Estate 2017: una data che a Siviglia significa “fine di un ciclo”, quello targato Monchi, che dal 2000/2001 ha preso un Siviglia relegato in Segunda Division, portandolo sui tetti d’Europa. Con la sua gestione il Palmarès della squadra Andalusa si è arricchito notevolmente in poco tempo: 1 titolo si Segunda Division, 2 Copa del Rey, 1 Supercoppa di Spagna, 2 Coppe Uefa e 3 Europa League (record) e una Supercoppa Europea. Con il dirigente spagnolo (andato alla Roma) saluta pure il tecnico Sampaoli, direzione Selección Argentina. In sostituzione arriva Berizzo che, per problemi sia di salute che di rendimento di risultati, viene esonerato prima della pausa natalizia. Al suo posto viene chiamato Vincenzo Montella, il tecnico esonerato dal Milan qualche mese prima, esordisce bene, vincendo 2-0 a Cadice in Copa del Rey, dove riesce a riportare il Siviglia in finale dopo appena 2 anni. Ma in campionato non comincia benissimo, perdendo il derby con il Betis in casa per 3-5; tutt’altra cosa avviene in Champions League, dove riesce ad imporsi per 2 a 1 ad Old Trafford contro lo United di Mourinho, dopo lo 0-0 dell’andata, volando così a Monaco di Baviera per i Quarti di Finale. Ecco il Siviglia targato Vincenzo Montella, esonerato solo qualche giorno fa.
SISTEMI DI GIOCO:
Il tecnico di Pomigliano d’Arco ha optato, sin da subito per un 4-2-3-1; è stato provato pure il 4-3-3, ma senza ottenere gli stessi risultati del primo modulo. In porta gioca Sergio Rico. In difesa, i centrali sono: Lenglet e Kjær, mentre Pareja è alle prese con un infortunio, con Mercado che può giocare sia come centrale che come terzino destro; in quel ruolo trovano spazio pure Corchia, Layun e Jesus Navas (sua invenzione); mentre a sinistra il titolare è Escudero, con Carole come sostituto. A centrocampo Banega e N’Zonzi sono intoccabili, mentre Roque Mesa, Geis e Pizarro sono i ricambi. Sulla linea dei trequartisti trovano spazio Sarabia, Vazquez e Correa, con Nolito e Jesus Navas pronti a dare il cambio. In attacco il titolare è Muriel, con Ben Yedder e Sandro Ramirez come riserve.
- Fase di possesso: i due mediani si abbassano a ricevere palla, mentre con lo sviluppo del gioco i terzini si alzano molto. Formazione del 2-4-3-1.
- Fase di non possesso: i due esterni si allineano con i centrocampisti, mentre il trequartista pressa assieme alla punta. Formazione del 4-4-1-1.
Costruzione dal basso
Con palla al portiere: i due centrali si abbassano e si allargano, con i mediani che si abbassano per ricevere palla, invece i terzini cominciano ad alzarsi.
Sviluppo
Il Siviglia sviluppa l’azione per mezzo delle catene laterali; infatti con palla in possesso di un mediano: il trequartista andrà incontro al pallone, l’esterno convergerà verso il centro del campo occupando la sua posizione, liberando così lo spazio per il terzino, che potrà, quindi, attaccare la profondità del campo.
Un altro metodo è quello di sfruttare il movimento alternato del centravanti e del trequartista, infatti uno andrà in profondità, mentre l’altro andrà incontro al pallone.
Finalizzazione
Il miglior metodo di finalizzazione del Siviglia, è dato dai traversoni provenienti dalla trequarti alla ricerca del colpo di testa dei giocatori presenti in area di rigore. Il centravanti si muove molto e, quindi, si trova spesso fuori dall’area al momento del traversone; in quel caso sarà il trequartista che occuperà la posizione in area, ma anche l’esterno opposto, un centrocampista (più N’Zonzi di Banega) o il terzino opposto.
FASE DI NON POSSESSO:
Pressione
La pressione della squadra andalusa ha inizio quando il centravanti o il trequartista indirizza il primo pressing; infatti tutta la squadra accompagnerà la pressione, con un mediano che marcherà il mediano avversario, per evitare di fargli ricevere palla.
Linea difensiva-Marcatura
In fase di non possesso, gli esterni si allineano con i centrocampisti e aiutano i terzini. La marcatura è a zona, e si cerca di applicare la trappola del fuorigioco.
TRANSIZIONI:
- Positive: a palla recuperata si cerca subito di ripartire in contropiede, sfruttando la profondità del campo. I giocatori che non si trovano in possesso di palla, si propongono in avanti, e vengono serviti tramite verticalizzazioni o attacchi diretti.
- Negative: si cerca di fermare subito il contropiede avversario, aggredendo il portatore di palla e commettendo fallo se richiesto dall’azione.
CALCI PIAZZATI:
Offensivi:
- Calci d’angolo: l’angolo viene battuto direttamente all’interno dell’area di rigore, sfruttando il movimento dei saltatori. Solitamente viene battuto all’altezza del primo palo.
- Calci di punizione: viene battuto direttamente in porta, o crossato in area da Banega con il destro e Sarabia con il sinistro.
Difensivi:
- Sui calci d’angolo: la marcatura è a uomo, ad eccezione di tre uomini che marcano a zona. Essi sono posti in linea per tutta l’ampiezza dell’area piccola.
- Sui calci di punizione: marcatura a zona, con i giocatori disposti sulla linea dell’area di rigore.
PUNTI DI FORZA:
- Sviluppo con catene laterali (triangolazioni, gioco di prima, gioco nello stretto);
- Impiego dei terzini a tutto campo;
- Verticalizzazioni rasoterra;
- Traversoni provenienti dalla trequarti campo;
- Gioco aereo;
- Pressione
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- Contropiedi avversari;
- Traversoni/Cross avversari;
- Difesa