Nella stagione calcistica 2017/2018 la società bolzanina ha deciso di puntare su Paolo Zanetti (ex calciatore di Ascoli, Empoli e Torino), all’esordio da allenatore di prima squadra dopo tre ottimi anni trascorsi nelle giovanili della Reggiana. La squadra allestita dal direttore sportivo Aladino Valoti è composta per lo più da giovani molto interessanti prestati da club di massima serie, come Broh ed Erlic provenienti dal Sassuolo o Sgarbi di proprietà dell’Inter, ai quali si aggiunge qualche elemento più esperto che funge da “chioccia”. L’obiettivo stagionale era quello di fare un campionato tranquillo, ma il Südtirol di Zanetti, con un buon calcio ed una grande organizzazione andrà oltre le aspettative: finirà secondo nel girone B della serie C, qualificandosi di diritto ai quarti di finale dei Playoff dove avrà la meglio nei confronti della Viterbese, salvo poi arrendersi in semifinale al Cosenza di Braglia che verrà poi promosso in serie B.
La partita analizzata è Südtirol – Viterbese, ritorno dei quarti di finale Play off della serie C; l’andata in terra laziale era terminata con il risultato di 2-2. La squadra altoatesina si schiera con il consueto 3-5-1-1, un vero e proprio marchio di fabbrica per i biancorossi. In porta c’è Offredi; la linea difensiva da destra a sinistra è composta da un ’98 (Erlic), da un ’97 (Sgarbi) e dal veterano Vinetot; a centrocampo il play è Berardocco, un mancino molto tecnico che è il metronomo della squadra, mentre ai suoi lati ci sono il giovanissimo Broh (anche lui ’97) e capitan Fink; i due quinti sono rispettivamente, a destra Tait e nella corsia opposta Frascatore; a fare da raccordo tra centrocampo ed attacco c’è il colored Gyasi nel primo tempo, sostituito poi dopo i primi 45’ minuti dall’ex Ternana Candellone; il terminale offensivo è Rocco Costantino, un italo-svizzero al primo anno tra i professionisti, che ha realizzato la bellezza di 16 reti, compresa quella siglata nella partita analizzata.
SISTEMI DI GIOCO:
SISTEMA DI GIOCO DI BASE: 3-5-1-1
SISTEMA DI GIOCO IN FASE DI NON POSSESSO: 5-3-1/1
SISTEMA DI GIOCO IN FASE DI POSSESSO: 3/5-1-1
FASE DI POSSESSO:
COSTRUZIONE – predilige una costruzione bassa, perché in alcuni momenti del match i 2 attaccanti viterbesi Calderini e Jefferson non partecipano attivamente alla fase difensiva; il regista Berardocco a si abbassa a ricevere palla ed i due quinti, una volta dato l’appoggio ai 3 difensori, si alzano. Tuttavia a volte con la rimessa dal fondo c’è una costruzione diretta, grazie al calcio molto profondo del portiere Offredi, che consente alla squadra di salire.
SVILUPPO – il centrocampista che detta i tempi di gioco del Südtirol è Berardocco, da lui partono tutti gli sviluppi offensivi. In generale è una squadra che cerca di andare prevalentemente in ampiezza cercando i due esterni Tait e Frascatore, oppure i due intermedi che si aprono lasciando ancora più campo ai due quinti.
FINALIZZAZIONE – squadra che ha parecchie variabili per attaccare le difese avversarie, come le palle inattive (dove i bolzanini sono molto pericolosi ed in questa partita oltre ad essere molto pericolosi, realizzano un gol da calcio d’angolo con Costantino), le triangolazioni tra intermedio ed esterno, gli 1 v 1 o i tagli degli attaccanti; ma sicuramente le chiavi offensive migliori sono i cross ed i traversoni di Frascatore e Tait (più del primo che del secondo, dato che si spinge più sulla parte sinistra che sulla parte destra) ed il “gioco” di rifinitura di Gyasi, che nel primo tempo, mettendosi tra difesa e centrocampo dei viterbesi ha ricevuto palla in modo pulito, in posizioni ottime per andare a far male agli avversari ( mancandogli poi un pizzico di cinismo sotto porta).
FASE DI NON POSSESSO:
Sulla costruzione diretta da parte della Viterbese si abbassa nella propria metà campo. I bianco-rossi sono molto reattivi sulle seconde palle; nelle poche volte che i laziali provano a giocare, il pressing organizzato comincia dalla trequarti avversaria, con l’uscita dell’intermedio sul terzino di parte ed il conseguente scivolamento del quinto sulla mezzala viterbese che si apre; Gyasi è a uomo sul play avversario Di Paolantonio, mentre l’intermedio opposto stringe sull’altra mezzala; l’esterno di centrocampo lato debole va sulla linea difensiva creando una superiorità numerica (4v3), contro il trequartista e i due attaccanti avversari.
Quando la palla è negli ultimi 30/40 metri il Südtirol si abbassa ancora di più lavorando molto bene sulle linee di passaggio disponendosi con il consueto sistema di gioco in fase di non possesso, ovvero il 5-3-1/1 con Gyasi nel primo tempo e Candellone nella ripresa ad alternarsi sul regista avversario Di Paolantonio.
Su palla laterale ci sono sempre dei raddoppi tra quinto e mezzala, a centro area si lavora sempre con almeno un uomo in più (spesso 4v3 o 5v4).
In generale la difesa cerca di lavorare su situazioni di superiorità numerica, con il play berardocco che funge da protezione e cerca di essere molto vicino alla linea. Contro un attacco a 2 come quello della Viterbese, i 2 marcatori della difesa a 3 del Südtirol (Erlic e Vinetot) difendono a zona, ma sono comunque molto orientati sui 2 attaccanti avversari, con il centrale Sgarbi a dare copertura ai suoi compagni di reparto. Le diagonali che si vedono negli altoatesini sono diagonali corte.
TRANSIZIONI OFFENSIVE:
Team come già detto molto bravo nel recupero palla e nel chiudere le linee di passaggio; sfrutta a proprio vantaggio le transizioni: chi recupera palla o va da solo verso l’esterno, o cerca l’ampiezza per sfruttare i cross dei 2 esterni.
TRANSIZIONE DIFENSIVE:
Soffre molto le transizioni difensive, poiché attaccando con tanti giocatori e con gli esterni di centrocampo sempre molto alti è inevitabile che si aprano delle praterie per le ripartenze avversarie. Chi difende cerca di scappare, per poter dar modo ai compagni di ripiegare all’indietro nel più breve tempo possibile.
PUNTI DI FORZA:
- Sviluppo in ampiezza
- Buona organizzazione
- Ottime individualità che vedremo nel prossimo campionato di serie B (Broh – Erlic – Frascatore – Gyasi – Sgarbi)
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- Transizioni difensive
- Poca concretezza sotto porta