La Nazionale di calcio Iraniana si è presentata per la seconda volta consecutiva alla fase di finale di una Coppa del Mondo e anche se in Russia, come in Brasile, non è riuscita a superare la fase a gironi, in questa edizione può essere sicuramente annoverata come una delle più belle sorprese tra le partecipanti, considerato anche l’elevato livello delle sue avversarie: Spagna, Portogallo e Marocco.
Il Tim Mellì (così è denominata la Nazionale di calcio) è guidata da 7 anni da Carlos Queiroz, poliedrico personaggio nato nel 1953 in Mozambico, da genitori portoghesi, che dopo essersi trasferito in Portogallo e intrapresa la carriera da allenatore, ha messo a curriculum numerose esperienze sulle panchine di mezzo mondo tra cui: Sud Africa, Giappone, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti ma anche Inghilterra (come vice al Manchester Utd.) e Spagna al Real Madrid. Dopo essere stato per due anni, dal 2008 al 2010, ct della Nazionale Portoghese, dal 2011 è alla guida tecnica dell’Iran.
L’allenatore lusitano ha basato tutta l’impostazione tattica della squadra su di un approccio tipicamente difensivo.
In fase di possesso è abbastanza abituale vedere la squadra disporsi secondo un 1-4-1-4-1 (specialmente contro avversari maggiormente quotati) o un 1-4-3-3 quando la squadra è in svantaggio o quando affronta avversari reputati di un livello “abbordabile”.
La fase di non possesso prevede una grande densità difensiva ottenuta per mezzo di uno schieramento secondo un 1-5-4-1 che, in alcuni frangenti, può addirittura diventare un 1-6-3-1.
La squadra di Quiroz, non essendo dotata di un elevato tasso tecnico, predilige un atteggiamento attendista che, pur lasciando l’iniziativa agli avversari, applica diligentemente una fase difensiva molto accorta e prudente ed una efficace gestione delle transizioni.
Fase di possesso
Costruzione
Indiscutibilmente, l’Iran è una squadra che ha nel lancio lungo la soluzione privilegiata per la costruzione della manovra. Ciò avviene tipicamente dalla zona bassa di una delle due fasce laterali per mezzo di uno schema molto semplice che prevede l’allargamento di uno dei due difensori centrali ad occupare lo spazio lasciato libero dal terzino lato-palla (che nel frattempo si è alzato), la ricezione della palla e il lancio lungo. Il centrocampista centrale a volte si abbassa a dare copertura alla zona lasciata libera dal centrale difensivo incaricato di dare il via alla manovra, specialmente quando quest’ultimo è pressato dagli avversari. Spesso, tuttavia, ciò non è nemmeno necessario, dal momento che, con questo schema orientato alla minimizzazione del rischio, la palla si allontana dalla zona di difesa molto velocemente.
Sviluppo
La modalità tipica di sviluppo della manovra è consequenziale a quella di costruzione e prevede quindi un forte accento sulla verticalità. Lo scopo del lancio lungo dalla difesa è infatti la ricerca della punta centrale, tipicamente Azmoun, e l’attacco della profondità sulle sue deviazioni da parte dell’esterno di centrocampo. Ovviamente, ciò non sempre è possibile. In tali casi lo sviluppo prevede un tempo di gioco in più ossia la sponda da parte della punta al centrocampista centrale e, da questo, la verticalizzazione per il compagno libero più avanzato. Anche quando il possesso palla si sviluppa nella metà campo avversaria, l’attitudine principale dei giocatori di Queiroz è quella di giocare profondo in verticale. Nell’immagine seguente il giocatore in possesso palla preferisce il lancio lungo in area, quando, forse avrebbe potuto più opportunamente sfruttare l’inserimento del centrocampista centrale nell’half-space.
L’iran è una squadra che fa poco possesso palla ed effettua pochissimi passaggi. Al Mondiale di Russia 2018 è risultata essere la squadra che, in assoluto, ha registrato la minor percentuale media di possesso palla (appena il 31%) e quella che ha effettuato, in media, meno passaggi nei 90’: appena 178 vs un valore generale di 391 e un valore di oltre 700 toccato dalla Spagna. Anche la precisione degli stessi lascia a desiderare: solo il 74% dei passaggi effettuati nelle tre partite disputate al Mondiale è andato a buon fine. Risultato questo che decreta l’Iran come la peggiore squadra delle 32 partecipanti, sotto questo punto di vista.
