Analisi realizzata da Cristian Cipollini, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Introduzione
Dopo le insistenti voci di questa estate, che lo davano con la valigia pronta, Antonio Conte è rimasto sulla panchina dell’Inter anche per la stagione 2020/21 con rinnovato entusiasmo dettato anche dalle scelte di mercato attuate dalla società nerazzurra. Gli acquisti di Hakimi, Vidal e Kolarov, il ritorno di Nainggolan e Perisic hanno rafforzato l’idea del tecnico italiano che allo stesso tempo ha apportato delle piccole, ma radicali modifiche nel suo collaudato modo di giocare. Il reparto maggiormente rinnovato è quello di centrocampo, con l’inserimento di Hakimi e Perisic sugli esterni e la presenza di Vidal come mezz’ala che in fase di possesso si trasforma in un trequartista con licenza di inserirsi e attaccare lo spazio in verticale. Inoltre, la crescita degli italiani Barella e Gagliardini rendono ancora più ampie le rotazioni in attesa del definitivo impiego di Eriksen. L’intesa sempre maggiore tra Lukaku e Lautaro Martinez, con l’aggiunta di un ritrovato Sanchez, garantisce non solo un buon numero reti ma anche tanto lavoro in fase di non possesso. Il reparto dove ha maggiormente sperimentato, in termini di gioco, è quello difensivo con dapprima l’utilizzo di Kolarov e D’Ambrosio come terzi di difesa, mentre nelle ultime giornate si è ritornati al terzetto difensivo che tanto bene aveva fatto nella scorsa stagione formato da Skriniar, De Vrij e Bastoni.
Mentre nella scorsa stagione si cercava di verticalizzare in maniera costante alla ricerca delle punte, quest’anno l’idea di Conte è quella di un gioco più ragionato fatto di maggiore possesso palla sempre finalizzato alla verticalizzazione in favore delle due punte che lavorano molto vicine tra loro. Sono inoltre coinvolti, in fase di sviluppo, anche i terzi di difesa che partecipano in maniera attiva alla manovra. Squadra molto fisica, che attua una forte pressione, ma che se attaccata alle spalle della linea difensiva fa molta fatica nel rincorrere e ricomporsi in maniera ottimale. Inoltre se pressata, giocando uomo su uomo sono poche le varianti che riescono ad attuare per una uscita corretta dalla pressione, dove la più efficace è quella della ricerca della verticale su Lukaku.
Fase di possesso
– Costruzione: Il primo costruttore di gioco è Handanovic, che ogni volta che ha il possesso del pallone va alla ricerca di uno dei terzi di difesa che giocano in ampiezza, con Brozovic che si abbassa sulla linea del centrale difensivo De Vrij. Con i due esterni di centrocampo molto alti, sono gli interni di centrocampo, in questa particolare fase a fungere da principali elementi di transito dei palloni (Vidal, Barella e Gagliardini) verticalizzando o per le due punte o per gli esterni.- Sviluppo:Superata la prima linea di pressione avversaria, in fase di sviluppo del gioco a centrocampo, Bastoni in primis ma anche Skriniar vengono portati in pianta stabile nella metà campo offensiva fino alla trequarti avversaria. Gli interni (principalmente Vidal e Barella, ma anche Gagliardini) vanno ad attaccare la profondità alle spalle della prima punta, in base a quale zona di campo si trovi la palla. Il questa fase è Brozovic il fulcro della manovra, con De Vrij a dargli sostegno in caso di assenza di soluzioni. Se la palla è in zona centrale, la seconda punta si abbassa giocando in verticale con Lukaku, mentre se la palla è in fascia si alza giocando in linea con quest’ultimo.

– Corsie laterali:Il gioco sulle fasce è uno degli aspetti chiave del gioco offensivo di Conte. La fascia sulla quale si sviluppa maggiormente il gioco è quella destra occupata solitamente da Hakimi o da Darmian, abili entrambi non solo ad arrivare sul fondo ma anche a venire dentro il campo usando il loro piede meno forte, e di attaccare la profondità sfruttando l’influenza sulle difese avversarie di Lukaku (in questo caso è l’interno a giocare largo dando ampiezza alla squadra). Dall’altra parte Perisic e Young, hanno il compito di dare equilibrio con il croato che però ha maggiori licenze di offendere. Entrambi giocano a sinistra ma sono di piede destro, quindi tendono ad arrivare sul fondo rientrando sul piede forte per crossare in area o premiare gli inserimenti a rimorchio dei centrocampisti. A differenza della scorsa stagione, si creano numerosi giochi di catena, con scambi continui di posizione non solo tra esterno ed interno, ma anche con i terzi di difesa che come abbiamo detto in precedenza occupano stabilmente la metà campo offensiva. Uno delle costanti più importanti, è la capacità di creare densità in zona palla in occasioni di rimesse laterali, con l’esterno opposto subito pronto ad attaccare il lato debole che si viene a creare.

