Dopo il fantastico girone di ritorno, dello scorso anno in Serie B, conclusosi con un’amara retrocessione. Il Trapani ha voluto trattenere a tutti i costi Alessandro Calori, l’allenatore che stava compiendo un vero e proprio miracolo sportivo nella serie cadetta. Quest’anno l’obiettivo numero uno della società era quello di ritornare immediatamente in quel campionato che è stata la propria casa per quattro anni consecutivi. Sono da soli in terza posizione quindi in piena zona play-off, con la terza miglior difesa ed il secondo miglior attacco del girone C. Tutto questo grazie anche al grande lavoro della società nel formare una rosa praticamente tutta Made in Italy, con un mix di esperienza, data da giocatori come Pagliarulo, Corapi ed Evacuo, e giovani giocatori come Palumbo, Bastoni e Steffè che fanno della Serie C il loro trampolino di lancio. La squadra è amalgamata molto bene, fa della fase difensiva il suo punto forte, con transizioni negative molto buone soprattutto nella riaggressione per cercare il recupero immediato del pallone ed il timing difensivo per rallentare le transizioni offensive avversarie. Il modulo più usato dall’allenatore toscano è senza ombra di dubbio l’1-3-5-2 molto mobile, infatti in fase di possesso si può trasformare in un 1-3-3-3-1 o in un 1-3-4-2-1 in base alle varie situazioni di gioco. In fase di possesso invece si posiziona quasi ed esclusivamente con un 1-4-4-1-1 con gli attaccanti sempre “affilati”.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso la squadra utilizza due tipi di approcci in base al pressing avversario, infatti se il play, in questo caso Corapi, è marcato la squadra si posizionerà con un 1-3-3-3-1 e la costruzione avverrà sempre con un lancio lungo per superare due linee di pressing da parte di Furlan, che è un Portiere di Regia abile anche nei lanci di prima intenzione, a cercare il gioco aereo dell’AC, che è Evacuo. Quest’ultimo cercherà di ripulire un pallone e farlo diventare giocabile cercando o l’appoggio del CE o il sostegno dei CI.
Invece se il play è libero di giocare allora la squadra si posizionerà con un 1-3-4-2-1 con il CE opposto rispetto alla palla che sarà quasi sempre molto largo.
L’azione si svilupperà sempre in ampiezza e sulle corsie laterali, con grande mobilità da parte dei CE e CI, abili nell’occupare gli spazi nei tempi giusti tra le linee avversarie. Molte azioni infatti avvengono con inserimenti con movimenti di taglio o passante da parte dei CI che passeranno dalla zona di Half-Space a quella esterna con l’obiettivo di trovarsi sempre in situazioni di parità numerica, 1V1 o 2V2, per trovare lo spazio ed il tempo giusto per effettuare un cross o un traversone.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso la squadra si posiziona sempre con un 1-4-4-1-1 con i due attaccanti affilati. Infatti l’ATC sarà sempre in marcatura sul play. Durante la costruzione bassa avversaria la squadra utilizza un pressing Ultra-Offensivo orientato, con il CIS che andrà forte in contrasto sul portatore di palla per indurlo all’errore. Il resto dei compagni copre gli appoggi. Questo avviene prettamente sulla corsia di SX in quanto il CES del Trapani è un giocatore prettamente di copertura, invece il CED è un attaccante esterno di ruolo adattato a centrocampista, ma che rispetto al suo compagno di squadra non da quasi mai copertura, rimane sempre molto largo svolgendo un pressing ultra-offensivo sull’altro DL e facendo rimanere in copertura il CID. Sulla propria 3/4 la squadra attua un atteggiamento meno aggressivo ma sempre molto propositivo rimanendo molto corta e abbastanza stretta. La linea difensiva trova difficoltà nelle situazioni di cambio gioco da DX a SX a causa della poca propensione alla fase difensiva del CED, lasciando molto spesso il lato debole scoperto.
TRANSIZIONI POSITIVE
La squadra non sfrutta a pieno queste circostanze, preferisce verticalizzare subito sul vertice offensivo per poi consolidare il possesso in ampiezza.
TRANSIZIONI NEGATIVE
Doppio atteggiamento in base alle zone di campo. La prima è la riaggressione immediata e la squadra è molto brava e sincronizzata in questa fase. La seconda è il timing difensivo cercando di creare un’azione ritardante per favorire il recupero dei compagni.
PUNTI DI FORZA
- TRANSIZIONI NEGATIVE
- GIOCO SU CORSIE LATERALI E CROSS
- GIOCO AEREO E LETTURE DELLE SECONDE PALLE SOPRATTUTTO A CENTROCAMPO
- CONCLUSIONI DALLA MEDIA DISTANZA SU PALLA IN USCITA AVVERSARIA
PUNTI DI DEBOLEZZA
- CAMBIO GIOCO
- POCA COPERTURA DEL CED
- POCO GIOCO NELLE ZONE CENTRALI DEL CAMPO