Dopo 12 anni di assenza dal campionato di Serie B, la Cremonese è riuscita lo scorso anno ad ottonere la promozione arrivando prima nel Girone A di Lega Pro sotto la guida di mister Attilio Tesser. Come dichiarato da mister Tesser l’obbiettivo per la squadra grigio-rossa in questa stagione di ritorno in Serie B è quella di mantenerne la permanenza arrivando il prima possibile a quota 50 punti (che solitamente in serie B vogliono salvezza tranquilla).
Il modulo utilizzato da Mister Tesser è 1/4-3-1-2. È difficile individuare un “11 titolare” in quanto grazie ad una rosa abbastanza completa e all’elevato numero di partite da disputare nel campionato cadetto, gli uomini vengono spesso alternati. In porta troviamo Ujkani ( ex Palermo, l’anno scorso al Pisa), la difesa è composta da destra a sinistra da Almici, Marconi,Claiton (l’anno scorso a Crotone) e Procopio. Il rombo “stretto” di centrocampo ha come mediano Pesce, le 2 mezz’ali sono Cinelli e Cavion e come trequartista Piccolo (l’anno scorso al La Spezia), in attacco la coppia formata da Mokulu (ex Avellino) e Brighenti. Sono sicuramente elementi importanti nella rosa anche Paulinho (attaccante ex Livorno), Croce ( ex Empoli) e Canini (ex Cagliari e l’anno scorso al Parma).
FASE DI POSSESSO
Se vogliamo indicare con i numeri la fase di possesso è un 2/3-2/1-2 con i terzini che si posizionano all’altezza del mediano garantendo ampiezza, le 2 mezzali (Cinelli e Cavion) si alternano e se una si alza quasi all’altezza del trequartista, l’altra rimane bassa per aiutare il mediano nel palleggio con i difensori e terzini. Il trequartista Piccolo cerca di svariare su tutto il fronte offensivo tra le linee di centrocampo e di difesa avversaria. Le due punte Mokulu e Brighenti giocano vicine in modo da tenere in situazione 1vs1 i due centrali difensivi avversari, ciò costringe i due terzini avversari a stringere molto la posizione per non lasciare in 2 vs 2 i difensori centrali con gli attaccanti. Così facendo però si creano spazi nelle catene laterali per gli inserimenti delle mezz’ali, ma soprattutto dei terzini. Altro compito delle punte è quello di allungare la squadra avversaria creando cosi spazio tra le linee dove poi va agire il trequartista Piccolo.
Costruzione dal basso:
Il portiere Ujkani ricorre al lancio lungo che va a cercare la punta Mokulu dotata di grande fisicità. Quest’ultimo cerca di tenere palla o più spesso cerca la “spizzata” per favorire l’altra punta o il trequartista che nel frattempo si è inserito alle sue spalle. Se la palla viene intercettata dalla difesa si cerca un immediata aggressione della seconda palla; se riconquistata immediatamente, ciò può favorire veloci ripartenze che possono trovare mal posizionata la difesa avversaria. Queste ripartenze possono essere molto rapide e pericolose grazie alla discreta tecnica del trequartista che può creare superiorità numerica con un dribbling, all’inserimento in area delle mezz’ali e alla garantita presenza delle punte in area.
Fase di sviluppo e rifinitura:
quando si imposta con palla nella propria metà campo difensiva si cerca frequentemente l’attacco diretto cercando la situazione di 1vs1 degli attaccanti con i difensori centrali avversari. Si cerca molto di più Mokulu che grazie alla sua fisicità riesce spesso a creare pericolose situazioni grazie ad azioni personali.
Quando si effettua circolazione di palla rasoterra, si cerca lo sviluppo per catena laterale. Con l’uscita di palla al terzino c’è il movimento a “venir fuori“ sull’esterno di una delle punte. Questo oltre che ad aprire spazi per l’inserimento dei compagni garantisce lo sviluppo dell’azione sulla catena laterale, che con la proiezione in fase offensiva del terzino, ha lo scopo di giungere al cross in area (meglio se da fondo campo).
Con l’uscita di palla in zona centrale si cerca di servire tra le linee di centrocampo e difesa avversaria una delle 2 mezz’ali o il trequartista. Una volta giunta palla in zona di rifinitura, abbiamo il sistematico inserimento del terzino che garantisce lo sviluppo per catena laterale. Il fine è sempre il cross in area che è ben occupata dai 2 attaccanti e dalla mezz’ala o dal trequartista.
Il “rombo” di centrocampo si muove molto bene e di reparto a seconda della posizione dei propri compagni. Come vedremo nel prossimo video, se è il trequartista Piccolo si abbassa per mettersi in zona luce e favorire il palleggio a centrocampo, tra li linee si posizionano subito una se non entrambe le mezz’ali. Segue lo sviluppo laterale con l’inserimento del terzino che porta al cross in area.
