l Wolverhampton viene acquistato dal fondo cinese “Fosun” per 45 milioni di sterline, tutto questo viene guidato dal potente agente Jorge Mendes, che con i suoi continui contatti in Asia è riuscito a convincere il gruppo cinese guidato dal miliardario Guo Guanchan.
Fosun ha intrapreso un ambizioso progetto a lungo termine, fissando come punto di partenza il ritorno in Premier League, l’investimento per rinforzare la rosa e gli investimenti nell’Academy sono alla base del progetto per ritornare nel campionato che gli spetta.
Dopo anni di purgatorio il Wolverhampton vince matematicamente il campionato di Championship inglese (30V -8N-6P) e con una differenza reti di oltre 40 gol riesce a tornare in Premier League dove mancava dal 2012, guidata da un allenatore preparato ed esperto, l’ex Porto e Rio Ave, Nuno Espìrito Santo, fedelissimo di Jorge Mendes.
Il Wolves del tecnico portoghese partono con un sistema di gioco iniziale di 3-4-3, che in fase difensiva si trasforma in un 5-4-1.
Questi due moduli gli consentono sia di avere una grande stabilità in fase di non possesso con tanta densità sotto linea palla e sia di avere un’ottima fase di possesso in metà campo avversaria occupando molto bene lo spazio che si viene a creare con l’alzamento dei due esterni che vanno a finire sulla linea di attacco.
La formazione di partenza è la seguente: Ruddy; Bath, Coady, Boly; Douglas ,Rùben Neves, Saiss, Doherty; Hèlder Costa, Afobe , Diogo Jota.
Saiss e Rùben Neves sono la vera bilancia della squadra, sono coloro che dettano i tempi di gioco, sono utili sia nella prima fase d’impostazione sia per il filtraggio tra per la linea
difensiva.
I punti fondamentali del gioco di “Nuno” sono:
– Possesso di palla
– Passaggi corti e veloci
– Ottima tecnica individuale
Fase di possesso:
In fase iniziale e di possesso i Wolves si schierano con un 343, molto ordinato, amano partire dal basso ed effettuare un elegante e allo stesso tempo semplice possesso palla.
Espìrito Santo ha come credo il possesso palla, e come tutti i mentori di questo tipo di gioco parte sempre con una costruzione bassa in cui Neves e Saiss si alternano nel ricevere ed aiutare Bath, Coady e Boly nella Costruzione.
L’attaccante centrale dei Wolves, Afobe , gioca come un attaccante moderno, prende palla tra le linee e se ha la possibilità si gira e scarica sulle ali o altrimenti invece punta la difesa avversaria.
In altri casi quando non può nessuna delle due ricomincia da dietro e l’azione ricomincia.
Un altro punto di forza dell’attacco della squadra inglese è l’abilità ella rotazione dei 3 attaccanti, i quali cambiandosi spesso la posizione non danno punti di riferimento alla difesa avversaria.
Spesso le due ali rientrano nel campo per ricevere la palla e avere la visuale alla porta per creare occasioni da gol ed aiutare a sviluppare la manovra offensiva.
Inoltre dato che sono agevolati da un modulo che permettere si stare coperti e di ripartire come schegge impazzite, sono anche abili contropiedisti.
Fase di non possesso:
I fase di non possesso gli esterni si abbassano sulla linea di difesa cosi da formare una linea a 5, cosi da formare un 451, con linee strette e grande densità dove è difficile per la squadra avversaria trovare il varco giusto per colpire.
Il lavoro sporco inizia dalla fase d’attacco, loro sono quelli che cominciano la prima fase di pressione.
Transizione offensiva.
Appena riconquistata palla cercano sempre la costruzione dal basso però in alternativa usano anche il lancio lungo, che con le doti tecniche che ha può permettersi di lanciare per l’esterno o l’ala che taglia e scavalcano le due linee di centrocampo e difesa avversaria.
Transizione difensiva
Nel momento in cui la squadra di Espìrito Santo perde il possesso, aggredisce immediatamente soprattutto i primi passaggi avversari e nel caso in cui non riesce in questo, prosegue con il ritornare tutti dietro il livello del pallone, rallentando cosi l’azione di ripartenza avversaria, facendogli perdere tempi di gioco essenziali.