Analisi realizzata da Davide Caldarelli, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Dopo la famosa mancata qualificazione al mondiale di Russia, vinto dalla Francia, l’Italia è stata costretta a dare una svolta importante a tutto il movimento calcistico.
Svolta che è partita dall’addio di alcuni senatori come Buffon e De Rossi che vinsero il mondiale nel 2006 in Germania, proseguita anche in federazione, con il cambio presidenza da Tavecchio a Gravina. Quest’ultimo ha proseguito tale rinnovamento scegliendo accuratamente il selezionatore della Nazionale puntando su un profilo esperto come quello di Roberto Mancini, tecnico con un grande curriculum nazionale e internazionale sia da giocatore che da allenatore, super rispettato e capace di lavorare con i giovani, aspetto sul quale si sta provando a ricostruire la Nazionale Italiana.
Subentrato il 14 maggio dello scorso anno al traghettatore Gigi Di Biagio, ha esordito da CT nell’amichevole contro l’Arabia Saudita vincendola per 2 a 1, per poi affrontare squadre del calibro più importanti come Francia, Olanda e Portogallo. Per il momento il suo ruolino di marcia tra amichevoli e impegni internazionali come Nations League e qualificazioni per gli Europei del 2020 è di 11 partite di cui 5 vittorie 4 pareggi e 2 sconfitte realizzando 16 gol e subendone 7.
In queste partite e nei diversi stage si sono viste diverse formazioni e tanti diversi giocatori; tuttavia in quest’ultimo periodo, le scelte del CT si stanno delineando, dimostrando una tendenza nella scelta di giocatori dalle spiccate doti tecniche ma anche giovani promesse da far crescere per riportare l’Italia in alto.
SISTEMA DI GIOCO
Base: 4-3-3/4-2-3-1;
Fase di possesso: 3/2-4-1;
Fase di non possesso: 4-5-1.
FORMAZIONE
Donnarumma
Piccini – Bonucci – Chiellini –Biraghi
Jorginho – Verratti–Barella
Bernardeschi – Immobile – Kean
FASE DI POSSESSO
La filosofia di gioco del CT è proporre un calcio propositivo, costruendo l’azione dal basso e mantenendo il possesso di palla, con lo scopo di creare spazi tra le maglie avversarie, da sfruttare nel miglior modo possibile con verticalizzazioni che innescano ed esaltano i giocatori offensivi dalle grandi doti tecniche e finalizzative.
COSTRUZIONE
La filosofia del CT si evidenzia ogni volta che l’Italia deve battere una rimessa dal fondo, infatti Donnarumma, per cercare di costruire la manovra dal basso, fa allargare i difensori centrali, fa salire i terzini e abbassare i due play in zona centrale, mentre invece il trequartista si posiziona vicino all’attaccante in modo tale da dare una soluzione in più, qualora non dovesse trovare la giusta giocata per innescare una manovra dal basso.

Durante la costruzione del gioco, il modulo che adotta l’Italia è il 3-2-4-1, con il terzino che giunge largo sulla linea del trequartista con uno dei due attaccanti esterni che si accentra e ricerca spazio fra le linee o affianca la prima punta.