-Rifinitura:I più coinvolti in questa fase sono proprio i due attaccanti che, giocando molto vicini, grazie a continue esche e veli riescono non solo a creare situazioni pericolose per se stessi ma anche per i propri compagni. In particolare, se a fare da esca è Lukaku, l’altra punta (Lautaro o Sanchez) cercano poi di servirlo in profondità per metterlo in condizione di fare gol da minore distanza possibile; se invece è la seconda punta a fare da esca, con un contromovimento, finta di attaccare la profondità per poi andare a raccogliere la sponda di Lukaku e provare a calciare in porta. Inoltre, importante è il ruolo degli interni di centrocampo che sono bravi a sfruttare lo spazio alle spalle della linea di centrocampo avversaria e a rendersi pericolosi.
– Finalizzazione:Grandi pericoli vengono portati dalle corsie esterne, con cross dal fondo ma anche traversoni dalla trequarti. Inoltre Lukaku è abile nel proteggere palla spalle alla porta e a sfruttare il corpo dei suoi diretti marcatori come perno per girarsi e calciare. Lautaro Martinez e Sanchez sfruttano la sua presenza, per attaccare lo spazio alle sue spalle con Brozovic, Bastoni e Skriniar abili nel servirli con precisi lanci lunghi. Inoltre in caso di cross dal fondo, l’esterno e l’interno opposti accompagnano l’azione in area, attaccando rispettivamente il secondo palo e il dischetto del rigore, con Gagliardini molto abile in queste particolari azioni offensive.
Fase di non possesso– Prima pressione: Organizzata, ma molto pigra. Non riescono mai ad essere totalmente efficaci principalmente per questioni dovute alle giuste tempistiche di uscita. Troppa distanza tra gli uomini, e poca reattività, soprattutto da parte degli interni di centrocampo e di Lukaku che non orienta mai la pressione in maniera ottimale, permettendo così un’uscita quasi sempre pulita della squadra avversaria.

– Zona centrale:Non riuscendo ad attuare una buona pressione iniziale, tutta la squadra si compatta dietro la linea della palla con 3 linee difensive molto marcate. In particolare i tre centrocampisti si dispongono sulla stessa linea (poco sfalsati) cercando di evitare di far filtrare palloni in zona centrale. Se la palla passa la prima linea, è Brozovic il primo incaricato ad uscire sul portatore di palla con i due interni che vanno a coprire preventivamente la zona centrale.
– Zona esterna e linea:Gli esterni hanno un ruolo fondamentale, in quanto devono essere in grado di accettare l’1v1 uscendo forte sui loro diretti marcatori quando entrano in possesso della palla, e di saper lavorare bene con i tre centrali formando una linea di 5 uomini capace di muoversi con sincronia. De Vrij è il perno centrale della linea a 5 e che prende ad uomo la prima punta avversaria, anche se questa si muove e svaria sul fronte d’attacco. I terzi del reparto difensivo, escono forte sulla palla se un uomo transita nella loro zona di competenza soprattutto se questi sono spalle alla porta. Quando la palla è esterna la diagonale è molto corta, con la linea sempre ben messa e l’esterno opposto molto vicino al terzo dall’altra parte del campo.
Transizioni
– Offensiva:In caso di recupero palla, i giocatori più offensivi, in particolare i due esterni e la seconda punta, sono subito pronti ad aggredire la porta avversaria. Le varianti sono due: ricerca di Lukaku, che a sua volta smista sugli esterni andando poi ad attaccare l’area, o ricerca diretta della profondità con molti uomini che attaccano ferocemente la profondità. Rispetto alla scorsa stagione però, in base alla zona di campo in cui viene recuperata la palla, provano anche a consolidare il possesso palla ricominciando talvolta anche da Handanovic che è risulta molto migliorato nella gestione di palloni anche complicati
– Difensiva:In base alla zona di campo, attuano due tipi di soluzione, se la palla viene persa nella metà campo offensiva cercano di ricompattarsi molto rapidamente facendo densità principalmente in zona centrale. Nel caso in cui la palla venga persa nella metà campo difensiva si cerca nei primi secondi di recuperare palla, o per lo meno di impedire un ipotetico attacco diretto della squadra avversaria, portandoli ad un consolidamento del possesso e ad un successivo ricompattarsi nelle tre linee.
Punti di forza:
– Lukaku, giocatore più pericoloso e che condiziona in maniera quasi totalitaria la manovra offensiva
– Handanovic, capace di grande sicurezza sia tra i pali che con la palla tra i piedi
– gioco sugli esterni di grande qualità ed efficienza
– capacità di filtro in zona centrale in fase di non possesso
Punti deboli:
– scarsa applicazione nella prima pressione avversaria
– possesso palla ancora sterile (c’è ancora da lavorare su questo aspetto)
– poche varianti nell’attaccare la porta
– sofferenza della linea difensiva se attaccata alle spalle