La figura seguente mette a confronto la passmap delle due squadre agli antipodi per quanto riguarda il numero dei passaggi nei 90’, durante l’incontro che le ha viste avversarie nella 2° giornata della fase a gironi degli ultimi Mondiali.
Rifinitura e conclusione
Una volta giunta nella zona di rifinitura, la squadra di Queiroz tenta di concludere l’azione nel più breve tempo possibile, cercando di sfruttare al meglio le poche occasioni nelle quali si affaccia nella tre-quarti campo avversaria. L’Iran è la squadra che ha effettuato meno tiri, in media, nei 90’ al Mondiale (poco meno di 6 vs una media generale di 11) e meno tocchi in area nei 90’ (circa 6 vs 14 come media generale). Tipicamente, l’Iran predilige aggredire la linea difensiva avversaria per vie centrali, sfruttando come detto, la fisicità della sua punta centrale per raccogliere il lancio dalle retrovie e sfruttare gli spazi nella difesa avversaria.
Fase di non possesso
La fase difensiva della squadra di Queiroz prevede un atteggiamento tipicamente attendista. Il posizionamento della squadra è sempre molto basso. Nelle tre partite disputate al Mondiale il baricentro medio è rimasto posizionato sui 46 metri. Generalmente è l’attaccante centrale che esercita una pressione sull’avversario in possesso palla al fine di indirizzarne la giocata verso l’esterno. Talvolta, soprattutto quando si trova sotto nel punteggio, l’Iran tende ad intensificare la pressione trasformandolo in un vero proprio pressing. Tuttavia, tale strategia non sempre è applicata collettivamente ma, al contrario, è esercitata singolarmente dal giocatore più vicino alla palla. Si tratta di un punto debole della squadra in quanto è evidente che, in questo modo, l’esito del pressing non possa che essere, il più delle volte, fallimentare.
Tutti ripiegati nella propria metà campo e posizionati a ridosso della propria area di rigore, difesa e centrocampo rimangono stretti e compatti centralmente per minimizzare la possibilità per gli avversari di giocare tra le linee e sfruttano la densità numerica per rendere loro difficile lo sviluppo della manovra. La squadra adatta poi il proprio posizionamento in ampiezza traslando il proprio baricentro in base alla scelta degli avversari di attaccare su una delle due fasce piuttosto che per vie centrali.
Transizioni
Transizione offensiva
La grande densità difensiva messa in campo dalla squadra di Queiroz finisce, il più delle volte, col costringere l’avversario a “forzare” la giocata inducendolo all’errore. Nel momento in cui la palla viene riconquistata, l’Iran tenta di raggiungere nel più breve tempo possibile (o con il minor numero di passaggi) la metà campo avversaria cercando, preferibilmente, la punta centrale oppure uno degli esterni di centrocampo, smarcatisi preventivamente, con un lancio diretto.
Transizione difensiva
Nel momento in cui la squadra di Qyueiroz perde il possesso, specialmente se nella metà campo avversaria, la prima reazione consiste nel ripiegamento difensivo collettivo e la marcatura degli avversari da parte dei giocatori non in zona palla finalizzati ad assicurare la copertura della porta e la chiusura delle linee di passaggio potenzialmente pericolose. La priorità consiste, non tanto nella riconquista della palla nella zona in cui se ne è perso il possesso ma, piuttosto, nella ricostruzione della densità numerica nella propria metà campo nel più breve tempo possibile.
Punti di forza
- Gestione molto attenta della fase di non possesso, allo scopo di colmare il gap tecnico nei confronti degli avversari
- Gestione efficace delle transizioni sia positive che negative
- Buoni giocatori in zona d’attacco : Azmoun, Jahanbakhsh (capocannoniere dell’Eredivisie 2017-18) e Ansarifard
Punti di debolezza
- Tasso tecnico della squadra mediamente basso
- Trame di gioco molto semplici e prevedibili basate quasi esclusivamente sulla verticalizzazione immediata una volta riconquistata palla