Con questo modulo la costruzione evidenzia due fulcri dal quale nasce tutto il gioco che sono Jorginho e Verratti, giocatori molto simili, che effettuano movimenti continui ed opposti per smarcarsi ed eludere la pressione avversaria ed imbastire la costruzione dell’azione.
SVILUPPO E RIFINITURA
Lo sviluppo del gioco avviene con assoluta pazienza girando palla, per cercare spazio tra le linee o dietro la difesa avversaria effettuando dei lanci, filtranti o passanti da parte sia dei due mediani ma anche da parte dei difensori centrali in direzione dell’attaccante, specialmente, quando gioca un attaccante rifinitore come Immobile, mentre quando il CT preferisce un attaccante di manovra come Quagliarella o Insigne (Falso Nueve) si cerca di sfruttare gli spazi che questi ultimi creano con dei tagli da parte degli esterni.
La zona di rifinitura è continuamente ricercata dal trequartista e da uno dei due mediani che con degli inserimenti sfruttano gli spazi che si vengono creare in seguito al movimento dell’attaccante e dei due esterni.
ZONA LATERALE
Uno dei punti di forza della Nazionale di Mancini sono le zone laterali, vista la continua ricerca del cross da parte degli esterni o dei terzini. Infatti, si cerca di creare una situazione di superiorità o 1v1 sulle fasce, attraverso il movimento degli esterni, che si accentrano creando dello spazio alle proprie spalle dove verrà attaccato dal terzino di fascia, cosi facendo il terzino avversario lo si mette in difficoltà vista l’indecisione se rimanere in posizione e lasciare libero di giocare l’esterno oppure seguire l’esterno lasciando incustodito lo spazio alle proprie spalle.
FINALIZZAZIONE
In fase finalizzativa la Nazionale è molto pericolosa, lo evidenzia la media gol a partita che è di 1.45 da quando è seduto Mancini, che può contare su diversi attaccanti di qualità come Immobile e Quagliarella che sono abili sia con i piedi che di testa ed in Europa hanno medie gol elevate. Un contributo importante lo si ha anche dai centrocampisti e trequartisti dotati di ottimi tempi di inserimento che in diverse occasioni sono andati in gol.
FASE DI NON POSSESSO
Lo schieramento adottato dall’Italia nella fase di non possesso è il 4-1-4-1 e coinvolge tutti i giocatori.
Gli esterni si abbassano sulla linea dei centrocampisti, favorendo i terzini a stare più vicini ai difensori centrali, uno dei due mediani si posiziona tra la linea dei difensori e quella dei centrocampisti e il trequartista si abbassa sulla linea dei centrocampisti.

PRESSING
Il pressing che decide di adottare il CT, è un pressing intenso e continuo contro Nazionali che possiedono un coefficiente tecnico inferiore, volto a favorire la riconquista della palla velocemente, mentre quando si affrontano squadra forti tecnicamente, decide di adottare un atteggiamento più prudente, prestando maggiore attenzione ad essere più compatti possibili. Nella metà campo avversaria, il pressing viene dettato dall’attaccante che indirizza la giocata, infatti quando la palla giunge nella zona voluta, scatta automaticamente un pressing costante da parte di tutti i giocatori, a partire dai difensori che alzano la linea difensiva e adottando una marcatura preventiva nei confronti degli attaccanti avversari, i centrocampisti anche loro si alzano e anche loro effettuano una marcatura preventiva sui possibili appoggi e gli attaccanti effettuano un pressing costante affinché possano recuperare palla in una zona di campo vicino la porta avversaria oppure costringendo i difensori avversari lanciare una palla lunga favorendo i difensori nella riconquista della palla.
Invece nella propria metà campo, in base alla posizione della palla, si effettua una pressione con un singolo giocatore della zona, non andando a danneggiare la compattezza di tutta la squadra.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
La squadra di Mancini quando riesce a recuperare palla effettua le transizioni offensive con passaggi diretti in verticale, cercando soprattutto gli esterni dotati di qualità atletiche e tecniche importanti, che si allargano immediatamente una volta recuperata palla. Raramente si verifica il consolidamento del possesso, che viene ricercato nelle fasi di gioco intense dove alcuni giocatori possono perdere la propria posizione, mettendo in difficoltà la squadra ad effettuare scalate o scivolamenti.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
L’elevata qualità tecnica è indiscutibilmente un pregio di questa Italia, che però si espone a dei pericoli durante il palleggio o quando prova ad effettuare un passaggio rischioso, infatti perdendo palla, nelle transizioni difensive l’atteggiamento è quello di non farsi attrarre dalla palla, ma si temporeggia per favorire il riposizionamento da parte dei giocatori che si trovavano fuori posizione.
ANALISI SWAT
PUNTI DI FORZA
- Costruzione del gioco dal basso
- Sviluppo del gioco
- Transizioni offensive
- Elevata qualità tecnica
- Individualità
- Spirito di sacrificio e collaborazione nell’aiutare il proprio compagno
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Transizioni difensive
- Letture fasi di gioco
- Ricerca continua e sistematica della costruzione di gioco anche in zone di campo delicate
- Centrocampo poco fisico e atletico
- Squadra giovane con pochi giocatori di caratura internazionale