TRANSIZIONE NEGATIVA
La squadra è solita accompagnare le proprie fasi di possesso con molti uomini e aprendo entrambe i terzini per garantire ampiezza. Ciò può si garantire sviluppo offensivo, ma può anche essere molto pericoloso in fase di sviluppo azione in zona pericolosa. Nel caso di palla persa nella propria metà campo, con i terzini aperti, la squadra si dimostra molto veloce nel ricreare la superiorità numerica in zona centrale, soprattutto tramite il rientro dei centrocampisti che spesso vanno a coprire i propri terzini.
Anche nel caso di palla persa nella metà campo avversaria la squadra si dimostra veloce nel recuperare le posizioni per creare superiorità numerica in zona palla e centralmente. La linea difensiva si ricompone velocemente e, i centrocampisti grazie alla pressione che portano ritardano l’azione favorendo il riposizionamento dei compagni di reparto.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso il modulo rimane un 1/4-3-1-2 con lo scopo di chiudere gli spazi centrali, concedendo qualcosa esternamente. Il trequartista ha il compito di marcare il giocatore avversario posto davanti alla difesa se utilizzato dalla squadra avversaria.
Fase Difensiva & Pressing (difensivo):
quando la squadra avversaria costruisce nella propria metà campo, non viene effettuato un pressing offensivo. La squadra aspetta gli avversari all’altezza della propria metà campo, chiudendo gli spazi centrali e costringendoli ad andare sugli esterni , dove inizia la pressione. Il lavoro degli attaccanti quando gli avversari costruiscono con il giro-palla difensivo è quello di chiudere le linee di passaggio verticali ai due difensori centrali, mentre il trequartista marca il vertice basso del centrocampo avversario. Da notare come ,una volta che la palla giunge esternamente, ad uscire in pressione è o la mezz’ala o il terzino; nel caso di uscita del terzino,la mezz’ala è pronta a coprire il suo ruolo.
Chiudendo molto bene gli spazi centrali con il rombo di centrocampo, la squadra concede qualcosa esternamente. Per non subire inferiorità/parità numerica esternamente a volte anche una delle due punte viene a dare una mano in fase difensiva, garantendo così superiorità numerica.
Quando la squadra avversaria porta palla nella metà campo offensiva, la linea difensiva e i centrocampisti stringono molto la loro posizione per chiudere gli spazi centrali. Gli avversari possono trovare sviluppo di azione esternamente, giungendo così facilmente al cross ; tuttavia grazie al rapido scivolamento del centrocampo e della difesa, si concede spesso solo cross dalla trequarti-campo ( molto meno pericoloso di un cross da fondo campo). La difesa della Cremonese dimostra una buona fiducia e sicurezza a difendere su questo tipo di situazioni contando sulla bravura aerea dei 2 difensori centrali. Durante il cross il centrocampo si schiaccia molto sulla propria linea difensiva e spesso le palle respinte dalla difesa sono ancora preda della squadra avversaria che può giungere al contro-cross in area.
TRANSIZIONE POSITIVA
come citato poco sopra, il ruolo degli attaccanti durante il giro palla difensivo avversario è quello di chiudere le linee di passaggio verticali ai difensori centrali avversari. Quando la loro linea di “disturbo” viene superata per esempio con un passaggio esterno, i due attaccanti restano comunque vicino ai due difensori centrali avversari per chiudere un eventuale scarico o una linea di passaggio centrale. Nel caso ciò induca all’errore gli avversari, si possono verificare veloci transizioni positive create dai 2 attaccanti e dal trequartista. Queste transizioni possono diventare pericolose grazie alla fisicità e caparbietà dei giocatori offensivi grigio-rossi.
Il ruolo delle punte è fondamentale nelle transizioni positive. Posizionate in smarcamento preventivo sul diretto difensore centrale non sempre risulta facile anticiparle. Una volta ricevuto un passaggio, o recuperato un rilancio della difesa, giocano subito di sponda favorendo l’inserimento dei centrocampisti e dei terzini. Da notare come nel prossimo video la squadra accompagni con molti uomini la fase di transizione positiva, giungendo in area con terzino sinistro Procopio.
Dopo 17 partite di campionato di Serie B la Cremonese di mister Tesser si trova in piena zona play off con 26 punti ( 6 vittorie, 8 pareggi e soltanto 3 sconfitte). Un dato interessante è segnato dal fatto che di questi 26 punti , 13 sono stati ottenuti in casa e sempre 13 sono stati ottenuti fuori casa, questo può lasciar intendere che sia una squadra che mantenga sempre un discreto standard di prestazione che le permettono di fare punti sia in casa che fuori. Certo è presto probabilmente per sognare un’immediata promozione in Serie A che manca a Cremona da ben 21 anni, ma la posizione di classifica lascia ben sperare e se si dovessero centrare i play off tutto può succedere.