHLAGER) agisce per vie centrali e fa da tramite tra centrocampo e attacco, allarga il gioco sulle fasce e utilizza la sua abilità nel dribbling per creare superiorità numerica in avanti; infine le due punte centrali GULBRANDSEN (PCD) e DABBUR (PCS) si allargano molto durante le transizioni positive per permettere le imbucate centrali e aiutano nella costruzione del gioco, soprattutto DABBUR; inoltre non disdegnano il tiro dalla distanza .
SISTEMI DI GIOCO
BASEà 4-3-1-2
FDPà 4-1/3-2, questo sistema però varia perché i terzini salendo possono formare un 2-1/4-1-2
FDNPà 4-3/1-2
FASE DI POSSESSO
La Costruzione di gioco a partire dal portiere varia, può essere mista ma è prevalentemente BASSA, nel tentativo di raggiungere i terzini che andranno ad effettuare lanci lunghi per i tagli delle punte o manovrando l’azione sulle fasce; oppure raggiungere il mediano che ha ampia scelta di smistare la palla, grazie anche ai tanti movimenti dei centrocampisti centrali. Da notare in fase di costruzione quando BERISHA o HAIDARA si abbassano per poter ricevere palla, l’altro in non possesso si allarga e si spinge in avanti così da far allargare la squadra avversaria e creare maggiori spazi centralmente; un problema è il non sfruttare mai il giocatore che si allarga sulla fascia e quindi non effettuare mai cambi di gioco, che potrebbero prendere di sorpresa gli avversari.
La squadra manovra la palla dal basso con cautela, poi quando arriva ai centrocampisti centrali/offensivi e alle punte la palla si muove molto più velocemente, con rapide triangolazioni atte a superare rapidamente la linea di centrocampo avversaria e a disorientarla; inoltre il cambio di posizione tra le punte e i centrocampisti centrali, in particolar modo lo scambio tra il CCS (BERISHA) e il PCS (DABBUR), crea scompiglio e apre lo spazio per un passaggio al TRQ (SCHLAGER) che può agire centralmente indisturbato.
Il gioco sulle fasce si sviluppa numerose volte, ma non si arriva al cross da fondo campo quasi mai; si cerca invece di puntare l’area di rigore e trovare il varco giusto per l’attaccante, o trovare lo scarico per un giocatore che proviene dalle retrovie. Si attacca molto spesso dalla fascia sinistra data la presenza di BERISHA, che mantiene una posizione di gioco molto varia, si accentra per permettere la sovrapposizione del TS e crearsi così un varco centrale grazie anche al lavoro di DABBUR.
Il gioco di rifinitura è permesso dalle posizioni alte dei terzini e dal mediano che trova quasi sempre un compagno a cui passare la palla, di solito sono i centrocampisti centrali di destra e sinistra, ma anche il TRQ (SCHLAGER) si abbassa tanto per ricevere la palla, infatti anche se è un trequartista agisce come se fosse un regista avanzato e grazie ai movimenti del CCS e CCD ha spazio e tempo per scegliere la migliore soluzione e scavalcare il centrocampo avversario.
Il Salisburgo in fase di finalizzazione, di solito cerca di entrare in area di rigore, ma lo fa in diversi modi. Utilizza delle TRIANGOLAZIONI elaborate coinvolgendo praticamente tutta la squadra, ad eccezione del mediano e dei due difensori centrali; agisce con numerose SOVRAPPOSIZIONI, come detto in precedenza, da parte dei terzini che puntano l’area di rigore invece di crossare; gli 1VS1, per superare la linea difensiva avversaria, provati da BERISHA(CCS), HAIDARA(CCD) e SCHLAGER(TRQ), i più talentuosi della squadra; anche gli ATTACCHI DIRETTI vengono utilizzati in particolar modo dai terzini; infine se la squadra non riesce a sfondare il muro difensivo avversario, non ci pensa due volte ad effettuare dei tiri da fuori con i centrocampisti e i terzini.
Tutto ciò è permesso da un grande lavoro di Marco Rose e dal suo staff; insieme sono riusciti ad estrapolare il meglio da una squadra giovane, a tratti anche inesperta, ma con tanta voglia di agguantare la vittoria.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso il sistema di gioco è 4-3/1-2, con le due punte e il trequartista che si smarcano preventivamente per una possibile ripartenza.
La prima pressione degli uomini di Rose è agire con un forte PRESSING sul portatore di palla, per non dare la possibilità di ragionare e quindi costringerlo a far girare velocemente la palla.
Il centrocampo agisce come se fosse un rombo con il TRQ che rimane piuttosto alto, il MED che invece rimane basso in supporto dei difensori centrali, in caso ci fosse bisogno, mentre il CCS e il CCD vanno a formare, rispettivamente sulle loro fasce quando attaccano il portatore di palla, dei triangoli con l’intervento del MED e del TS/TD. Questi ultimi coprono il CCS/CCD in caso venisse superato dall’avversario e sono pronti ad intervenire. Da notare però, che i terzini, quando agiscono in posizione avanzata e vanno a formare il triangolo, soffrono molto la profondità sulle fasce e possono essere superati facilmente; inoltre la squadra ha il difetto di arginare solo il portatore e i giocatori che agiscono centralmente, quindi possono essere presi alla sprovvista con qualche cambio gioco.
La difesa agisce a ZONA, i due centrali (ANDRÈ RAMALHO e CAETA-CAR) sono giovani e molto abili a difendere, mantengono sempre la loro posizione e riescono a leggere molto bene le azioni offensive degli avversari. La difesa del Salisburgo è stata la migliore del campionato austriaco e anche in Europa ha subito pochi goal, a parte contro la Lazio.
Però se si riuscisse a far uscire uno dei due DC, avendo i terzini alti e non proprio abilissimi a difendere, la squadra diventerebbe davvero molto vulnerabile agli attacchi avversari sfruttando le vie centrali.
TRANSIZIONI
OFFENSIVE Durante le ripartenze il TRQ e le due punte centrali hanno grande capacità di smarcarsi. Quest’ultime si allargano molto per attirare i difensori a sé e creare spazi centralmente; durante i contropiedi fondamentale è BERISHA (CCS) che partendo dalle retrovie, riesce a smarcarsi molto bene e può agire liberamente, quindi sarebbe opportuno che un uomo stesse su di lui per marginare il più possibile i suoi movimenti.
DIFENSIVE àLa difesa rimane sempre piuttosto alta per far scattare la trappola del fuorigioco, dato anche che i terzini si spingono molto in avanti; però come si sa, può essere un’arma a doppio taglio, anche se i difensori centrali hanno grandi capacità nell’attuarla.
PUNTI DI FORZA:
- Gruppo affiatato, squadra organizzata e giovane
- Squadra che lotta fino al 90’
- Usano bene il fuorigioco
- Centrocampo si muove tanto e bene; difesa solida
- Terzini che danno una grande mano in fase offensiva….
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- …. Ma che in fase difensiva poco abili e attenti
- Per essere veloci nello sviluppare il gioco, peccano con la precisione
- Concentrarsi solo sul lato in cui si trova il pallone e non coprire i cambi gioco